DIO SALVI L'LSD - NELLA SILICON VALLEY GLI ALLUCINOGENI SONO TORNATI "TRENDY" TRA CREATIVI E PROGRAMMATORI SOTTO FORMA DI “MICRODOSAGGI” - LA SCRITTRICE AYELET WALDMAN RACCONTA IN UN LIBRO COME E PERCHE’ QUESTA DROGA LE HA SALVATO IL MATRIMONIO…

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Andrea Marinelli per Corriere della Sera

 

AYELET WALDMAN E MICHAEL CHABON AYELET WALDMAN E MICHAEL CHABON

La prima volta che Ayelet Waldman ha provato il microdosaggio di Lsd si è sentita «felice, in sintonia» con se stessa e con il mondo: sensazioni quasi dimenticate per la scrittrice israelo-americana a cui, poco dopo i 30 anni, era stato diagnosticato un disturbo bipolare che nel tempo le medicine non avevano saputo limitare e che si era aggravato alle soglie della menopausa, sfociando in una grave depressione. Preoccupata per il marito e i quattro figli, Waldman - 52 anni, sposata dal 1993 con il romanziere Michael Chabon - ha provato allora a seguire il regime di microdosaggio teorizzato nel 2010 dallo psicologo californiano James Fadiman, celebre per le sue ricerche sulle droghe psichedeliche: dieci microgrammi di Lsd ogni tre giorni, l' equivalente di un decimo della dose di un trip.

 

LA COPERTINA DEL LIBRO DI AYELET WALDMAN LA COPERTINA DEL LIBRO DI AYELET WALDMAN

«Ero sempre arrabbiata ed ero arrivata a pensare che avrei distrutto il mio matrimonio o che mi sarei suicidata», racconta al Corriere Waldman dalla sua casa di Berkeley, California. «Poi scoprii il microdosaggio grazie a un professore di diritto con il quale stavo studiando una riforma delle politiche sulla droga». Sebbene illegale, trovare Lsd a Berkeley non doveva essere così difficile. Dopo aver evitato di rivolgersi al dark web per il timore di imbattersi in un poliziotto sotto copertura, decise di provare con il passaparola all' interno della comunità, culla delle controculture americane.

 

lsd lsd

A risolvere i problemi fu un vecchio e anonimo professore di Berkeley, che le spedì a casa un flacone di Lsd «vintage» firmandosi Lewis Carroll. L' aneddoto è raccontato in «A Really Good Day: How Microdosing Made a Mega Difference in My Mood, My Marriage and My Life», il libro pubblicato a gennaio negli Stati Uniti. «Mio marito e molti dei miei amici lo avevano provato, ma ero molto cauta nel rivelare il mio esperimento. Eppure devo ammettere di aver riscontrato parecchio interesse», rivela. «Ho smesso perché è illegale: anche se ero disposta ad andare contro la legge per salvarmi la vita, non avevo intenzione di continuare a trasgredire».

LSD E ALLUCINOGENI LSD E ALLUCINOGENI

 

Quello di Waldman, tuttavia, non è un caso raro. «Il microdosaggio sta diventando una moda negli Stati Uniti, in particolare nella Silicon Valley», afferma la scrittrice. «C' è chi cerca l' effetto stimolante, chi quello anti depressivo, chi prova a curare dolori cronici». Illegale in California dal 1966 (e negli Usa due anni dopo), protagonista della Summer of Love l' anno successivo, oggi l' Lsd è ancora molto diffuso, ma per lo più in microdosi: a farne uso sono soprattutto programmatori e creativi, desiderosi di massimizzare la propria produttività e «inorriditi» dall' abuso degli hippie. «Questa nuova generazione crede che sia utile e innocuo, come la meditazione e il caffè. Ed essendo la ricerca pressoché nulla, si scambiano resoconti su Reddit o inviano personalmente rapporti ai ricercatori», conferma un' inchiesta del Financial Times .

AYELET WALDMAN 1 AYELET WALDMAN 1

 

Il più celebre ricercatore è proprio James Fadiman, 78 anni: «Abbiamo ricevuto rapporti da persone di età compresa fra i 15 e i 75 anni provenienti da oltre venti Paesi. Fra loro, meno dell' 1 per cento non l' ha trovato di aiuto». Eppure per la Drug Enforcement Agency l' Lsd ha grandi probabilità di causare dipendenza e depressione. L' agenzia antidroga americana non prende in considerazione il microdosaggio, ma ritiene che gli effetti di un' overdose includano la psicosi e possano portare alla morte. Casi ufficiali di overdose da Lsd non sono mai stati registrati, ribatte DrugWise, no profit britannica che si occupa di droghe, ma sono tuttavia numerosi gli incidenti mortali occorsi a persone che ne avevano fatto uso. Per questo, puntualizza il Financial Times , «gli scienziati devono capirne di più: a causa della criminalizzazione, abbiamo poche prove dell' influenza sul cervello e dei danni a lungo termine».

 

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