BALLA LUNGA E PEDALARE - DOPO 7 ANNI, GLI AVVOCATI DELLA FAMIGLIA POGGI SI ACCORGONO CHE I PEDALI DELLA BICI DI ALBERTO STASI, UNICO INDAGATO PER IL DELITTO DI GARLASCO, SONO STATI SCAMBIATI

Tra la famosa bici nera, vista da una testimone davanti alla casa di Chiara Poggi, e quella bordeaux di Alberto su cui c’era il dna di Chiara, ci sarebbe stato uno scambio di pedali - Stasi ha avuto tutto il tempo, nella settimana che è passata tra il delitto e il momento in cui è stato indagato, e la sua bici sequestrata…

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Claudio Bressani per “La Stampa

 

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Bastano una chiave del 15 e cinque minuti, «anche meno per chi è un po’ pratico». L’avvocato di parte civile Gian Luigi Tizzoni prima di mettere la sua scoperta nero su bianco in una memoria ha voluto fare personalmente la prova, con bici e pedali veri, delle stesse marche e modelli: «È facilissimo, sono intercambiabili».

 

CHIARA POGGI CHIARA POGGI

Spunta così, a quasi 7 anni dal delitto di Garlasco, l’elemento che potrebbe aggravare la posizione di Alberto Stasi, di nuovo a processo per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi dopo una doppia assoluzione e l’annullamento della Cassazione. Un particolare non tornava: due testimoni avevano visto una bici nera da donna davanti alla villa della vittima all’ora del delitto, ma tracce biologiche con il Dna di Chiara sono state trovate sui pedali di un’altra bici sequestrata ad Alberto: bordeaux, da uomo. L’incongruenza aveva portato a immaginare un cambio bici da parte di Alberto. Ma il giudice aveva scartato l’ipotesi: «inutilmente macchinosa», visti anche i pochi minuti a disposizione.

 

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Ora tutto torna ad avere una logica: la parte civile ha dimostrato con indagini difensive che la bici bordeaux aveva pedali diversi da quelli di serie. C’è una dichiarazione dell’azienda produttrice, la “Umberto Dei” di Monza: «Mai montati pedali “Wellgo” su biciclette “Giubileo” da uomo», come quella bordeaux. E c’è la “distinta base” con le caratteristiche tecniche di ogni accessorio: il modello esce dalla fabbrica con pedali “Union”. Proprio come quelli della bici nera da donna sequestrata dalla Corte d’assise d’appello di Milano un mese e mezzo fa. È una “Luxury”, un modello economico venduto nei supermercati, mentre la “Giubileo” di listino costa 655 euro.

 

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Se è così, i pedali sono stati scambiati, togliendo quelli che potevano avere tracce compromettenti dalla bici nera indicata da due testimoni per montarle su un’altra che nessuno aveva visto. La sostituzione sarebbe avvenuta nella settimana tra il delitto e il momento in cui gli inquirenti si sono decisi ad indagare Stasi, a perquisirlo e a sequestrargli tra l’altro la bici bordeaux.

 

«Abbiamo riportato gli elementi scoperti - dice Tizzoni - in una memoria inviata alla Corte, mettendoli a disposizione di tutti. Ora la difesa deve spiegare quando è perché sono stati sostituiti pedali. Magari ci diranno che è un’abitudine di famiglia...». I legali di Alberto replicano: «Riteniamo di non dover replicare - taglia corto l’avvocato Fabio Giarda - Vogliamo rispondere nelle sedi opportune».

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Intanto la Procura generale avrebbe disposto accertamenti anche presso la ditta produttrice della bici nera per verificare che montasse all’origine pedali Wellgo. E indaga inoltre sulla sella, l’unico elemento che ormai non corrisponde: una testimone l’ha descritta con le molle cromate, quella sequestrata non le ha. Ma se sono stati sostituiti i pedali, anche la sella potrebbe non essere quella originale. 

 

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