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Il 2014 sta battendo i suoi ultimi colpi di orologio. Siamo ormai travolti e stravolti, senza più traccia di sorpresa, dal fiume in piena delle rivoluzioni tecnologiche, ognuno con un paio di touch screen tra le mani, in tasca, nella borsa, con un dito sempre intento a picchiettare su una qualche superficie. In tale contesto, possiamo tranquillamente affermare che praticamente tutti amano le emoticon e praticamente tutti amano il sexting, giusto? Quindi era solo questione di tempo prima che qualcuno s’inventasse le “Flirtmoji”, un'applicazione che permette di inviare simpatiche faccine e minuscoli disegni tutti a sfondo sessuale.
Creato da quattro artisti e designer californiani, “Flirtmoji” contiene anche una gamma eterogenea di simboli, richiami, pratiche sessuali e parti del corpo. È possibile scegliere tra cinque categorie: “Teen Dream”, “Toyland”, “Fetish 101”, “Hotel Suite”, “Party Time” e “BDSM” (ovvero tutte le pratiche sessuali che riguardano la dominazione e la sottomissione).
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"I miei amici ed io non ci sentivamo rappresentati dalle emoji, soprattutto in ambito sessuale." racconta l’artista Katy McCarthy.
I ragazzi scrivono sul loro blog: "Gli esseri umani sono sempre stati creature sessuali. Oggi, siamo creature sessuali dotate di telefoni cellulari e connessione wi-fi. È naturale trarne vantaggio. Così nasce il sexting. Inviamo le foto dei nostri cazzi, delle nostre fighe e di corpi nudi gli uni agli altri. Tutti lo fanno. Nonostante trasudi tutta quest’attività sessuale, gli app store per Android e iOS non consentono contenuti porno".
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E qui entra in gioco Flirtmoji: consente di allargare gli orizzonti del sexting e diversificare le opzioni delle emoji. Le emojis non sono porno di per sé, ma rendeno le pratiche sessuali convenzionali e non meno tabù e meno proibite.
Le emojis sono state ritenute troppo esplicite per essere vendute dalla Apple, quindi si possono scaricare sul sito Flirtmoji per $ 0.99 a gruppi di 1.
