CHE BESTIE...LE BESTIE DI SATANA – A 15 ANNI DALLO SMANTELLAMENTO DELLA SETTA CHE NEGLI ANNI 2000 TERRORIZZÒ LA ZONA TRA SOMMA LOMBARDO E LEGNANO, IL PM TIZIANO MASINI RACCONTA COME ARRIVO' ALL’ARRESTO DEL GRUPPO DI ASSASSINI SERIALI – SUICIDI, SERPENTI, RITI SATANICI E UNA SCIA DI MORTI CHE SI ARRESTÒ 6 ANNI, 6 MESI E 6 GIORNI DOPO L'EFFERATA MATTANZA – IL GIORNO DEL PROCESSO IL PM AVEVA UN CROCIFISSO APPOGGIATO SULLA SCRIVANIA: “SI AVVERTIVA LA PRESENZA DEL MALE. EVITAVO DI INCROCIARE I LORO SGUARDI, AVEVANO UN'ESPRESSIONE…”

-

Condividi questo articolo


Silvana Mossano per “la Stampa”

 

tiziano masini 5 tiziano masini 5

«Il Maligno l' aveva preannunciato: "Tutto finirà quando saranno trascorsi 6 anni, 6 mesi, 6 giorni"». Queste le parole pronunciate da Andrea Volpe quando, già in carcere, si era deciso a collaborare con il pubblico ministero Tiziano Masini che, allora alla procura di Busto Arsizio, indagava sulle «Bestie di Satana».

 

Sono passati 15 anni giusti; Masini, ora ad Alessandria con il ruolo di procuratore aggiunto, ricorda nitidamente quei giorni. 666 è il «numero della Bestia». Inquietante analizzare la profezia riferita da Volpe: due giovani legati alla setta, Chiara Marino e Fabio Tollis, furono uccisi brutalmente e seppelliti in un bosco del Parco del Ticino il 17 gennaio 1998. L' arresto delle Bestie di Satana, responsabili della loro fine, è del 23 luglio 2004. Cioè: 6 anni, 6 mesi e 6 giorni dopo l' efferata mattanza.

 

bestie di satana 7 bestie di satana 7

Come erano iniziate le indagini?

«Con una telefonata, il 24 gennaio 2004, era sabato ed ero di turno. I carabinieri mi segnalarono che Andrea Volpe, un balordo che faceva uso di droghe, farfugliava parole farneticanti.

 

Lì vicino, poi, sotto un ponticello era incastrata la Fiat Uno di Mariangela Pezzotta, una commessa di cui Volpe era stato fidanzato, e, poco lontano, un' altra auto con a bordo Elisabetta Ballarin svenuta».

 

Dall' ispezione delle vetture sono usciti elementi utili?

tiziano masini 4 tiziano masini 4

«Di sicuro inquietanti: c' erano indumenti sporchi di sangue e oggetti sconclusionati».

 

Fu perquisita la casa dove, in quel periodo, stavano insieme Volpe e Ballarin.

«Lo chalet del padre di lei, un giornalista scrittore che in quelle settimane era in Africa. Nella dependance occupata dalla coppia c' era una teca con un serpente boa. E un gran disordine, e medagliette con immagini luciferine, e una valigetta contenente peli e capelli. Fuori, dentro una baracca, dalla terra smossa affioravano le mani di Mariangela Pezzotta. Il viso era scarnificato per metà».

 

Come lo spiegarono?

«Lui raccontò che era stata una disgrazia: giocherellavano con una Smith&Wesson del padre di Mariangela ed era partito un colpo. Presi dal panico, l' avevano sotterrata».

 

bestie di satana 4 bestie di satana 4

Sì, ma il viso devastato?

«Volpe disse che erano stati due cani lupo ad addentare il cadavere, per fame».

 

C' era da credergli?

«Io non ci ho creduto. Tutti quegli elementi mi spingevano oltre l' ipotesi di una rapina finita male; ho cominciato a pensare a qualcosa che poteva avere a che fare con riti satanici. Ho fatto anche analizzare il serpente per appurare che non contenesse resti umani, magari parte del volto scarnificato di Mariangela. Non era così».

