L'EURO UCCIDE - UN GIURISTA FRANCESE DI 40ANNI, DIPENDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, SI SUICIDA LANCIANDOSI DALLA FINESTRA - I SINDACATI: “SI MOLTIPLICANO CASI DI DEPRESSIONE E BURNOUT TRA IL PERSONALE PER RIDUZIONI DEGLI ORGANICI E SOVRACCARICHI DI LAVORO”

Se le circostanze del suicidio sono chiare, restano oscuri i motivi che hanno spinto Gauthier Pierens al gesto estremo - Di certo si sa solamente che l'uomo, giudicato dai colleghi un brillante giurista che svolgeva scrupolosamente il suo lavoro, era in attesa di una promozione da capo unità aggiunto a capo unità. Ed invece era stato 'degradato’ a desk officer… -

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il palazzo della commissione europea a bruxelles il palazzo della commissione europea a bruxelles

(ANSA) - Erano circa le 11 quando, tra una riunione e l'altra, si è chiuso a chiave nel suo ufficio, ha aperto la finestra e si è buttato di sotto: così venerdì scorso - ma la notizia è trapelata solo ora - è morto suicida Gauthier Pierens, brillante giurista francese quarantenne, sposato e con tre figli, cattolico praticante, da circa vent'anni funzionario della Commissione europea.

 

Se le circostanze del suicidio sono chiare, restano oscuri i motivi che hanno spinto Pierens al gesto estremo. Di certo si sa solamente che l'uomo, giudicato dai colleghi un brillante giurista che svolgeva scrupolosamente il suo lavoro, era in attesa di una promozione da capo unità aggiunto a capo unità.

 

Ed invece era stato 'degradato’ a desk officer. Pierens aveva il suo ufficio al secondo piano del palazzo Breydel che, dopo aver ospitato per una decina d'anni gli uffici della Commissione Ue durante i lavori di ristrutturazione del Berlaymont, ora è la sede della direzione generale per la crescita, braccio operativo della commissaria all'industria, la polacca Elzabieta Bienkowska.

 

il quartiere di bruxelles con parlamento e commissione europea il quartiere di bruxelles con parlamento e commissione europea il palazzo della commissione europea a bruxelles il palazzo della commissione europea a bruxelles

L'Unione sindacale di Bruxelles, una delle principali organizzazioni dei lavoratori delle istituzioni Ue, ha denunciato in una nota «il moltiplicarsi di casi di depressione e burnout tra il personale come conseguenza di riorganizzazioni continue, riduzioni degli organici e sovraccarichi di lavoro», accusando anche la Commissione europea di «non sapere più trattare con umanità il suo personale». E rilanciando gli interrogativi sulle cause che hanno spinto il funzionario al suicidio. 

 

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