“IL CANCRO È UNA BAD COMPANY DA CONFIGURARE E LIQUIDARE” – IL RACCONTO DI RICCARDO RUGGERI: “SEI MESI FA HO SCOPERTO DI AVERE UN CARCINOMA ALLA PROSTATA. DEGRADANDO IL TUMORE DA NEMICO A INTRUSO MI LIBERAVO DELL'IMPEGNO DI ESSERE UN GUERRIERO” – LA STRATEGIA PER COMBATTERE IL CANCRO RACCONTATA IN UN LIBRO CHE SEMBRA IL COPIONE DI UNA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE

-

Condividi questo articolo


Riccardo Ruggeri per “la Verità

 

riccardo ruggeri riccardo ruggeri

Sei mesi fa scoprii di avere un carcinoma alla prostata di grado Gleason alto. Per una decina di giorni sprofondai in una crisi all' apparenza senza sbocchi, continuavo a scrivere i miei Camei (il mio lavoro), mangiavo appena, ero diventato muto, come il servo di Zorro, sempre focalizzato sul carcinoma.

 

Lo pensavo, lo sognavo, mi addormentavo esausto nelle sue spire, mi risvegliavo subito, ero intellettualmente un suo schiavo. Al decimo giorno dissi «basta!». Tornai il manager che ero stato, dovevo trovare una soluzione, sciogliere un difficile dilemma.

 

riccardo ruggeri 5 riccardo ruggeri 5

Sapevo che tutti quelli colpiti dal cancro si affidavano come ovvio ai medici e poi, se credenti, al proprio Dio. Altri lo consideravano un «nemico» mortale, si affidavano ai medici ma al contempo si trasformavano in «guerrieri», in certi casi in «eroi».

 

La letteratura è ricca di pagine indimenticabili di questi eroi-guerrieri anticancro.

Nella mia vita non ho mai considerato nessuno un «avversario» (salvo me stesso) e da un quarto di secolo ho un solo «nemico»: il Ceo capitalism (e, come ovvio, le felpe californiane e i gerarchi cinesi di Xi Jinping che lo guidano).

 

Secondo logiche rigorosamente manageriali, degradai il cancro da «nemico» a «intruso».

Considerandolo «intruso» mi liberavo dell' impegno di essere un guerriero. Misi allora a punto una strategia, terza, coerente con il mio essere:

 

riccardo ruggeri 4 riccardo ruggeri 4

1 Non accettare di farmi curare da celebrità dell' oncologia di New York, Londra, Zurigo, come proposto da alcuni amici internazionali. Scegliere l' Italia, Torino, l' ospedale pubblico delle Molinette.

 

Non avendo diritto al Ssn come residente all' estero, mi curo nel «pubblico» a pagamento: ho apprezzato l' equità di trattamento (sono l' ultimo della giornata a passare: non mi fanno sentire in imbarazzo), e l' accoppiata professionalità medica-umanità (solo italiana).

 

La sanità pubblica italiana, almeno al Nord, per esperienza diretta è eccellente, quella privata, italiana e internazionale, l' ho trovata imbarazzante per la ricerca spasmodica di fornirti prestazioni chiaramente inutili al solo scopo di aumentare il loro fatturato.

 

2 Delegare il cancro ai miei due amici professori torinesi in modo totale e assoluto (mai ho digitato «carcinoma alla prostata Gleason X-Y»).

riccardo ruggeri 3 riccardo ruggeri 3

 

Come ex Ceo ho battezzato il cancro una bad company da configurare e liquidare: le modalità non mi interessavano, e salvo eseguire i loro ordini, dai due professori non volevo sapere null' altro.

 

3 In sintesi ai professori Dario Fontana e Umberto Ricardi ho affidato la mia «vita», mentre lo «stile di vita», non delegabile per definizione, è rimasto tutto nella mia totale disponibilità. E di questo sono, al contempo, felice e geloso.

 

riccardo ruggeri 2 riccardo ruggeri 2

Ho pubblicato un piccolo libro (il mio amico Angelo Codevilla ha voluto tradurlo in inglese) che si legge d' un fiato (meno di mezz' ora), come fosse (è) il copione di una rappresentazione teatrale, ove racconto il «processo» che mi ha permesso di costruirmi una seconda vita simpaticamente teatrale (in termini psicologici «cancro free»), atta a difendere il mio precedente «stile di vita». Esperimento per ora riuscito perfettamente: intellettualmente sono rimasto quello di prima. Prosit.

 

Post scriptum

riccardo ruggeri 1 riccardo ruggeri 1

Titolo del libro: Il cancro è una comunicazione di Dio (Grantorino Libri edizione italiano-inglese), 10 euro. È disponibile immediatamente via mail all' indirizzo info@grantorinolibri.it mentre dal 18 giugno sarà su Amazon.it sia in cartaceo che in versione Kindle e in librerie selezionate. Giovedì 14 giugno alle ore 19 lo presenterò alla libreria Luxemburg di Torino.

 

riccardo ruggeri il cancro e' una comunicazione di dio riccardo ruggeri il cancro e' una comunicazione di dio

Non solo i diritti, ma l' intero ricavo netto del libro sarà dato in beneficenza dall' editore (io) a Bartolomeo & C., organizzazione di volontariato torinese fondata dall' indimenticabile Lia Varesio («l' angelo dei barboni») che prende il nome da un clochard molto conosciuto da noi abitanti del centro storico di Torino, trovato, una mattina del 1979, morto di freddo sotto un cumulo di cartoni e di stracci. Come noto, i «barboni» sono tra gli ultimi liberali nature rimasti in Italia. www.riccardoruggeri.eu.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…