FUOCO ASSASSINO: MADRE E FIGLIA MORTE IN UN CASOLARE VICINO TIVOLI – A ROMA IN MANETTE 4 PIROMANI, DI CUI TRE VICINO OSTIA - DIETRO I ROGHI A CASTEL FUSANO LA PISTA DEL RACKET DEL SESSO  - I GIACIGLI SONO STATI DATI ALLE FIAMME PER INTIMIDIRE LE PROSTITUTE. IN CELLA EX REGISTA RAI - VIDEO

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Rinaldo Frignani per il Corriere della Sera

CASA TIVOLI CASA TIVOLI

 

Rosanna Scianchi l' hanno vista due volte affacciarsi sull' uscio. Gridava aiuto, sempre più forte. Poi è rientrata nel casolare circondato dalle fiamme per salvare la madre, Ines Scrocca, 92 anni, costretta sulla sedia a rotelle. Si trovava al secondo piano dell' edificio sulla collina di Sant' Agnese, alle porte di Tivoli.

 

E lì, in camera da letto, i pompieri le hanno trovate morte, uccise più dal calore intenso che dalle fiamme. Abbracciate nell' estremo tentativo di proteggersi dall' inferno. Il marito di Rosanna, che aveva 68 anni, Aldo Conti, di un paio di anni più anziano, è invece riuscito a mettersi in salvo: l' hanno ricoverato sotto choc in ospedale.

 

Da settimane a Roma (dove i piromani finiti in manette sono già quattro, tre dei quali vicino Ostia) si temeva che potesse succedere una cosa del genere. Che uno degli oltre 5.200 incendi di sterpaglie e boschivi divampati da metà giugno a ieri fra Capitale e provincia (+149% rispetto allo stesso periodo dell' anno scorso), quasi tutti dolosi, potesse uccidere. Ed è successo in via dei Monti Lucretili, strada Crocetta. Una fetta di campagna su una collina, a ridosso della ferrovia Roma-Pescara dove proprio ieri, poco prima che le fiamme divampassero furiose avvolgendo l' altura, alcuni operai stavano lavorando sui binari.

 

VIGILI DEL FUOCO CASA BRUCIATA A TIVOLI VIGILI DEL FUOCO CASA BRUCIATA A TIVOLI

«Usavano un frullino elettrico - racconta un ex vigile del fuoco che abita da quelle parti -, ho chiesto loro di smetterla, che era pericoloso, che era pieno di erbacce secche e che quell' affare lanciava scintille.

 

Niente, non mi hanno dato retta». Le indagini della polizia puntano adesso anche in questa direzione per capire cosa abbia innescato il fuoco che, partito dal basso, ha raggiunto un canneto e trasformato il casolare in una specie di forno. Il parente sopravvissuto potrebbe essere ascoltato già oggi dagli investigatori.

 

Alla morte delle due donne si è aggiunta ieri quella di Giuseppe Antignano, l' ottantenne rimasto gravemente ustionato domenica pomeriggio vicino Acerra, nel Napoletano. Un bilancio tragico per un' emergenza che non accenna a placarsi e che ieri, solo a Roma, ha visto i vigili del fuoco impegnati in oltre cento dei mille interventi in tutta Italia, fra Pontina, Castelli (un hotel pieno di anziani evacuato sul lago di Castel Gandolfo), e ancora Castel Fusano, dove da qualche giorno la pineta è pattugliata anche dai bersaglieri.

 

CASTELFUSANO CASTELFUSANO

Un fronte incandescente che ha colpito l' area vesuviana, con Torre del Greco ed Ercolano, e di nuovo la Sicilia dove fino a ieri sera erano attivi ben 39 focolai nelle province di Palermo, con Partinico, Lercara Friddi e Madonie, e poi Enna (Piazza Armerina brucia da venerdì scorso), Caltanissetta, Messina, Trapani, Agrigento e Catania. Fiamme ancora sul Gran Sasso, in Abruzzo, e in Toscana (17 turisti evacuati a Vicchio del Mugello, nel fiorentino).

