GRAPPA E VINCI: INIZIA DAI COCKTAIL IL RINASCIMENTO DEL DISTILLATO DI VINACCIA, BUCCIA E SEMI D’UVA: ECCO COME – “PER SOSTENERE E RILANCIARE LA GRAPPA È FONDAMENTALE LA QUALITÀ CHE, IN ITALIA È ASSICURATA SOLO DA POCHI PRODUTTORI ILLUMINATI. E IL METODO DI DISTILLAZIONE NON È SECONDARIO” – LA RICETTA DEL 'NONINO TONIC AMAZZONICO'

-

Condividi questo articolo


Maurizio Trezzi per la Repubblica

 

grappa grappa

Esterno giorno, largo su tavolo di legno sotto una pergola, sedie impagliate. Primo piano: capelli bianchi, folti, il volto segnato dagli anni, dal sole, dal lavoro. In mano un bicchierino. Sul tavolo una bottiglia, quasi colma, di un distillato. Bianco. Immagini perfette, qualche anno fa, per uno spot sulla grappa. Stereotipi che ingabbiano tutt' oggi il distillato nazionale, da molti interpretato come prodotto buono solo per correggere il caffè o per scaldarsi nelle fredde serate invernali.

 

Superare questo limite è l' obiettivo di chi esalta e ama questo prodotto. I chiringuitos di Formetera o i bar di Miami - dove i ragazzi inseguono gin, mezcal e rum - sono ancora miraggi. Ma il rinascimento del distillato di vinaccia, buccia e semi d' uva, scarto della vinificazione, è iniziato. Imperativo è ringiovanire un' immagine per i più datata e démodé. E uno dei mezzi per farlo sono i cocktail.

 

La mixology è arte. Tra coloro che hanno intuito la strada e deciso di percorrerla ci sono sicuramente i friulani Nonino. «Da anni proponiamo i nostri distillati - racconta con trasporto e passione Antonella Nonino, seconda generazione di un' azienda pionieristica - tutti ottenuti da vinacce fresche, distillate cento per cento con metodo artigianale, ai più grandi barman del mondo. Siamo convinti che questo sia un modo per far conoscere e apprezzare la grappa e le acquaviti a un pubblico giovane e attento alla qualità. Abbiamo avviato dal 2008 collaborazioni con diversi bartender, fra i quali Davide Girardi e Mirko Falconi, che realizzano cocktail premiati in tutto il mondo».

grappa grappa

 

Come il Nonino Tonic Amazzonico. La ricetta: 3,5 cl Grappa Nonino 43°, 1,5 cl Cordiale Amazzonico, 12,5 cl acqua tonica, limone e ghiaccio. A svilupparlo Simone Caporale, per anni all' Artesian Bar di Londra, oggi bartender di fama internazionale: «La grappa è un prodotto perfetto per la mixologia a patto che sia di grande qualità. Occorre superare il cliché che molti colleghi hanno su questo distillato. Solo con un lavoro di squadra sarà possibile portarla nelle ricette di grandi cocktail dove la grappa può tranquillamente rappresentare la parte alcolica del mix di ingredienti».

 

grappa grappa

Per rompere il ghiaccio e vincere la diffidenza dei consumatori, soprattutto quella dei giovani, servono dunque prodotti di pregio. Gianni Vittorio Capovilla, ovviamente di Bassano del Grappa, è oggi riconosciuto come uno dei migliori mastri distillatori del pianeta.

 

«Per sostenere e rilanciare la grappa è fondamentale la qualità che, in Italia purtroppo, è assicurata solo da pochi produttori illuminati - spiega - . E il metodo di distillazione non è affatto secondario. Per esempio i nostri alambicchi discontinui lavorano a bagnomaria per tenere bassa la temperatura consentendo agli alcoli superiori, le code, di non essere trascinati dai vapori e conferendo maggior pregio, morbidezza e qualità al prodotto finale». Il contrario di quello che avviene nella distillazione industriale.

 

Insiste Capovilla: «In quel caso la temperatura è alta perché bisogna far presto e distillare il più possibile. A discapito della qualità. Così, però, non si aiuta il lavoro a sostegno di un brand e di una nuova immagine per un distillato che invece avrebbe caratteristiche e mercato per crescere, e tanto».

grappa grappa cristina nonino con la sua grappa cristina nonino con la sua grappa Bassano del Grappa Bassano del Grappa Grappa Fuoriclasse Grappa Fuoriclasse fragolappa fragolappa cristina nonino con la sua grappa (2) cristina nonino con la sua grappa (2)

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…