CHI CERCA GIUSTIZIA, VIENE GIUSTIZIATO - DOPO OTTO ANNI DI PROCESSI, LA CASSAZIONE ANNULLA LA CONDANNA PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE PER L’EX GOVERNATORE DELL’ABRUZZO OTTAVIANO DEL TURCO - RESTANO IN PIEDI ANCORA TRE EPISODI DI CONCUSSIONE MA TANTO TRA UN ANNO VA TUTTO IN PRESCRIZIONE

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Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

Bobo Craxi e Ottaviano Del Turco Bobo Craxi e Ottaviano Del Turco

 

«Ci sono voluti otto anni per smontare questa montagna di fango, ma un pezzo alla volta ci siamo riusciti grazie all' ostinazione e al lavoro dei miei avvocati». Ottaviano Del Turco, socialista, già governatore dell' Abruzzo (2005/2008) e ministro delle Finanze (2000/2001) non trattiene la gioia. La Cassazione ha annullato con rinvio la condanna per associazione a delinquere che l' aveva portato in carcere nel luglio 2008 nella Sanitopoli abruzzese.

 

Dopo il falso ideologico, l' abuso d' ufficio e 18 episodi di concussione sui 21 che gli venivano contestati, cade anche il reato più grave. E dai nove anni di condanna in primo grado, già ridotti a quattro, si può ora scendere sotto la soglia dei tre per arrivare alla sospensione della pena. Spetta alla corte d' Appello di Perugia ridefinirla: entro un anno va tutto prescritto, ma il suo avvocato Giandomenico Caiazza punta all' assoluzione. L'entusiasmo dell' ex presidente della Regione Abruzzo travolge anche il fratello in ospedale.

Del Turco Del Turco

 

«Piangeva dalla gioia, era felice in modo preoccupante. Gli ho detto di restare tranquillo, ha bisogno di riposo».

 

Che significa questa sentenza per lei?

«Che sono stato fortunato a trovare magistrati scrupolosi dopo averne avuti altri che su accuse false quasi minacciavano l' ergastolo».

 

Otto anni di attesa come sono passati?

«Era il 14 luglio del 2008 quando mi hanno arrestato, anzi no, scusi, il 16. Sa, qui c'è mia moglie che è francese e non accetta inesattezze sulla data della Bastiglia. Il percorso per ristabilire la verità non è ancora completo ma ora siamo a una pena giudiziariamente accettabile».

 

Restano in piedi tre episodi di concussione. Li rimarca anche l' ex capo della procura di Pescara, Nicola Trifuoggi, per dire che il reato resta e anche il danno alla sanità pubblica. Non è poco.

MELANIA RIZZOLI E OTTAVIANO DEL TURCO MELANIA RIZZOLI E OTTAVIANO DEL TURCO

«Qui bisogna essere chiari. Anche la corte d' Appello che mi ha condannato a quattro anni ha detto con onestà che non c' è un solo euro tracciabile di questi presunti passaggi di denaro e che però non si può escludere che siano avvenuti. Dai sei milioni iniziali si è scesi a 800 mila euro. Ora mi dovete dire come sia possibile che un' accusa unitaria si dimostri diciotto volte falsa e tre no. Ma resto fiducioso, la magistratura ha mostrato di saper ripensare le sue condanne».

 

Nei tre episodi c' è quello basato sulle foto scattate dall' autista a Vincenzo Maria Angelini, re delle cliniche private e suo grande accusatore. Entra in Regione con una busta di soldi, ne esce con una di mele. I suoi sostenitori parlano di messa in scena dell' imprenditore per nascondere la vera origine della sua bancarotta per cui è stato condannato a 10 anni.

Del Turco Bonamici Mimun Del Turco Bonamici Mimun

«Guardi, era chiaro dal primo momento chi fosse il mandante di quelle accuse e quali interessi c' erano dietro. Luigi Pierangeli, il presidente dell' Aiop l' associazione dell' ospedalità privata, si è costituito parte civile dopo una campagna diffamatoria tramite i suoi giornali e tv. Ma ora anche per i risarcimenti andranno riviste molte cose».

 

Il deputato di Cor, Daniele Capezzone, sostiene che debba essere lei a essere risarcito. Cosa le resta sul piano umano e politico?

«C' è una ferita profonda per la grande slealtà. Il Pd abruzzese chiese a me, un socialista, di candidarsi contro la destra che vinceva sempre, e io presi il 60%. Un risultato che mise in guardia chi pensava di continuare la "politica del caminetto". Eravamo una giunta autorevole e credibile e quindi indebolivamo la capacità ricattatrice. Abbiamo risanato i conti della sanità regionale, ma dopo l' arresto sono spariti tutti».

 

ottaviano del turco ottaviano del turco

Mi pare di capire che se dovesse tornare in politica non sarebbe col Pd...

«No, anzi. Io nel Pd ci sto benissimo. Sono altri che mi chiedo come fanno a restarci.

Sono loro a doversi sentire in imbarazzo».

 

Dove festeggerà?

«A Collelongo, il mio paese, dove tanti in strada mi hanno abbracciato commossi. Ma so anche che tanti altri sono rimasti in casa nel timore di incrociarmi...».

 

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