“HO UNA PISTOLA” – UN 22ENNE DI ORIGINI PUGLIESI È STATO ARRESTATO PER AVER STUPRATO UNA 16ENNE IN UN SOTTOPASSO DELLA STAZIONE DI SARONNO – L’UOMO AVEVA PRESO DI MIRA L’ADOLESCENTE SU UN TRENO E L’AVEVA COSTRETTA A SCENDERE, DICENDOLE DI AVERE UNA PISTOLA IN TASCA – DOPO LA VIOLENZA ERA FUGGITO, MA È STATO BECCATO COI FILMATI DELLE TELECAMERE DI SICUREZZA E… (VIDEO)

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Andrea Camurani per "www.corriere.it"

 

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Ventidue anni, di origini pugliesi e con precedenti di polizia per minacce e danneggiamenti anche sui treni: è lui secondo la Procura della Repubblica di Busto Arsizio l’uomo che ha violentato la ragazzina di 16 anni in un sottopasso della stazione Saronno Sud, nel Varesotto lo scorso 23 settembre.

 

Lo sono andati a prendere lunedì mattina i carabinieri della compagnia di Saronno a Rovello Porro, in provincia di Como, nell’abitazione dello zio dove dormiva saltuariamente: il giovane, Domenico Zamattio, è ora in stato di fermo in carcere a Busto Arsizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

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L’inchiesta

Le indagini sono partite subito dagli indizi raccolti dal Ris: tracce biologiche e impronte digitali che i militari sono riusciti a isolare tra le migliaia lasciate ogni giorno dai pendolari, insieme ad un’impronta rilevata su un maniglione antipanico e una parete.

 

Determinanti sono state per la soluzione del caso anche le immagini delle videocamere che hanno immortalato quegli attimi in cui i due giovani entrarono nel sottopasso dopo aver lasciato il convoglio: è lì, dopo le 19 di quella domenica, che avvenne la violenza sessuale. La ragazza fu lasciata in lacrime dal suo aggressore e poco dopo raggiunta da una pattuglia dei carabinieri chiamati da alcune persone presenti nello scompartimento.

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Presa di mira

Il 22enne, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei militari della Compagnia di Saronno, avrebbe preso di mira la ragazzina dopo averla vista salire sul treno. Salito a sua volta con una bicicletta, l’avrebbe poi costretta a scendere a Saronno Sud dicendole di avere una pistola in tasca.

 

Due passeggeri, accortisi che qualcosa non andava nel comportamento di quella giovane, che una volta scesa dal treno col labiale sembrava invocare aiuto, preoccupati telefonarono al 112, ma il treno ripartì subito dopo. Una volta arrivati al sottopasso fuori dallo scalo ferroviario, lui la obbligò a subire atti sessuali, sempre sotto la minaccia della presunta pistola. Traumatizzata, la sedicenne era stata poi soccorsa da alcuni passanti.

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Le immagini del ventiduenne sono state confrontate con altri identikit simili e comparate con le descrizioni offerte dalla stessa vittima «che ha agito con grande coraggio», hanno ricordato gli investigatori ricordando anche il lavoro svolto da parte dei militari della stazione di Solaro, nel Milanese.

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