CANI PERDUTI - GELOSI, BUGIARDI E AVIDI DI ATTENZIONI: PER VANITA' I CANI HANNO TRADITO LA LORO NATURA E SI SONO ACCONTENTATI DEL RUOLO SATELLITE DI MIGLIORI AMICI DELL’UOMO - IL GATTO PRESERVA, INVECE, LA SUA INDIPENDENZA - TESTO DI ROBERT LOUIS STEVENSON (1850-1894)

Già nell’Inghilterra vittoriana Stevenson osserva la mutazione dei migliori amici dell’uomo - Tutta la loro vita è un serrato inseguimento dell’ammirazione. Portate il vostro cucciolo a fare una passeggiata e scoprirete quanto sia goffo, stupido, smarrito, ma naturale. Se ripeterete la scena pochi mesi dopo scoprirete come la natura venga sotterrata dalla consuetudine....

Condividi questo articolo


Da “Libero quotidiano”

 

CANI CANI

Pubblichiamo uno stralcio dell’articolo dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson (1850-1894) Il carattere dei cani, originariamente apparso su The English Illustrated Magazine nel maggio del 1883 e ora stampato in volumetto da Elliot (pp. 37, euro 7,50) nella traduzione di Gianluca Testani.

 

Il grado di civiltà, i comportamenti e i principi morali dei cani sono in larga misura subordinati a quelli del loro ancestrale maestro, l’uomo. Quest’animale, per tanti versi superiore, ha accettato una posizione d’inferiorità, condividendo la vita domestica e assecondando i capricci del suo tiranno. Ma il sovrano, come gli inglesi in India, mostra una bassa considerazione per il carattere del suo volenteroso assistito, gli riserva sguardi superficiali e lo condanna al ruolo di zimbello. Indolente è stato l’atteggiamento dei suoi ammiratori, che hanno speso pigre frasi d’elogio e hanno seppellito la povera anima sotto le esagerazioni.

 

E ancor più indolente e, se possibile, più ottusa è stata l’attitudine mostrata dai suoi detrattori dichiarati; quelli che si dicono molto affezionati ai cani «ma che stiano al posto loro»; quelli che dicono «poverino, poveretto», e sono essi stessi ben più poveretti; quelli che affilano la lama del vivisezionista o scaldano il suo forno; quelli che non si vergognano di ammirare «l’istinto della creatura» e, varcando abbondantemente la soglia della follia, hanno persino osato resuscitare la teoria delle macchine animali. In quest’epoca di psicologia e scienza, «Istinto del cane» e «cane-automa» suonano come bizzarri anacronismi.

 

STEVENSON CANI STEVENSON CANI

Un automa sicuramente lo è; una macchina che funziona indipendentemente dal proprio controllo, il cuore come la ruota del mulino che governa tutto il movimento, e la coscienza come quella di una persona rinchiusa nella soffitta del mulino, che si gode il panorama dalla finestra e vibra al rombo delle pietre; un automa nell’angolo in cui è confinato uno spirito vivente: un automa come l’uomo.

 

Quanto all’istinto, poi, di certo ne è in possesso. Ereditando le inclinazioni, ha ereditato le debolezze. Alcune cose egli le vede e le capisce subito, come se si fosse risvegliato da un sonno, come «nuvole trascinanti di gloria». Ma in lui, come anche nell’uomo, il campo dell’istinto è limitato; i suoi discorsi sono incomprensibili e casuali; e per gran parte della vita tanto il cane quanto il suo padrone muovono i propri passi sulla base di deduzioni e osservazioni.

 

La distinzione principale tra cane e uomo, oltre e forse ancora prima della diversa durata delle loro vite, è che uno può parlare e l’altro no. L’assenza del potere della parola limita il cane nello sviluppo del suo intelletto: gli impedisce di formulare molte congetture, perché le parole sono il principio della metafisica.

