IL “FIGHT CLUB” DEI PISCHELLI DI PIACENZA - RISSE IN CENTRO OGNI SABATO ORGANIZZATE SUI SOCIAL, IDENTIFICATI 63 GIOVANI, SIA ITALIANI CHE STRANIERI, TRA 14 E 20 ANNI - NON È CHE DIETRO CI SIANO ANCHE LE SCOMMESSE? IL QUESTORE: “UN' IPOTESI COME ALTRE SU CUI INDAGHIAMO” - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Alessandro Fulloni per il Corriere della Sera

 

piacenza fight club piacenza fight club

Guardia alta e cattiveria, come in un match di pugilato vero. Poi botte da orbi. Il rumore dei pugni in faccia, le urla di incitamento di chi assiste alla scena: tutti ragazzetti tra i 14 e i 20 anni, come quelli che se le stanno dando. Ma non siamo attorno a un ring. Queste sfide, del tutto «fuorilegge», avvengono nelle vie centrali di Piacenza.

 

E si stanno ripetendo con impressionante regolarità ogni sabato, oramai da tre settimane. Un fenomeno esploso d' improvviso senza un perché, ma monitorato con attenzione dagli agenti della Questura diretta da Pietro Ostuni che tre giorni fa hanno identificato 63 persone - in gran parte giovanissimi, sia italiani che stranieri -, tutti protagonisti o spettatori dell' ennesima serie di match.

 

Sei di questi sono tra chi ha combattuto. Se nei loro confronti non c' è alcun provvedimento non è tanto per via dell' età - sono tutti minori - quanto perché i «pugili» non hanno voluto sporgere denuncia, né quelli che le hanno date né quelli che le hanno prese. Non si tratta di omertà del gruppo adolescenziale, almeno per ora.

 

piacenza fight club piacenza fight club

Secondo Ostuni il motivo del rifiuto sta nella «grave sottovalutazione dell' accaduto da parte di questi ragazzi». Ecco perché il questore, oltre a rinforzare i controlli per strada, ha deciso di sensibilizzare le scuole di Piacenza - nei prossimi giorni sono previsti incontri tra insegnanti, studenti e forze dell' ordine - e parlare con le famiglie. «Vigilate sui vostri ragazzi», ripete Ostuni da giorni a genitori quasi sempre ignari di quello che i loro figli fanno al sabato. E cioè quei raduni per partecipare alle risse convocati tramite profili anonimi e numeri telefonici su cui sta indagando la polizia postale.

 

Ciò che succede nelle vie del centro è ben illustrato dai video messi ieri online da «La Libertà», il quotidiano di Piacenza. Le scene ricordano molto «Fight Club», il film cult sui combattimenti clandestini. Qui però è tutto all' aperto, tra piazza Cavalli e via IV novembre, nei pressi del Duomo e palazzo Farnese. Si vedono un paio di «incontri», gli sfidanti si affrontano circondati da spettatori che gridano «dai», «picchia», «occhio».

 

carabinieri carabinieri

Poi ridacchiano, avvicinandosi e allontanandosi dai due in lotta. Che intanto si picchiano davanti a un terzo ragazzetto che sembra fare le veci dell' arbitro. Pugni in faccia, calci. A un tratto i due combattenti carambolano sul selciato tirandosi per le magliette e i pantaloni da ginnastica.

 

In uno dei filmati gli sfidanti, che indossano camicie a quadri, paiono poco più che bambini. Uno sembra persino costretto a combattere dopo essere stato trascinato piuttosto casualmente nell' improvvisato «ring» dall' altro che si è trovato di fronte.

 

Il primo di questi combattimenti convocati online pare sia esploso tre settimane fa, forse dopo una lite. Ma poi le dimensioni del fenomeno, che per ora pare limitato a Piacenza, si sono ingrossate. Non è che dietro ci siano anche le scommesse? Il questore scuote la testa: «Un' ipotesi come altre su cui indaghiamo».

 

piacenza fight club piacenza fight club

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."