IL CANE ALLA SCRIVANIA! DOPO GENOVA, ANCHE BOLOGNA SI MUOVE PER APRIRE GLI UFFICI COMUNALI AI 4 ZAMPE MA IL SINDACO MEROLA DICE NO - CHI PORTA IL CANE AL LAVORO E’ PIU’ SERENO E PRODUTTIVO

-

Condividi questo articolo


Massimo Sanvito per Libero Quotidiano

 

cane cane

Chissà cosa avranno pensato, quando hanno messo le zampe sulle auto dei loro padroni di prima mattina. Erano abituati a rientrare in casa, dopo la passeggiata al parco, e rimanerci fino a sera. Con le orecchie tese tutto il giorno, in attesa del rumore famigliare, quello che li fa scattare alla porta scodinzolando quando tornano i loro amici umani. Benji, Pixel, Amelia, Simpson e Gioia sono stati i primi cani, in Italia, ad avere il permesso di lasciare la cuccia di casa per far capolino negli uffici dove lavorano i padroni.

 

A fare da apripista ci ha pensato l' assessorato alla Cultura di Genova guidato da Elisa Serafini, ma altre realtà sono pronte ad accodarsi.

 

Diversi consiglieri comunali di Bologna, infatti, persino di schieramenti opposti, non ci hanno pensato due volte a seguire l' esempio. Lunedì, la leghista Lucia Borgonzoni presenterà in Consiglio un ordine del giorno per chiedere di replicare l' esperienza genovese, anche se da quanto trapela da Palazzo Accursio il sindaco Virginio Merola (Pd) ha già fatto capire che per i cani in ufficio non c' è spazio. Il fronte animalista, però, è compatto. E va dalla Lega a parte del Pd, passando per Movimento 5 Stelle, liste civiche e Forza Italia: l' amore per i cani non ha colore politico.

 

cane cane

«Aprire ai quattro zampe l' ufficio è una scelta che rende comprensibile l' importanza sociale del cane. Il manager americano Martin Levin ha scritto un libro per spiegare come le sue idee manageriali più brillanti siano nate dal rapporto con il suo Golden Retriver. Ecco i benefici che può portare un cane, non solo nella vita quotidiana, ma anche sul luogo di lavoro: collaborazione, pazienza e perseveranza nel raggiungere gli obiettivi, oltre ad affinare le strategie di lavoro in gruppo», spiega Roberto Marchesini, etologo, filosofo e direttore di Siua (Scuola di interazione uomo-animale).

 

E se l' assessore alla Cultura di Genova, presentando la novità, aveva aperto alla possibilità di portare i cani anche nei musei, Marchesini rilancia: «Dobbiamo riuscire a portarli non solo nei posti di lavoro, ma negli ospedali, nelle scuole, nelle carceri, nelle case di riposo, nelle comunità di recupero, nei parchi giochi. Permettere al cane di uscire dalla clausura domestica è un grande passo avanti che dobbiamo assolutamente perseguire».

 

Certo, servono delle regole. A Genova, ad esempio, se c' è qualche dipendente che è ha paura o è allergico ai cani, il divieto di portarli in ufficio è assoluto. Perché l' imperativo è che gli animali non devono creare disagio. «Basterebbe il buon senso.

 

cane cane

La presenza in ufficio deve essere piacevole per tutte le parti coinvolte. Il cane deve familiarizzare con l' ambiente e avere i propri spazi, come un tappetino o una cuccia in una zona dell' ufficio tranquilla e dove non è previsto il passaggio continuo di persone, e l' acqua sempre a disposizione». E se c' è qualcuno che ha paura? «I colleghi più diffidenti verso i cani devono avere il tempo di abituarsi alla nuova situazione e imparare a conoscere l' animale», assicura Marchesini.

 

Sotto la Lanterna, l' esperimento sta funzionando alla grande. Perché non esportarlo? Soprattutto alla luce degli studi che vengono dagli Stati Uniti, precisamente dalla Virginia Commonwealth University. Secondo delle ricerche svolte nel 2012, infatti, avere un pelosetto che zampetta tra scrivanie e computer migliora l' attività professionale e riduce stress e stanchezza nel corso della giornata lavorativa.

 

cane cane

«Se la presenza di un animale può aiutare il dipendente sul posto di lavoro, perché non portare avanti questo esperimento? Certo, prima di dire se è una scelta giusta o sbagliata, serve capire qual è il contesto dell' azienda e se gli spazi a disposizione sono consoni agli animali», spiega Mariateresa Arcidiaco, esperta di coaching del lavoro e presidente di Aicp (Associazione italiana coach professionisti). E il paragone non può che cadere sugli asili nido aziendali, che già da qualche anno hanno preso piede in diverse parti d' Italia. «Il senso è lo stesso. Sia i bambini che i cani, sul posto di lavoro, possono rappresentare un valido incentivo al benessere organizzativo dell' azienda. Nel caso degli animali, è anche interessante il fatto che appena i dipendenti staccano dal lavoro possono farli uscire subito, senza aspettare di tornare a casa».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO