“HO UCCISO IO SABRINA” – ZAKARIA SAFRI, 38ENNE MAROCCHINO, HA CONFESSATO: È STATO LUI A UCCIDERE SABRINA MALIPIERO CON DUE COLTELLATE ALLA GOLA – L’UOMO ERA IN PREDA AGLI EFFETTI DELLA COCAINA E GIURA DI NON RICORDARE I DETTAGLI, MA PER DUE GIORNI È STATO ABBASTANZA LUCIDO DA PROVARE A MANIPOLARE LA REALTÀ – IL SANGUE, LE CELLE TELEFONICHE, LA DROGA: COSA LEGAVA ZAKARIA A SABRINA? ECCO COSA NON TORNA NELLA SUA CONFESSIONE...

-

Condividi questo articolo


Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"

 

zakaria safri sabrina malipiero zakaria safri sabrina malipiero

Ricorda che hanno litigato, questo sì. Ma giura di non ricordare i dettagli e ripete che era come se non fosse lui, in quella casa. Era diventato all' improvviso un uomo violento in preda agli effetti della cocaina.

 

Dice così, Zakaria Safri, 38 anni, marocchino in Italia da molti anni con regolare permesso di soggiorno, da ieri in carcere per omicidio volontario aggravato. La casa è l' appartamento di Sabrina Malipiero, 52 anni, madre di una ragazza di 26 e un ragazzo di 24 anni, commessa in un supermercato nel quartiere in cui viveva, alla periferia di Pesaro. Sabato mattina è stata ritrovata uccisa con due coltellate alla gola da suo figlio. Uccisa da Zakaria.

omicidio sabrina malipiero pesaro 9 omicidio sabrina malipiero pesaro 9

 

Che sia lui l' autore del delitto lo dicono prove che gli stessi inquirenti definiscono «granitiche». Ma la versione del marocchino va presa comunque con molte pinze.

Perché avrà pure agito senza consapevolezza con la cocaina in circolo, come racconta, ma per tutta la notte fra sabato e ieri è stato abbastanza lucido da provare a farla franca manipolando la realtà, negando di aver ucciso Sabrina e provando a costruire dettagli che nelle sue intenzioni avrebbero potuto scagionarlo.

 

zakaria safri zakaria safri

Potrebbe aver raccontato bugie anche ieri all' alba quando è crollato e ha ammesso, appunto, che lui era a casa di Sabrina e che ha «perso la testa per una lite da niente». Ma agli inquirenti che lo incalzavano ha anche spiegato che lei aveva preso cocaina assieme a lui e che erano proprio di Sabrina le dosi ritrovate nella sua borsetta.

 

In effetti c' erano un paio di dosi di cocaina, in quella borsetta. L' hanno ritrovata a casa di Zakaria e lui racconta di averla presa spaventato dall' idea che fosse piena delle sue impronte.

omicidio sabrina malipiero pesaro 4 omicidio sabrina malipiero pesaro 4

 

Ci aveva messo le mani per cercare le chiavi della Daewoo Matiz di Sabrina con la quale si è allontanato dal luogo del delitto e che è stata poi ritrovata a un paio di chilometri di distanza.

 

A casa di lei, invece, sarebbero stati sequestrati sia il coltello da cucina usato per l' omicidio sia due piatti con tracce di cocaina, probabilmente utilizzati per formare le «strisce» da sniffare.

 

omicidio sabrina malipiero pesaro 14 omicidio sabrina malipiero pesaro 14

«Il primo passo, quello più urgente, era assicurare alla giustizia l' autore del delitto con elementi probatori importanti. Fatto questo adesso stiamo lavorando anche su tutto il resto» riassume Cristina Tedeschini, a capo della Procura di Pesaro.

 

omicidio sabrina malipiero pesaro 12 omicidio sabrina malipiero pesaro 12

Tutto il resto significa soprattutto il movente e il tipo di relazione che c' era fra la vittima e il carnefice. Sembrerebbe esclusa una storia di coppia. La conoscenza fra Zakaria e Sabrina sarebbe legata piuttosto al compagno di lei, che era separata da oltre dieci anni e che aveva una relazione con un camionista per il quale ogni tanto Zakaria lavorava da quando aveva perso il lavoro da imbianchino.

 

omicidio sabrina malipiero pesaro 3 omicidio sabrina malipiero pesaro 3

I pubblici ministeri Fabrizio Giovanni Narbone e Silvia Cecchi, assieme al capo della squadra mobile Silio Bozzi, nel giro di poche ore hanno raccolto indizi che l' accusato ha provato a smontare inutilmente per ore prima della confessione.

 

Il sangue, per esempio. Ne aveva lui sui suoi vestiti e ce n' era sull' auto di lei che ha usato per allontanarsi. Inutile provare a spiegare che si è macchiato quando l' ha scoperta a casa, già morta. Nessuno gli ha creduto.

 

omicidio sabrina malipiero pesaro 17 omicidio sabrina malipiero pesaro 17

Le celle telefoniche hanno rilevato la sua presenza sul luogo del delitto e ci sono testimoni che hanno raccontato dettagli che confermano la frequentazione fra i due. Venerdì pomeriggio, ha raccontato lui, era andato da Sabrina per accompagnarla al lavoro e poi tenere la Matiz che lei di tanto in tanto gli prestava. Poi il «tiro di coca» (per dirla con le sue parole), la lite, un coltello a portata di mano... E Sabrina non ha avuto scampo.

omicidio sabrina malipiero pesaro 13 omicidio sabrina malipiero pesaro 13 omicidio sabrina malipiero pesaro 10 omicidio sabrina malipiero pesaro 10 omicidio sabrina malipiero pesaro 6 omicidio sabrina malipiero pesaro 6 omicidio sabrina malipiero pesaro 1 omicidio sabrina malipiero pesaro 1 omicidio sabrina malipiero pesaro 7 omicidio sabrina malipiero pesaro 7 omicidio sabrina malipiero pesaro 11 omicidio sabrina malipiero pesaro 11 sabrina malipiero omicidio pesaro sabrina malipiero omicidio pesaro sabrina malipiero omicidio pesaro sabrina malipiero omicidio pesaro

 

omicidio sabrina malipiero pesaro 8 omicidio sabrina malipiero pesaro 8

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…