“CROCIFISSO IN SCUOLE E PORTI” – LA PROPOSTA DELLA LEGA DI RENDERE OBBLIGATORIO IL SIMBOLO RELIGIOSO (E DI MULTARE CHI “RIMUOVE IN ODIO” L’EFFIGIE DI GESU’) MANDA IN TILT LA SINISTRA – LA BOLDRINI INSORGE: "UN GOVERNO CHE SI RISPETTI DOVREBBE DOTARE LE SCUOLE DI INSEGNANTI QUALIFICATI E ADEGUATAMENTE RETRIBUITI E DI..."

-

Condividi questo articolo


Roberto Scafuri per il Giornale

 

crocifisso crocifisso

Sarà per l' incidenza del solleone, sarà per l' accrescersi smisurato del tempo da dedicare alle polemiche da Web. O solo effetto del superattivismo del ministro dell' Interno, Matteo Salvini, che notoriamente non può ammettere momenti di stasi. Ecco perciò risorgere, dalle correnti alternate che attraversano i social network, l' onda ciclica del dibattito sulla presenza del crocifisso nei luoghi pubblici, «quale elemento essenziale e costitutivo e perciò irrinunciabile del patrimonio storico e civico-culturale dell' Italia».

barbara saltamartini salvini barbara saltamartini salvini

 

Così recita la proposta di legge n. 287 a firma della leghista Barbara Saltamartini (più altri), presentata il 26 marzo scorso, dunque appena insediata la legislatura, che ricalca fedelmente quelle negli ultimi anni sempre proposte dalla Lega Nord. La differenza, forse, sta nei luoghi di esposizione, perché la pdl estende il campo ben oltre i confini previsti dalle circolari e dai regi decreti degli anni Venti (1922, 1923, 1924 e 1928: mai abrogati, anzi in qualche modo «rinnovati» da pronunce del Consiglio di Stato del 1988 e del 2006).

 

«È fatto obbligo di esporre in luogo elevato e ben visibile l' immagine del crocifisso... nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d' istruzione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni... negli uffici degli enti locali territoriali, nelle aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, nei seggi elettorali, negli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle stazioni e nelle autostazioni, nei porti e negli aeroporti, nelle sedi diplomatiche e consolari italiane e negli uffici pubblici italiani all' estero». Sintetizzato in una parola: ovunque.

salvini rosario salvini rosario

 

Su twitter, la parola «crocifisso» ieri veniva data come trend topic e gli internauti hanno animosamente dibattuto l' iniziativa, che prevede multe da 500 a mille euro per chi «rimuove in odio» l' effige del Cristo in croce o, se pubblico ufficiale, rifiuta di esporla. In particolare, era dibattuta l' eventuale presenza del crocifisso nei porti, dove arrivano i migranti che Salvini è sempre così restio a far sbarcare e che di solito sono di altre confessioni religiose.

 

Non c' entra, il crocifisso è «simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da una specifica confessione religiosa», si difendono i promotori. E cade così nel cinguettio (si direbbe più cicaleggio, vista la stagione) anche l' ex presidente della Camera, Laura Boldrini, che insorge: «Un governo che si rispetti dovrebbe innanzitutto dotare le scuole di insegnanti qualificati e adeguatamente retribuiti, di palestre agibili e, soprattutto, di edifici sicuri», scrive a (s)proposito. Come dicevano gli antichi, in questi casi: prender lucciole per lanterne o menar il can per l' aia?

BOLDRINI FEMINISTE BOLDRINI FEMINISTE BOLDRINI SCONFITTA BOLDRINI SCONFITTA salvini boldrini salvini boldrini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…