GIALLO IN CASERMA - INDAGATI OTTO UFFICIALI PER LA MORTE DI TONY DRAGO, MILITARE DEI LANCIERI DI MONTEBELLO: SI E’ SUICIDATO PER I TROPPI ATTI DI “NONNISMO” SUBITI NELL’INDIFFERENZA DEI VERTICI OPPURE E’ STATO UCCISO PER IMPEDIRGLI DI RIVELARE I SOPRUSI? - -

Condividi questo articolo


Francesco Salvatore per “la Repubblica - Roma”

TONY DRAGO TONY DRAGO

 

Qualcuno ha ucciso Tony Drago. O qualcuno l’ha spinto a suicidarsi. C’è uno squarcio nel muro d’omertà costruito attorno alla morte del militare venticinquenne dell’ottavo reggimento dei Lancieri di Montebello, ritrovato cadavere nel cortile della caserma dell’esercito Camillo Sabatini, in via Flaminia Vecchia, il 6 luglio di due anni fa.

 

Ad aprirlo è stata la procura, convinta che quella morte non sia un suicidio ma la conseguenza di un atto di nonnismo. È di ieri l’iscrizione nel registro degli indagati di otto militari in forza alla struttura nel periodo in cui Drago è morto: si tratta di ufficiali e non, a partire dal Generale fino a scendere nelle gerarchie.

 

Il reato per il quale il pm Alberto Galanti li ha iscritti è concorso colposo in un delitto doloso: detto in altri termini la procura è convinta che gli indagati abbiano omesso di vigilare sulla condotta del reggimento e qualcuno abbia indotto Tony Drago a suicidarsi, o l’abbia addirittura ucciso. Spingendolo giù dalla finestra di quel bagno in disuso distante solo qualche porta dalla camerata in cui il caporale dormiva insieme ai suoi commilitoni.

TONY DRAGO 3 TONY DRAGO 3

 

Quel qualcuno ancora non è stato individuato. Ma l’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta solo uno dei primi passi che la procura si appresta a compiere. Il prossimo step, infatti, sarà la riesumazione della salma, e contestualmente un nuovo esame autoptico.

 

L’indagine sulla morte di Tony Drago, che una serie di testimonianze fotocopia di alcuni militari aveva portato su un binario morto, è stata riaperta alcuni mesi fa. Nel marzo scorso il pubblico ministero ha revocato la richiesta di archiviazione dopo il deposito di una testimonianza fatta da un militare della stessa “Sabatini”.

 

Un racconto chiave, raccolto in indagini difensive dall’avvocato che assiste la famiglia del caporale siciliano. Il militare ha riferito di essere a conoscenza di un paio di episodi di nonnismo ai danni di Drago: in particolare di due agguati, compiuti in due notti distinte da un gruppetto di commilitoni.

 

D’altra parte già gli elementi raccolti nei primi mesi dell’inchiesta, e che non consentivano in quel momento di portare qualcuno a giudizio, erano un po’ sospetti. In primis l’etichetta con cui era stata catalogata la morte: suicidio per problemi amorosi.

 

Drago si era lasciato con la fidanzata da più di due mesi, eppure l’ex non ha lasciato mai trasparire che la rottura sia stata così brusca. Inoltre era emerso che il giovane, dall’analisi del cellulare, due giorni prima di essere ritrovato morto sul selciato della caserma aveva cercato delle ragazze sul sito di incontri Badoo: una condotta, questa, che non si adatta ad una persona in stato depressivo.

 

Il sospetto, ora, è che il militare sia stato vittima di un atto di nonnismo. «Era moralmente abbattuto », «non aveva dato modo di pensare ad eventuali gesti estremi», hanno raccontato, usando le stesse parole, tre militari. Versioni identiche, che oggi, non fanno altro che svelare il clima di omertà in caserma.

TONY DRAGO 1 TONY DRAGO 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...