Chris White per “Daily Mail”
Uno dei massimi esperti di DNA al mondo ha investigato sull’omicidio di Meredith Kutcher e afferma che le prove contro Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono dubbie e create dall’accusa. Il Professor Peter Gill, docente di genetica forense alla “Oslo University”, ha osservato i risultati del DNA della scena del delitto (il coltello da cucina e la fibbia del reggiseno) e trova che le prove contro i due ex-fidanzatini siano deboli:
Sollecito sostenuto dalla sua famiglia
«E’ inconsistente usare il DNA come prova di un’attività tipo accoltellamento di una vittima. Bisogna stare molto attenti, la gente ha un’idea della scienza forense che deriva da programmi come “CSI”, che non hanno connessioni con la realtà. E’ condizionata a credere che se esiste un profilo DNA, allora lui o lei devono aver commesso il delitto. Niente di più lontano dalla verità. Il pericolo è che si decida che qualcuno è colpevole e si lavori a ritroso, per far corrispondere la prova col crimine. In questo caso, gli individui vivevano nell’appartamento e il loro DNA era dappertutto. Va anche ricordato che il DNA può essere trasportato da una superficie all’altra: se tocco un tavolo, e qualcuno tocca il mio DNA, può trasferirlo altrove. I guanti di plastica degli investigatori potrebbero aver fatto proprio questo, passando il DNA sul reggiseno, che è stato raccolto 46 giorni dopo l’omicidio ed è stato ritrovato in una posizione diversa. Nel maneggiare gli oggetti, gli investigatori non hanno cambiato i guanti.
AMANDA KNOX CON IL PROMESSO SPOSO
Per quanto riguarda il coltello: il DNA non può dimostrare che una persona lo abbia usato per uccidere invece che per tagliare cibo in cucina. Se fosse stato usato per uccidere, ci sarebbero state tracce di sangue. Non sono state trovate, e l’accusa deduce che siano state lavate con la candeggina. Ma se fosse stato fatto, la candeggina avrebbe pulito anche il DNA, non solo il sangue. Succede che ogni volta che sopraggiunge un inconveniente, l’accusa ci costruisce su una storia».
Il Professore spera che Knox e Sollecito vengano scagionati. Intanto pare che Sollecito stia prendendo le distanze dalla ex-fidanzatina, dicendo che non ricorda se Amanda fosse stata con lui nel suo appartamento tutta la notte in cui Meredith venne accoltellata per 47 volte. Non ricorda perché era “fatto” per aver fumato marijuana.
Non esclude che Amanda, a un certo punto, se ne sia andata, e si dice totalmente estraneo all’omicidio. Lui era in casa e guardava un manga giapponese. Inoltre, a differenza di Amanda, non avrebbe avuto motivo di voler uccidere Meredith. Al tempo dell’omicidio la giovane coppia si conosceva solo da dieci giorni, non poteva esserci quel tipo di adesione totale e incondizionata da convincerlo a commettere un crimine per conto della sua donna.