 

E oggi si riparte su un territorio martoriato, il più colpito d' Europa quest' anno dagli incendi boschivi (371 roghi negli ultimi 90 giorni con 72.039 ettari bruciati), con quasi 60 mila interventi dei pompieri in 51 giorni (15 giugno-5 agosto), e oltre 2.500 missioni aeree.

 

rogo alla pineta di ostia 2 rogo alla pineta di ostia 2

2. «IL RACKET DEL SESSO DIETRO I ROGHI A CASTEL FUSANO»

 

Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera

 

Ai carabinieri-forestali che gli domandavano come mai quel via vai di prostitute e transessuali sulla sua auto, una Fiat Uno grigio chiaro, Claudio Marson, ex regista Rai e uno dei presunti piromani di questa estate 2017, ha risposto così: «Lo faccio perché nella mia attività di regista sto approfondendo il tema della diversità di genere e le storie dei transessuali da questo punto di vista sono molto interessanti».

 

La risposta non ha soddisfatto gli investigatori: Marson è considerato una punta del quadrilatero di piromani (il capo è latitante) che avrebbe incendiato alcuni giacigli nella pineta di Castel Fusano per indurre le nigeriane e i trans che si prostituiscono in zona a ricorrere al loro aiuto. Poco prima di essere pizzicato dai forestali, il 3 agosto, aveva abbandonato un innesco alle sue spalle. Un ultimo gesto dimostrativo che, non fosse stato spento in tempo, avrebbe ridotto in cenere un' altra porzione della riserva naturale.

ROGHI CASTELFUSANO 2 ROGHI CASTELFUSANO 2

 

L' ordinanza con cui la gip Giuseppina Guglielmi ha convalidato l' arresto lo conferma: sulla devastazione della pineta di Ostia si allunga l' ombra del racket. Fiamme per intimidire chi si prostituisce in pineta e costringerlo a pagare il pizzo: malinconico contrappasso per il polmone verde della Roma Sud, virtualmente tutelato, eppure oltraggiato e bruciato.

 

Ciascuno degli arrestati avrebbe avuto un ruolo secondo la gip: Marson «aveva il compito di trasportare le prostitute nonché di realizzare alcove», il presunto complice, l' iraniano Alì Kakel, «svolgeva prevalentemente la funzione di cassiere dei compensi corrisposti dalle prostitute per i servizi resi» mentre Renato Mancini, l' altro uomo arrestato nei giorni scorsi, avrebbe anche lui esercitato pressione nei confronti delle donne per costringerle a ricorrere a loro. Il capo, quello che avrebbe coordinato le attività, è ancora in libertà.

rogo alla pineta di ostia 4 rogo alla pineta di ostia 4

 

«Fino a cinque anni fa - prosegue Marson nella sua autodifesa - ho lavorato in Rai, sono stato regista di noti programmi televisivi, alcuni perfino in materia di ambiente».

 

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Si ferma per riprendere fiato, poi prosegue: «A causa di scomodi servizi televisivi sono stato allontanato dalla Rai e attualmente vivo di lavori saltuari (imbianchino) unitamente ad altri lavori interessanti come la realizzazione di un sito per Simonetta Lux (fondatrice del movimento per la tutela dei monumenti dell' archeologia industriale, ndr )».

 

Un background che non t' aspetti per il presunto piromane di Castel Fusano che, secondo gli investigatori coordinati dal pm Nadia Plastina, resta pericoloso: «Ha pervicacemente continuato ad attuare le condotte delittuose nonostante gli arresti in rapida successione dei suoi complici a dimostrazione di una rara ostinazione e della sua totale indifferenza rispetto ai pericoli derivanti alla sua libertà personale».

CASTELFUSANO CASTELFUSANO

 

 

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