COME SI MUORE IN ITALIA - FERMATE A ROMA DUE PERSONE PER L’OMICIDIO DI EMANUELE MORGANTI - LA PROCURA DI FROSINONE: “GRAVITANO IN AMBIENTI DELINQUENZIALI, E NON ESCLUDIAMO CHE ABBIANO INTESO AFFERMARE UNA PROPRIA CAPACITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO” - LA RABBIA DEL FRATELLO CONTRO GLI AMICI: “ERANO IN TRE CON LUI, UNO SOLO L’HA DIFESO”

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LA MORTE DI EMANUELE MORGANTI - RICOSTRUZIONE LA MORTE DI EMANUELE MORGANTI - RICOSTRUZIONE

MASSACRATO DA BRANCO:2 FERMATI A ROMA, RESPONSABILI OMICIDIO

(ANSA) - Sono due le persone fermate nella notte dai carabinieri della compagnia di Alatri per l'omicidio di Emanuele Morganti, il ragazzo 20enne picchiato fuori da un locale della cittadina in provincia di Frosinone e morto dopo due giorni di agonia. Secondo quanto quanto si è appreso, i due sono stati rintracciati a Roma e sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Proseguono le indagini per individuare gli altri componenti del branco.

Emanuele Morganti con la fidanzata Emanuele Morganti con la fidanzata

 

1 - MASSACRATO DA BRANCO: PROCURATORE, LITE PER BEVANDA

(ANSA) - "La vicenda di una gravità spaventosa perchè per motivi banali, una lite di una bevanda, si è arrivati alla morte di un ragazzo innocente e perbene. Tutto nato da un diverbio in discoteca non con un ragazzo albanese". Così il Procuratore Capo di Frosinone Giuseppe De Falco nel corso di una conferenza stampa nel Comando provinciale dei carabinieri di Frosinone sull'omicidio di Emanuele Morganti.

Emanuele Morganti Emanuele Morganti

 

2 - FERMATI AUTORI AGGRESSIONE LETALE

(ANSA) - "I due fermati sono gli autori dell'aggressione letale che ha causato le lesioni al capo mortali". Così il Procuratore capo di Frosinone Giuseppe De Falco sui fermi per la morte di Emanuele Morganti. "Sono stati ravvisati indizi gravi nei confronti di due persone che sono state fermate a Roma - ha detto -. Sono quelle nei cui confronti alla luce della ricostruzioni ci sono indizi univoci sulla condotta violenta nella fase terminale".

 

3 - PM, MOVENTE CONTROLLO TERRITORIO

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 (ANSA) - "Le due persone fermate gravitano in ambienti delinquenziali, e non escludiamo che abbiano inteso affermare una propria capacità di controllo del territorio, e stiamo verificando se il comportamento violento sia stato determinato anche da abuso di alcool e sostanze stupefacenti". Lo ha detto Il procuratore capo Giuseppe de Falco durante la conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri di Frosinone sul pestaggio di Emanuele Morganti, morto dopo due giorni di agonia.

 

4 - PM,EMANUELE AGGREDITO PIÙ VOLTE

(ANSA) - "Una volta fuori da locale e in posti diversi ci sono state più aggressioni da parte di alcune persone, aggressioni con modalità diverse ed intensità diverse". Così il Procuratore capo di Frosinone Giuseppe De Falco. "Dopo la prima aggressione Emanuele ha cercato di allontanarsi ed è stato seguito -ha aggiunto il Procuratore- poi è ritornato per prendere la ragazza ed è stato nuovamente aggredito".

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 

5 - LA RABBIA DEL FRATELLO CONTRO GLI AMICI "ERANO IN TRE CON LUI, UNO SOLO L' HA DIFESO"

Corrado Zunino per la Repubblica

 

«Capisce il mio dolore?». Francesco Morganti è il fratello grande, di dieci anni più grande, di Emanuele. È sotto la veranda della villetta - granata e con i coppi a tetto - dove Emanuele viveva con la mamma, fino a venerdì notte. Sono cresciuti qui, nella via del Convento che si perde nella campagna, tutti e cinque, padre cacciatore, madre spesso a casa, due fratelli, una sorella. Francesco s' avvicina al cancello vestito da lavoro, i capelli, diradati, sono pettinati all' insù: «Hanno portato via un angelo senza un motivo e se esiste una giustizia divina Gesù Cristo deve saperlo». Ha gli occhi, Francesco, di chi piange da tre giorni. Al suo fianco la fidanzata. Gli dà la forza di parlare, rispondere.

