1. IL KILLER DELLA STRAGE DI NIZZA POTEVA ESSERE FERMATO? COSA NON HA FUNZIONATO?
2. IN CITTÀ CI SONO 1250 TELECAMERE: POSSIBILE CHE NESSUNO ABBIA NOTATO QUEL TIR CHE ACCELERAVA E FRENAVA IN MODO STRANO? I MOVIMENTI DEL VEICOLO SONO STATI RIPRESI DA OGNI POSSIBILE INQUADRATURA: COME MAI NESSUN POLIZIOTTO O VIGILE SI È ACCORTO DI QUESTA ANOMALIA? PERCHÉ UN TIR IL NON E' STATO NEANCHE FERMATO PER UN CONTROLLO?
3. LO SBARRAMENTO CHE DELIMITAVA LA ZONA PEDONALE ERA COMPOSTO DI DIECI CAVALLETTI DI ACCIAIO, USATI PER BLOCCARE IL TRAFFICO: IL TIR LI HA EVITATI PASSANDO SUL MARCIAPIEDE

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STRAGE DI NIZZA - IL TIR SI LANCIA SULLA FOLLA

 

 

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

STRAGE NIZZA STRAGE NIZZA

A ogni macchia scura corrisponde un mazzo di fiori. La Promenade des Anglais è stata riaperta ma non c' è stato tempo di lavare il sangue. E così le chiazze vengono coperte con omaggi alle vittime, pensieri di bambini, ceri che sotto il sole si sciolgono in fretta sul selciato aggiungendo un altro elemento macabro. I turisti, i curiosi, i testimoni di quella notte, ripercorrono la strada fatta dal camion, le inutili vie di fuga tentate dalle sue vittime, e il cordoglio si mischia al dubbio, se non all' incredulità.

 

Davvero non sarebbe stato possibile evitare tutto questo? Cosa non ha funzionato, come ha potuto quel tir pesante 19 tonnellate prendere tutti di sorpresa, per di più nella Francia del dopo Charlie Hebdo e del dopo Bataclan?

STRAGE NIZZA STRAGE NIZZA

 

Le linee di frattura sulla questione del fallimento della sicurezza seguono quelle della politica. La destra attacca il governo per le «evidenti lacune» e per l' esercizio di «un eccessivo fatalismo». Il governo sostiene invece che nessuna misura speciale avrebbe potuto impedire la nuova strage, tirandosi addosso altre accuse di fatalismo, in un Paese sempre più diviso. Al netto degli opposti schieramenti, qualche domanda è lecita.

 

STRANE MANOVRE

Nizza è la città più sorvegliata di Francia, con le sue 1.250 telecamere, una ogni 274 abitanti. E infatti i movimenti del tir guidato da Mohamed Bouhlel sono stati ripresi in ogni possibile inquadratura. Tra le 22 e le 22.30 il camion bianco gira intorno alla Promenade des Anglais. Passa tre volte nel rondò tra rue Fabron e rue Californie, la strada dalla quale entrerà poi sulla passeggiata passando per la rotonda di Magnan.

STRAGE NIZZA STRAGE NIZZA

 

Sta aspettando qualcosa, il momento giusto, che coincide con la fine dei fuochi di artificio, quando il primo sbarramento al traffico, all' altezza dell' ospedale pediatrico Lenval, viene rimosso per consentire il deflusso della folla e la ripresa della normale circolazione. Ma ogni testimonianza, a cominciare dai filmati, racconta di una andatura bizzarra. «Accelerava e poi frenava all' improvviso, per poi ripartire di colpo».

 

Si tratta della stessa modalità con la quale poco dopo verrà compiuto il massacro di 84 persone. Come mai nessun poliziotto o vigile si è accorto di questa anomalia in movimento? Perché un tir che si sta muovendo in modo quantomeno strano vicino a un obiettivo sensibile non viene fermato per un controllo?

 

I NUMERI

La casa di Mohamed Lahouaiej Bouhlel La casa di Mohamed Lahouaiej Bouhlel

Il ministero dell' Interno sostiene che la sera del 14 luglio è stata trattata come l'ultimo Carnevale e l'Europeo di calcio che si è concluso da pochi giorni. Lo stesso protocollo di sicurezza, lo stesso dispiegamento di forze dedicato a ogni singola manifestazione. Sulla Promenade del Anglais erano al lavoro 64 agenti della Polizia nazionale e 42 poliziotti municipali, richiesti dalla Prefettura e messi a disposizione della città di Nizza, così recita il comunicato ufficiale.

 

Mohamed Lahouaiej Bouhlel Mohamed Lahouaiej Bouhlel

L'ex sindaco di Nizza e attuale presidente dell' area metropolitana Christian Estrosi è stato il primo a rompere sull'unità nazionale citando proprio gli effettivi sul campo. I poliziotti nazionali non erano più di cinquanta, dice. E inoltre, se il governo avesse chiesto 70 agenti municipali invece di 42, li avremmo forniti. Ma così non è stato. La replica del ministro dell' Interno Bernard Cazeneuve è stata netta. La manifestazione del 14 luglio è stata preparata in stretto accordo con il comune di Nizza. Entrambe le autorità avevano il potere di chiedere e ottenere l' annullamento della festa se avessero avuto il timore che mancassero i requisiti di sicurezza.

 

La polemica sui numeri è forse la più scivolosa per il governo francese, perché porta con sé l' accusa di «rilassamento» dopo i buoni risultati ottenuti durante Euro 2016. Non aiuta la circostanza che il giorno stesso della strage François Hollande avesse annunciato l'addio allo stato d'emergenza dichiarato dopo la strage del 13 novembre a Parigi.

 

LE BARRIERE

strage di nizza strage di nizza

Lo sbarramento che delimitava la zona pedonale era composto di dieci cavalletti di acciaio, quelli che vengono usati in ogni normale manifestazione per bloccare il traffico. Il prefetto ha dichiarato che nelle riunioni preparatorie il rischio di un veicolo lanciato sulla folla era stato preso in considerazione. Il tir ha saltato la barriera posta all' altezza dell' incrocio con boulevard Gambetta passando semplicemente sul marciapiede.

 

strage di nizza 7 strage di nizza 7

L' ostacolo era comunque modesto. Gli esperti di sicurezza fanno notare che uno schieramento orizzontale fatto di blocchi di cemento e di jersey disposti in posizione alternata avrebbe di sicuro rallentato se non impedito la corsa del camion. Intorno al punto di raccolta dei tifosi di Euro 2016 sotto la Tour Eiffel è stato fatto. Quello era considerato un evento eccezionale, degno di misure speciali una tantum, per le quali si erano anche levate le proteste dell' estrema sinistra. La Francia non è ancora pronta per un modello quotidiano di controllo israeliano. Ma le macchie di sangue sul lungomare di Nizza sono la dimostrazione che in una società aperta i terroristi possono colpire dove e come vogliono.

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