1. BREXIT SI’ MA A CAZZO DURO! IN GRAN BRETAGNA IL VIAGRA SARA’ VENDUTO SENZA RICETTA
2. L'ESTREMO TENTATIVO DI ARGINARE LO SPACCIO DI FARMACI ILLEGALI VENDUTI SU INTERNET
3. GLI ACQUIRENTI DOVRANNO AVERE 18 ANNI E NON SOFFRIRE DI MALATTIE DI CUORE, RENI E FEGATO. I FARMACISTI AVRANNO L'OBBLIGO DI INTERROGARE GLI ACQUIRENTI E CONTROLLARE LA LORO STORIA MEDICA ATTRAVERSO UN DATABASE CHE A LONDRA È DISPONIBILE ONLINE
4. IN ITALIA COME SIAMO MESSI? UN MISURA DEL GENERE NON E' IN AGENDA MA IL 60% DEI 344 MILIONI DI FARMACI ILLEGALI SEQUESTRATI NEL 2016 ERA PER LA DISFUNZIONE ERETTILE...

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Elena Dusi per “la Repubblica”

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La Gran Bretagna si arrende: arginare lo spaccio di Viagra illegale è troppo difficile. La pillola blu verrà venduta liberamente - senza più bisogno di prescrizione medica - nelle farmacie inglesi dalla primavera del 2018. «Rendere questo farmaco più accessibile aiuterà gli uomini a stare alla larga dai rischi dell' acquisto illegale su internet». Così l' autorità inglese che regola i farmaci (Medicine and Healthcare products Regulatory Agency o Mhra) ha motivato la sua controversa decisione. Il Viagra infatti non è privo di rischi. In tutto il mondo può essere venduto solo se un medico lo ritiene opportuno.

 

i farmaci illegali pullulano su internet i farmaci illegali pullulano su internet

La Pfizer che lo ha inventato (1,3 miliardi di dollari di ricavi all' anno) aveva già chiesto nel 2008 il permesso di venderlo liberamente all' autorità europea per i farmaci (European Medicines Agency o Ema), ma si era scontrata con un parere negativo. L' agenzia si era detta preoccupata per i rischi di abuso, inclusa la moda fra i giovani di assumere Viagra per bilanciare l' effetto anti-erezione di alcol e droghe come anfetamine, marijuana e cocaina. Anche il Cialis, il farmaco rivale del Viagra, aveva cercato invano di ottenere la liberalizzazione. Poi è venuta la Brexit.

 

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L'Ema ha perso la sua autorità sulla Gran Bretagna e la Pfizer ha provato a bussare direttamente alla porta dell' Mhra a Londra. Con successo, questa volta. Il farmaco avrà il nuovo nome di "Viagra Connect", ma manterrà lo stesso principio attivo. Gli acquirenti dovranno avere 18 anni e non soffrire di malattie di cuore, reni e fegato. I farmacisti avranno l' obbligo di interrogare gli acquirenti e controllare la loro storia medica attraverso un database che in Gran Bretagna è disponibile online.

 

L' Mhra si aspetta che i "clienti" aumentino al ritmo di 50mila all' anno. In Italia, conferma il presidente dell' Agenzia Italiana del Farmaco Stefano Vella, una misura simile non è all' esame. E resta difficile credere che il nuovo regime britannico non si presti ad abusi. «L' uso eccessivo del Viagra è pericoloso» conferma Luca Pasina, farmacologo dell' Istituto Mario Negri.

molti uomini soffrono di disfunzione erettile molti uomini soffrono di disfunzione erettile

 

«Chi supera le dosi rischia vasodilatazione e abbassamento della pressione, fino alla sincope. Un percorso di liberalizzazione analogo è avvenuto per gli anti-infiammatori. Nessuno può impedire ai pazienti di assumere tutte le dosi che vogliono. E se qualcuno si sente male noi non abbiamo modo di saperlo».

 

il viagra non lo usa solo chi ha disfunzioni erettili il viagra non lo usa solo chi ha disfunzioni erettili

Sull' altro piatto della bilancia ci sono le incognite dell' acquisto online. Negli ultimi 5 anni in Gran Bretagna sono state sequestrate pillole contro l' impotenza per 50 milioni di sterline (56 milioni di euro). In Italia (dati Aifa), il 60% dei 344 milioni di farmaci illegali sequestrati nel 2016 riguardavano la disfunzione erettile.

 

«A volte sono per il consumo individuale, altre volte finiscono nei sexy shop. Dentro può esserci di tutto e anche quando il principio attivo è giusto, il dosaggio può essere sballato» spiega Domenico Di Giorgio, dirigente dell' Area ispezioni e certificazioni dell' Aifa. «Ci sono prodotti dove il blu del Viagra e il giallo del Cialis sono vernice stradale». Meglio comunque in farmacia che nella giungla di internet, hanno pensato gli inglesi. Ma non è detto che la formula funzioni. «Il traffico sul web è difficile da soffocare» spiega Di Giorgio. «Comprare online è più comodo. E soprattutto non pone problemi di privacy».

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