IL FAR WEST DELLA PROVETTA - FECONDAZIONE ETEROLOGA: DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA, NEL 2015 NASCERANNO A ROMA I PRIMI 3 BAMBINI FIGLI DI ALMENO UN GENITORE NON BIOLOGICO - IL GINECOLOGO ANTINORI ANNUNCIA ALTRI SETTE CASI A MILANO, BLITZ DEI NAS: “UN BLUFF”

Dopo la sentenza di 3 mesi fa della Consulta, le domande per l’eterologa sarebbero state ben 3.400 - Entro il 28 luglio il ministero dovrebbe varare un regolamento (più volte annunciato dalla Lorenzin) per chiarire tutti i dubbi - La costituzionalista: “Unico aspetto da normare è il numero massimo delle donazioni, tutto il resto c’è già nella legge 40”…

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1. FECONDAZIONE ETEROLOGA

da “La Stampa

La fecondazione eterologa è l’unione artificiale del seme e di un ovulo quando uno dei due è di un donatore.  Si chiama fecondazione omologa quando l’unione è sempre creata in laboratorio ma ovulo e spermatozoi appartengono ai genitori

 

2. IN ITALIA LE PRIME 3 GRAVIDANZE CON LA FECONDAZIONE ETEROLOGA

Paolo Russo per “La Stampa

 

I loro vagiti li emetteranno con il nuovo anno. Saranno quelli dei primi tre bambini nati in Italia da almeno un genitore non biologico dopo la sentenza della Consulta che ha aperto le porte della procreazione assistita anche alle coppie infertili. I figli della fecondazione eterologa sono tutti romani. Quello annunciato a Milano sarebbe solo un bluff, secondo quanto accertato dai Nas. Ma di casi ce ne potrebbero essere comunque altri, perché dopo la sentenza di tre mesi fa, che ha smontato la legge 40, nei centri privati si è subito scatenata la corsa delle coppie infertili. In soli 22 giorni le domande per l’eterologa sarebbero state ben 3.400, rivelano i dati dei centri Cecos.
 

Severino Antinori Severino Antinori

Ma qualcuno è passato rapidamente dalle richieste ai fatti, senza attendere quel regolamento annunciato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per il 28 luglio, che secondo alcuni dovrebbe mettere al riparo dal Far West della provetta.
 

Ad annunciare le gravidanze romane è stata Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, da sempre in prima fila contro le norme ristrettive delle legge 40. «Una settimana fa la notizia bella e importante del test di gravidanza positivo per una coppia, grazie alla donazione di gameti», ha annunciato parlando anche di altre due coppie con bebè in arrivo grazie all’eterologa.
 

L’ispezione dei Nas nella clinica Matris di Milano diretta dal «re» della procreazione assistita, Severino Antinori, avrebbe invece appurato che nessuna coppia sarebbe stata sottoposta a tecniche di fecondazione eterologa. Insomma il test di gravidanza positivo annunciato dal professore sarebbe un bluff. Antinori dal canto suo parla di «atto intimidatorio del ministro», annunciando querela per abuso di ufficio.
 

LORENZIN BEATRICE LORENZIN BEATRICE

«Non ho fatto nulla di illegittimo, la sentenza della Corte Costituzionale ripristina automaticamente la normativa precedente alla legge 40», dichiara il professore dribblando l’accusa di aver agito, se ha agito, in assenza delle linee guida, che dovrebbero chiarire parecchie questioni rimaste in sospeso.

 

Punti di domanda ai quali la prossima settimana dovrebbe dare risposta il pool di esperti istituito dalla Lorenzin, orientato a ribadire la gratuità delle donazioni, fissandone il limite tra 5 e 10 per evitare che eserciti di bambini nascano dallo stesso padre biologico. In arrivo anche il divieto di scegliere le caratteristiche genetiche del donatore, più stringenti i test anti-Aids ed epatite e il limite alle stimolazioni che può subire una donna che decide di donare gli ovociti.
 

Marilisa D’amico Marilisa D’amico

Ma per la costituzionalista Marilisa D’Amico c’è poco da chiarire: «Il Ministero può certamente predisporre linee guida ma tali direttive, così come la loro assenza non possono rappresentare, né ora, né in futuro, un ostacolo per l’accesso dei cittadini a questo tipo di fecondazione», dichiara senza mezzi termini. L’unico aspetto da normare per la costituzionalista, sarebbe quello del numero massimo di donazioni.

 

Tutto il resto, spiega, «c’è già» nella legge 40: possono accedere alla procreazione assistita le coppie maggiorenni di sesso diverso in età potenzialmente fertile, la commercializzazione dei gameti è vietata, i donatori devono essere anonimi e agire gratuitamente.
 

Una posizione che sarà sottoscritta a breve da un folto gruppo di giuristi. In attesa che gli esperti del Ministro sciolgano i dubbi. Per chi ne avesse ancora.

 

 

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