AVVISATE GLI ALLERGICI! – I POLLINI STANNO PER ESPLODERE E MILIONI DI ITALIANI DOVRANNO FARE I CONTI CON STARNUTI, PRURITO E CONGIUNTIVITI – L’ESPERTO: SIAMO NEL PIENO DELLA FIORITURA, C' È IL PERICOLO DI TROVARSI DI FRONTE A PATOLOGIE PIÙ SEVERE” : E POI C’E’ IL PROBLEMA DEI…

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Valentina Arcovio per il Messaggero

 

pollini pollini

I pollini stanno per esplodere. Gli allergici che quest' anno pensavano di esser stati risparmiati da starnuti, prurito, congiuntiviti e in alcuni casi anche da asma, se ne stanno accorgendo. Se questi fastidiosissimi sintomi non sono spuntati prima è solo perché il maltempo ha ritardato l' impollinazione. Ora, però, milioni di italiani dovranno fare i conti con la malattia. E con l' arrivo del sole e del caldo dell' anticiclone europeo Apollo lo faranno con gli interessi.

 

«Con le belle giornate, le piante recupereranno il tempo perso disperdendo nell' aria una concentrazione di pollini alta e di diverso tipo», spiega Domenico Schiavino, responsabile dell' unità di Allergologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. «Siamo nel pieno della fioritura della parietaria, ma anche degli ulivi e delle graminacee», specifica l' esperto. Il rischio è che aumenti anche la gravità dei sintomi. «In presenza di concentrazioni elevate di pollini, c' è il pericolo di trovarsi di fronte a patologie più severe».

 

IL VACCINO Per chi non si è premunito in tempo con il vaccino non rimane altro da fare che tenere a bada i sintomi con i farmaci oggi disponibili, come antistaminici, antileucotrienici o cortisonici. Il fastidio con cui si convivrà in queste settimane, secondo l' esperto, dovrebbe servire come promemoria per il futuro.

pollini-2 pollini-2

 

Infatti, di soluzione contro le allergie ce n' è una sola e la si può sfruttare solo molto prima della stagione dei pollini. «L' unico trattamento desensibilizzante che frena l' infiammazione scatenata dall' allergia - sottolinea Schiavino - è il vaccino. Ma attenzione: per chi non l' ha ancora fatto è già troppo tardi. Il vaccino, infatti, può essere somministrato solo nei periodi di quiescenza e dunque lontano dalla diffusione dei pollini». Per chi soffre delle tipiche allergie primaverili si tratta di premunirsi da ottobre in poi.

 

«E' consigliabile fare gli esami tra settembre e ottobre - precisa Schiavino - lontano dalle impollinazioni. Così è possibile individuare con esattezza la tipologia del polline, o dei pollini, a cui si è allergici.

 

Poi, seguire la strada del vaccino, anche se sono davvero pochi gli allergici che scelgono di usufruire del trattamento. E' sbagliato continuare a curare gli effetti con i farmaci a disposizione, e non curare la causa, con il vaccino. Anche perché l' infiammazione va comunque avanti: il 60% delle riniti si complica e può diventare asma bronchiale oppure rendere i polmoni meno elastici».

 

Il problema è piuttosto serio se si pensa che il popolo degli allergici ai pollini (18% degli italiani) è in aumento. Il numero degli allergici è nettamente aumentato negli ultimi decenni.

Le patologie allergiche sono tipiche del mondo occidentale industrializzato e le cause vanno ricercate nel peggioramento dell' ambiente che ci circonda.

 

L' AEROPORTO Inoltre, c' è il problema dell' invasione dei cosiddetti pollini «alieni», che in futuro potrebbe rendere la gestione delle allergie ancora più complicata. «Fino a una quindicina di anni fa, ad esempio, in Italia l' allergia all' ambrosia - dice Schiavino - non esisteva. Probabilmente ci è arrivata dagli Stati Uniti, trasportata dalle derrate o dalle ruote degli aerei, poiché il primo posto dove ha attecchito è stato l' aeroporto di Malpensa».

 

Stessa cosa per il cedro giapponese. «La Cryptomeria japonica è stata importata nel nostro paese solo da poco più di un decennio e così potrebbe succedere in futuro per molte altre piante, la cui impollinazione può scatenare allergie in moltissimi connazionali», conclude l' esperto.

il naso cola per via di allergie il naso cola per via di allergie

 

 

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