 

Inquietante; e difficile trovare un collegamento logico.

tiziano masini 3 tiziano masini 3

«La notizia della morte di Mariangela finì sui giornali, con le foto di Volpe e Ballarin. Si presentò in procura Michele Tollis e mi disse: "Mi figlio Fabio, insieme a Chiara Marino, sono spariti sei anni fa. Guardi: Volpe fa parte del gruppo che frequentava mio figlio"».

 

Le intercettazioni sono state determinanti.

«Telefoniche e ambientali. In carcere, in un colloquio con il padre, ascoltammo Volpe parlare di Nicola Sapone, uno dei capi. Acquisivamo via via nuovi tasselli, ma ci sfuggiva il quadro complessivo. Finché Volpe accolse il mio invito a collaborare; parlò nella caserma dei carabinieri di Porto Ceresio, dove lo feci portare perché non era presidiata dai giornalisti».

bestie di satana 3 bestie di satana 3

 

Come ha cominciato?

«"Io faccio parte di una setta che si chiama Bestie di Satana. Le setta mi ha detto che dovevo uccidere Mariangela Pezzotta, perché sapeva troppo". In un diario, la ragazza parlava dei riti satanici. Uno contro Stefano Longone, un tatuatore "colpevole" di aver eseguito malamente un tatuaggio; ebbene, un giorno, in bicicletta, si schiantò contro un Tir e l' autista non aveva colpa».

 

Volpe ha raccontato come furono fatti sparire Tollis e la Marino?

tiziano masini 2 tiziano masini 2

«La ragazza rappresentava l' immagine della Madonna e andava soppressa. Tollis era saccente e antipatico, meritava la stessa fine. Furono accoltellati e presi a mazzate in un bosco: una mattanza da film dell' orrore.

 

Lui, morente, rantolava; per farlo smettere, gli fu infilato un riccio di castagno in bocca. Poi, per scherno orinarono addosso ai cadaveri, ridevano e fumavano, buttavano sui corpi i mozziconi, prima di seppellirli in una buca scavata giorni prima. Avevano già tentato di ammazzarli due volte, con un' overdose e facendoli saltare in aria in auto».

 

Uno dei ragazzi di Satana, però, non si presentò .

«Andrea Bontade: ebbe paura. Per questo il gruppo lo istigò al suicidio. "O lo fai tu o lo facciamo noi". E lui andò a schiantarsi in auto contro un muro».

 

La svolta decisiva a giugno, quindici anni fa, come in questi giorni.

bestie di satana 2 bestie di satana 2

«Convocammo in caserma Pietro Guerrieri, ci arrivò con il padre. Quando uscì, in auto disse spaventato: "Papà, ma sanno tutto!". Noi ascoltavamo le loro parole».

Il quadro della setta satanica ormai era completo.

«Ero in vacanza al mare e scrivevo le richieste di custodia cautelare. I carabinieri vennero in treno a Rimini a prendere il testo per portarlo al gip che firmò l' ordinanza il 23 luglio».

 

Al processo, in tribunale, lei aveva un crocifisso appoggiato sulla scrivania. Masini abbozza un sorriso.

«Si avvertiva la presenza del Male. Ho fatto processi anche a criminali mafiosi, ma qui era diverso. Evitavo di incrociare i loro sguardi, avevano un' espressione davvero demoniaca».

 

Si può dire che la setta è stata scardinata?

bestie di satana 2 bestie di satana 2

«C' è un dato: tra il 2000 e il 2004, nella zona tra Somma Lombardo e Legnano, si verificarono diversi casi di suicidio di giovani. Beh, dopo gli arresti delle Bestie di Satana, il numero è decisamente calato».

tiziano masini 1 tiziano masini 1 bestie di satana 1 bestie di satana 1

 

bestie di satana 3 bestie di satana 3 bestie di satana 1 bestie di satana 1

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...