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 

Cosa ha capito di quella notte al Miro Music Club, Francesco?

«Emanuele era lì con la fidanzata, al bancone del bar. L' hanno provocato, spinto, e poi fuori l' hanno massacrato. I dettagli non li posso conoscere, ho sentito cento versioni, non voglio aggiungere la mia. Credo nella giustizia su questa terra, e non è una frase fatta».

 

Emanuele è stato attaccato da dieci, forse venti persone. Buttato a terra, preso a calci.

«Poi l' hanno finito con una sprangata alla testa: non è stata una rissa, è stata un' esecuzione. Alla fine gli hanno anche sputato addosso».

 

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

Ecco, perché tanta violenza? Perché questa esplosione di rabbia? Non la comprendono neppure gli inquirenti, nessuno ancora l' ha spiegata.

«Si spiega solo in un modo: cattiveria gratuita. Non c' è bisogno di andare lontano ».

 

C' era qualcosa di pregresso tra Emanuele e il ragazzo che lo ha sfidato al bar, c' erano conti in sospeso con qualcuno che poi l' ha aggredito?

«Emanuele non aveva conti in sospeso con il mondo e non conosceva le persone che stavano al Miro, venerdì sera. Non c' è altra spiegazione, la cattiveria umana ».

 

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

Elenchiamo a Francesco Morganti i primi sei messi sotto inchiesta: padre e figlio, i due fratelli, poi altri due italiani denunciati. «Ho sentito anch' io questi nomi, ma non so chi sono, neppure Emanuele li conosceva. Posso solo aspettare, non voglio alimentare altro odio».

 

Con Emanuele e la fidanzata, nel locale, c' erano altri amici?

«Almeno tre».

 

Hanno visto qualcosa?

«Dicono che avevano una colonna davanti, dello screzio al bar non si sono accorti ».

 

Sono intervenuti?

«Uno solo, le ha prese anche lui».

È Gianmarco, figlio della titolare di un bar di Tecchiena. Si è lanciato sul corpo di Emanuele quando l' amico era a terra, fermo, bersaglio. Ha tentato l' ultima difesa e l' hanno travolto. Alle sette di ieri sera Gianmarco è al bar di famiglia, quaranta coetanei attorno, pronti a esplodere. È graffiato in volto, non vuole parlare.

 

LA DISCOTECA DOVE E STATO UCCISO EMANUELE MORGANTI LA DISCOTECA DOVE E STATO UCCISO EMANUELE MORGANTI

Francesco, che cosa le ha detto Ketty, la fidanzata di Emanuele?

«Sono colpito anche da questo. Ha raccontato che non ha potuto fare niente, le donne della compagnia che ha aggredito Emanuele l' avevano bloccata dentro il club prima che mio fratello fosse spinto all' esterno dai buttafuori».

 

Lei come ricorda suo fratello?

«Come un ragazzo che si era fidanzato a scuola, al chimico biologico Pertini, e che dopo uno stage aveva trovato lavoro a Frosinone, sotto casa, a vent' anni. Non era il mestiere per cui aveva studiato, la Abb Sace fa elettronica, ma era felice. Lo sa che domenica, quando ci hanno comunicato la sua morte, era il giorno di Sant' Emanuele? Vi prego, regalateci un bel ricordo, lo merita tutto».

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 

La seconda cosa che colpisce, in questi giorni, è il silenzio di Alatri. Il sindaco dice: «Chi sa, parli».

«Qui non parla nessuno. Sì, è impressionante ».

 

Sua madre è in casa, ora?

«C' è anche un medico, mia madre sta male. E devo occuparmi di lei. Eravamo in cinque, ora siamo in quattro».

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 

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