 

la premiazione di miss p la premiazione di miss p

Allo stesso tempo questo lo mette al riparo da tante superstizioni, e il suo silenzio gli è valso una reputazione più alta di quanto la sua condotta non giustifichi. I difetti dei cani sono tanti. È più vanitoso dell’uomo, straordinariamente avido di attenzioni, straordinariamente intollerante al dileggio, diffidente come i sordi, geloso sino alla follia e radicalmente sprovvisto di senso della verità.

 

La giornata di un cagnolino intelligente viene spesa nella produzione e nella laboriosa comunicazione della menzogna; egli mente con la coda, mente con gli occhi, mente protestando con la zampa; e quando sbatte la ciotola o gratta sulla porta, il suo proposito non è quello che sembra.

 

il maltese princess il maltese princess

Ma ha delle scusanti per questa sua cattiva abitudine. Molti dei segni che formano il suo gergo servono a sostenere un significato arbitrario, evidentemente compreso sia da se stesso sia dal suo padrone, ma quando insorge un nuovo desiderio deve inventare un nuovo mezzo di comunicazione oppure adeguarne uno vecchio a uno scopo diverso; e questa necessità, che ricorre frequentemente, deve tendere a smorzare la sua idea della sacralità dei simboli.

 

Contemporaneamente, il cane ha la coscienza pulita e sa distinguere, con una finezza umana, tra verità formale e verità essenziale. È inoltre vanesio riguardo le sue sottintese devianze, la sua legittima abilità con i simboli; ma quando dice una bugia e viene preso in castagna, non c’è pelo del suo corpo che ammetta la colpa. Per un cane dall’animo signorile, il furto e la menzogna sono vizi deplorevoli. Il gentiluomo canino, così come l’umano, richiede per i suoi misfatti quel montaignano «je ne sais quoi de generaux».

 

il cane josh in gara il cane josh in gara

Egli non si vergogna mai nemmeno lontanamente di aver abbaiato o dato un morso; e per quelle colpe di cui si è macchiato perché spinto dal desiderio di farsi notare da una signora della sua razza, conserva, pure sotto costrizione fisica, una fetta d’orgoglio. Ma se si accorge di essere stato beccato a mentire, il pelo gli si liscia all’istante. (...). È proprio questa mania della considerazione che ha tradito il cane relegandolo alla sua posizione satellite di amico dell’uomo. Il gatto, un animale di appetiti più schietti, preserva la sua indipendenza.

 

Ma il cane, con un occhio sempre rivolto agli spettatori, è stato adulato fino alla schiavitù e spinto a forza di lodi e pacche a rinunciare alla sua natura. Una volta smesso di cacciare e diventato il leccapiatti dell’uomo, fu passato il Rubicone. Da allora in poi, si è trasformato in un agiato signore; e tranne per quei pochi esemplari che continuiamo a far lavorare, l’intera razza si è fatta sempre più leziosa, manierata e affettata. Il numero di cose che un piccolo cane fa per natura è eccezionalmente ridotto.

cani giganti are small 2 605 cani giganti are small 2 605

 

Godendosi le migliori bevande e non essendo schiacciato dalle faccende pratiche, egli è di gran lunga più teatrale dell’uomo medio. Tutta la sua vita, se si tratta di un cane con qualche pretesa di galanteria, è uno spettacolo di vanità, è un serrato inseguimento dell’ammirazione. Portate il vostro cucciolo a fare una passeggiata e scoprirete quanto quel piccolo gomitolo di pelo sia goffo, stupido, smarrito, ma naturale. Lasciate trascorrere solo pochi mesi, e quando ripeterete la scena scoprirete come la natura venga sotterrata dalla consuetudine.

ritratti canini 3 ritratti canini 3 ritratti canini 9 ritratti canini 9 ritratti canini 4 ritratti canini 4 ritratti canini 17 ritratti canini 17 ritratti canini 6 ritratti canini 6

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…