UN FALLIMENTO CHIAMATO CONSIP - LE INDAGINI DELLE PROCURE E DEL TAR, I RILIEVI DI CORTE DEI CONTI, ANTITRUST E ANAC STANNO TRAVOLGENDO LA SOCIETÀ NATA PER FAVORIRE TRASPARENZA - APPALTI MONSTRE, ALTI COSTI, CORRUZIONE E BOOM DEI CONTENZIOSI: NEL 2015 DUE MILIONI E MEZZO DI SOLE SPESE LEGALI

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Giuliano Foschini e Fabio Tonacci per “La Repubblica”

 

CONSIP CARABINIERI CONSIP CARABINIERI

L' inchiesta della procura di Roma sul maxi appalto per il Facility Mangement non è il solo faro che la magistratura ha acceso su Consip, la centrale unica degli appalti nata per favorire risparmi e trasparenza. Ma che si è trasformata, invece, in una fabbrica che produce appalti miliardari e pochi, e soliti, vincitori. I magistrati romani, sempre loro, hanno appena chiuso un' indagine su un appalto, vinto da imprese che avrebbero fatto cartello, per la pulizia nelle scuole.

luigi ferrara consip luigi ferrara consip

 

Le procure del centro Italia stanno cercando di capire chi sono i sub appaltatori che stanno realizzando le casette per i terremotati. Mentre Tar e Consiglio di Stato, così come Anticorruzione e Agcom, sono intervenuti in più occasioni per stigmatizzare il lavoro di Consip in altri grandi affari. Ma davvero, come ha detto ieri a Repubblica l' avvocato Gianluigi Pellegrino, l' esperienza della centrale unica degli appalti è da «considerarsi un fallimento?».

INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEO INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEO

 

La Corte dei Conti, analizzando i bilanci del 2015, ha scritto due mesi fa, al proposito, parole durissime. A partire dalla costruzione degli appalti da parte di Consip, fortemente stigmatizzata anche dall'Anac. «È necessario - hanno messo nero su bianco i giudici contabili - avviare approfondimenti in ordine alla impostazione delle gare "Facility"».

 

Questo perché sono di «difficile gestione per il loro dimensionamento, in quanto eccessivamente articolate». E perché non sembrano essere vantaggiose: «La base d'asta è sempre maggiore della omologa gara precedente», addio, dunque, come è accaduta nella gara sul Facility Management, ai risparmi.

Marco Gasparri consip Marco Gasparri consip

 

«Questo - si legge ancora nella relazione - allunga i tempi di aggiudicazione oltre all'emergere di intese anticoncorrenziali tra le imprese dominanti». Per questo i giudici parlano di un rischio «di generare condotte antigiuridiche, persino di rilevanza penale, a causa del pregiudizio che potrebbe subire un' impresa che dovesse mantenersi estranea a logiche spartitorie».

 

In sostanza, quindi, secondo la Corte dei Conti gli appalti, così come sono stati strutturati fino a ora in Consip, non hanno portato alcun risparmio alla pubblica amministrazione. Al contrario, ha creato «inefficienze» per le pubbliche amministrazioni che vi si sono rivolte. Ha aperto la strada ai cartelli di imprese, che hanno tagliato fuori le piccole e medie imprese. In più, hanno creato un aggravio economico alla stessa Consip.

angelino alfano saluta luigi marroni della consip angelino alfano saluta luigi marroni della consip

 

Sono cresciuti infatti i contenziosi (+32 per cento nel 2015) con un aumento di spese legali, che sono passate da un milione e 800mila euro a due milioni e mezzo. Un dato che, sempre la Corte dei Conti, definisce «non coerenti »: «Consip - dicono - ha una "Direzione servizio legale e societario" i cui compiti appaiono in parte sovrapponibili perlomeno ad alcuni servizi tra quelli esternalizzati più sopra evidenziati ».

CONSIP CONSIP

 

La posizione della Corte dei Conti è la stessa di Agcom e Anac che in queste settimane hanno inviato le loro relazioni sull' appalto del Facility Management, al centro dell' inchiesta Romeo, alla procura di Roma. Ieri da piazzale Clodio hanno sottolineato come il provvedimento inviato dagli uomini di Cantone sia andato a rendere più voluminoso un fascicolo che già c' era e che conteneva già il dossier dell' Autorithy Anticorruzione e la stessa relazione dei giudici contabili. D' altronde la procura di Roma il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi avevano da tempo messo nel radar il sistema "cartello" che si aggiudica gli appalti Consip.

MARRONI CANTONE MARRONI CANTONE

 

In estate hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini a sei persone per l' appalto "Scuole belle", valore 1,6 miliardi. Secondo il pm Palazzi. Cns, Manutencoop e Roma Multiservizi avrebbero fatto cartello. «Si coordinavano per la loro partecipazione alla gara» su 8 dei 13 lotti, si legge nell' avviso di conclusione delle indagini, «scambiandosi reiteratamente informazioni sulle strategie da seguire».

 

Alfredo Romeo esce dal carcere Alfredo Romeo esce dal carcere

Il sistema era semplice: Roma Multiservizi, il cui 49 per cento è nelle mani di Manutencoop, lasciava il campo a Cns che, in cambio, gli permetteva di essere comunque della partita attraverso i sub appalti. «Ma ora abbiamo adottato tutte le misure di prevenzione affinché non accada più» dice Cns. «C' è stato - spiegano - un integrale cambiamento dell' organo di gestione e l' adozione di un programma di compliance antitrust in linea con le migliori pratiche europee».

 

tiziano renzi luca lotti tiziano renzi luca lotti

A giugno, nel pieno dello scandalo Romeo, anche Consip - così come tra l' altro suggerito dalla Corte dei conti - aveva annunciato un cambio di rotta. Dicendo addio ai maxi appalti miliardari. Ma il problema sembra non essere soltanto di sistema. La procura di Roma indaga anche sulle modalità di affidamento degli appalti, e sul comportamento della commissione aggiudicatarie, così come segnalato proprio dall' Anac nella relazione sull' Fm4.

 

È bene ricordare che la gara arriva dopo quella "sfortunatissima" dell' Fm3, bandita nel 2010, che Consip ha dovuto riassegnare dopo le sentenze di Tar e Consiglio di Stato a lei sfavorevoli. A credere all' Anac anche nell' assegnazione del nuovo appalto sono state commesse una serie di irregolarità procedurali che riguardano tempi e modalità con cui sono state valutate le offerte.

 

LUIGI MARRONI LUIGI MARRONI

«Mancano i verbali della commissione nella fase della valutazione delle offerte, mancano i verbali delle sedute pubbliche». E la Commissione non ha effettuato una valutazione comparativa delle offerte: «Così - dicono - si premia soltanto il prezzo e non la componente tecnica dell' offerta». Dunque, la qualità.

 

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