COLD CASE – SPUNTA UN INDAGATO PER IL “MOSTRO DI FIRENZE”. E’ UN EX LEGIONARIO DI 87 ANNI – LA PROCURA DI FIRENZE ED I ROS DEI CARABINIERI LAVORANO PER VERIFICARE I SUOI RAPPORTI CON I COMPAGNI DI MERENDE – IL FILONE D’INCHIESTA LEGHEREBBE GLI OMICIDI DELLE COPPIETTE ALLA “STRATEGIA DELLA TENSIONE”

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Da Il Tirreno

 

Pietro Pacciani Pietro Pacciani

Un nuovo indagato, una nuova pista e una nuova chiave di lettura per far luce sui delitti del mostro di Firenze. Sono gli ultimi sviluppi dell'inchiesta mai chiusa sugli otto duplici omicidi che hanno terrorizzato le colline toscane dal 1968 al 1985. Con l'iscrizione nel registro degli indagati di un ex legionario di Prato, Giampiero Vigilanti ( Chi è Vigilanti ), 87 anni, i carabinieri del Ros e il pm Paolo Canessa stanno valutando la "pista nera", cioè i possibili nessi tra i delitti seriali delle coppiette e stragi, attentati e misteri di quegli anni, in gran parte collegati al mondo dell'eversione nera.

 

Il collegamento, secondo quanto riportano alcuni quotidiani, potrebbe essere proprio l'ex legionario ora residente al Cantiere, personaggio legato ad ambienti dell'estrema destra ma anche a Pietro Pacciani, il contadino di Mercatale Val di Pesa morto mentre stava per essere processato di nuovo dopo l'annullamento della sua assoluzione in appello.

 

Giampiero Vigilanti, indagato mostro di firenze Giampiero Vigilanti, indagato mostro di firenze

Il pratese era già stato lambito dalle indagini in passato: fu perquisito il 16 settembre 1985 dopo l'ultimo duplice delitto del mostro perché sospettato di avere collegamenti con Pietro Pacciani ma in quell'occasione non emerse nulla di rilevante. Vigilanti fu perquisito anche nel 1994 dopo una lite con un vicino e fu trovato in possesso di 176 proiettili calibro 22 marca Winchester, gli stessi utilizzati per i delitti seriali, ma anche quella volta fu scagionato. Nel 2005 tornò agli onori delle cronache per una presunta eredità di 18 milioni di dollari ricevuta da un cugino di secondo grado residente nel New Jersey.

 

A indicare i possibili collegamenti tra gli omicidi delle coppiette e la strategia della tensione anche un esposto, presentato nel 2013 dall'avvocato Vieri Adriani, il legale della coppia di francesi uccisa nel settembre del 1985 agli Scopeti di San Casciano.

mostro di firenze mostro di firenze

 

LA STORIA

Quando si parla del "Mostro di Firenze" si ci riferisce ad una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. Vari i fronti su cui hanno indagato e indagano ancora le Procure di Firenze e Perugia. L'inchiesta della Procura di Firenze ha portato alla condanna dei cosiddetti "compagni di merende": Mario Vanni e Giancarlo Lotti.

 

Mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per 7 degli 8 duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto ad un nuovo processo di appello. Quella del mostro di Firenze è il primo caso di omicidi seriali in Italia, creando una vera e propria psicosi da mostro. Ecco le tappe di un caso davvero molto complesso e complicato.

 

mario vanni mario vanni

LA SERIE DI OMICIDI

Il primo omicidio che viene in qualche modo collegato al mostro porta la data del 21 agosto 1968 . Per quel delitto finisce in carcere Stefano Mele. Il secondo duplice omicidio è del 1974, ma è dal 6 giugno 1981 che comincia la serie vera e propria. Un altro delitto nell'ottobre di quell'anno, poi nell'82 ,nell' 83 (quando vengono massacrati due ragazzi tedeschi), nell'84 e nell'85 .

 

NASCE LA PISTA PACCIANI

L'11 settembre 1985 un anonimo scrive ai carabinieri facendo il nome di Pietro Pacciani. Il 30 ottobre 1991 i pm Vigna e Canessa inviano a Pacciani, in carcere per le violenze sulle figlie, un avviso di garanzia per i delitti del mostro. Il contadino esce dalla cella nel dicembre '91 e nell'aprile-maggio 1992, per 12 giorni vengono perquisiti la sua casa e il suo orto. Il 16 gennaio 1993 Pacciani viene arrestato con l'accusa di essere il maniaco. Il 1 novembre 1994 Pacciani è condannato all'ergastolo. In appello, il 13 febbraio 1996 , verrà assolto, ma il 12 dicembre 1996 la Cassazione annulla la sentenza d'appello.

 

mostro di firenze1 mostro di firenze1

I COMPAGNI DI MERENDE

Il 25 gennaio 1996, un avviso di garanzia a Mario Vanni apre il filone dell'inchiesta-bis. Il 24 marzo 1998 la Corte d'Assise condanna Vanni all'ergastolo e Giancarlo Lotti a 30 anni. Il 31 maggio 1999 la sentenza d'appello conferma l'ergastolo a Vanni, ritenuto colpevole di 4 duplici omicidi e riduce a 26 anni la condanna a Lotti. La sentenza è resa definitiva dalla Cassazione nel settembre 2000.

 

LA MORTE DI PACCIANI

mostro di firenze2 mostro di firenze2

Mentre era in attesa di affrontare il nuovo processo d'appello, il 22 febbraio 1998 Piero Pacciani viene trovato morto, apparentemente per un infarto, nella sua casa di Mercatale. A marzo del 2001 però la Procura di Firenze apre un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato di omicidio.

 

MUORE LOTTI, IL PENTITO

Giancarlo Lotti Giancarlo Lotti

Giancarlo Lotti muore nel marzo 2002. Condannato a 26 anni era appena uscito dal carcere per motivi di salute. La pista porta a Perugia. Alcune tracce investigative spingono le procure di Firenze e Perugia a esaminare sotto nuova luce, nel 2002, la morte del medico perugino Francesco Narducci, ripescato cadavere nel lago Trasimeno nell'85. S'indaga in ambienti dell'occulto.

 

 

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