Da “lastampa.it”
ROLANDO DEL TORCHIO
Un gruppo armato ha rapito questa sera l’italiano Rolando del Torchio (56 anni) nel suo ristorante di Dipolog City, nel sud delle Filippine. L’uomo, un ex sacerdote del Pime presente nell’arcipelago dal 1988, è stato portato via da sette uomini che si erano finti clienti nel suo “Ur Choice Cafè”, il locale nel centro cittadino che gestiva con successo da anni.
Secondo la polizia locale, il gruppo ha caricato di forza del Torchio su un furgone bianco, dandosi alla fuga e puntando verso la costa, da dove si sono allontanati in fretta a bordo di un motoscafo mentre sulla zona stava ormai calando il buio. La guardia costiera e altre forze dell’ordine stanno setacciando la zona, finora senza successo.
ROLANDO DEL TORCHIO
Del Torchio, originario di Angera (Varese), era arrivato nelle Filippine come missionario. Aveva poi dismesso la tonaca a fine anni Novanta, una scelta motivata anche dal turbamento relativo agli scandali di pedofilia che iniziavano ad emergere all’interno della Chiesa. Già in quel periodo da missionario, del Torchio aveva ricevuto minacce di morte per la sua difesa degli interessi degli agricoltori, e dopo aver accusato di disboscamento illegale alcuni potenti clan locali.
ROLANDO DEL TORCHIO
Nel sud delle Filippine, compresa l’isola di Mindanao e l’area attorno a Dipolog City, sono presenti diversi gruppi ribelli musulmani, che combattono da decenni una guerriglia separatista in un arcipelago a grande maggioranza cattolico. Alcuni di questi gruppi sono più che altro bande di criminali che si finanziano con estorsioni e rapimenti, specie a danno di stranieri.
Uno di questi gruppi, Abu Sayyaf, opera anch’esso nella zona ed è considerato un’organizzazione terroristica islamica radicale, che nell’ultimo decennio gli Usa hanno collegato ad Al Qaeda. Negli ultimi anni Abu Sayyaf è stato però indebolito per merito delle operazioni dell’esercito filippino.
