“MASSIMO E’ INNOCENTE E NON SMETTERO’ DI LOTTARE PER LA VERITÀ” - DOPO LA CASSAZIONE, MARITA COMI BOSSETTI NON MOLLA: “SPERAVAMO GLI FOSSE CONCESSA LA POSSIBILITÀ DI RIPETERE LA PROVA DEL DNA, INVECE NULLA. NOI ANDIAMO AVANTI, FINCHÉ C'È UNA PICCOLA SPERANZA COMBATTIAMO” - L’AVVOCATO SALVAGNI: “DOPO QUESTA SENTENZA, TANTA GENTE CHE FINO A IERI SI ERA MOSTRATA COLPEVOLISTA, OGGI MANIFESTA MENO CERTEZZE”

-

Condividi questo articolo


MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI

Simona Pletto per “Libero Quotidiano”

 

«Massimo è innocente, ed è quello che ripeto ai nostri figli. Nonostante questa ultima bastonata, vado avanti. Non smetterò mai di lottare per la verità». Marita Comi sta vivendo un momento drammatico dopo la pronuncia in Cassazione di Roma che ha confermato l' ergastolo per il marito Massimo Bossetti, riconoscendolo dunque unico colpevole dell' omicidio della tredicenne Yara Gambirasio di Brembate Sopra (Bergamo), scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere tre mesi dopo.

MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI

 

La moglie ha atteso la sentenza chiusa in casa, quasi a voler prendere le distanze da ogni clamore mediatico. Quarant'anni, tre figli da crescere, una madre anziana ora da accudire, un fratello e una cognata vicini, Marita rompe il silenzio e parla attraverso l'avvocato Claudio Salvagni, tra i più agguerriti sostenitori dell' innocenza del muratore di Mapello che tra pochi giorni compirà 48 anni.

MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI

 

«Ai miei figli dico sempre di non smettere di credere che il papà è innocente. Perché questa è la verità. Io ho dei bambini che stanno crescendo e se non fossi convinta della sua estraneità all' assassinio della piccola Yara, non sarei certo rimasta con lui». Ma cos' è che l' ha convinta e la convince della sua innocenza? «Lo conosco da quando eravamo ragazzi e so che non mente», spiega la signora Bossetti. Il giorno dopo la sentenza della Corte Suprema, la donna è andata in carcere a trovare il marito, piombato in una forte depressione. Tanto che si è parlato di una sua volontà di suicidarsi.

MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI

 

Si è parlato anche di sciopero della fame avviato dal detenuto, ma in realtà - secondo il legale -, si tratta solo di uno stato di agitazione che gli ha chiuso lo stomaco. «È un momento drammatico per Massimo, per tutti», confida la moglie, «anche perché speravamo che almeno gli fosse concessa una superperizia, gli fosse cioè data la possibilità di ripetere la prova del Dna, invece nulla. Noi andiamo avanti, finché c'è una piccola speranza combattiamo». Ogni settimana Marita varca la soglia del carcere di Bergamo insieme ai figli. Non perde un colloquio, soprattutto in questo delicato momento in cui il sostegno familiare al coniuge è importantissimo.

 

IL TRASFERIMENTO

MARITA COMI MARITA COMI

A breve il carpentiere condannato di aver accoltellato, seviziato e ucciso la ragazzina ginnasta conosciuta non si sa dove, e di averla abbandonata in un campo a pochi chilometri da casa in una notte fredda di fine novembre, lascerà il penitenziario di via Gleno per essere trasferito come "definitivo" in quello milanese di Opera o Bollate. Marita sarà ancora lì, al suo fianco. «In carcere osserva gli altri detenuti, e mi dice che molti di quelli colpevoli alla fine si rassegnano e iniziano un percorso di ricostruzione. Invece Massimo non ci riesce, perché è innocente e quindi non accetta la privazione della sua libertà».

 

MARITA COMI CON I FIGLI MARITA COMI CON I FIGLI

La vita della signora Bossetti scorre lenta, tra gli impegni scolastici e sportivi dei figli che in parte riescono a distrarle la mente e a regalarle anche sprazzi di apparente serenità, e quelli lavorativi. Lei, che non ha mai lavorato prima dell'arresto del marito avvenuto nel giugno 2014, oggi si dà da fare come donna delle pulizie.

 

Un peso che lo stesso Bossetti vuole alleggerire, tanto che ha chiesto di poter lavorare una volta trasferito in carcere a Milano. «Ripeto, Massimo è innocente, io lo so non solo perché abbiamo passato una vita insieme, ma anche perché alla fine non ci sono elementi che dimostrano la sua colpevolezza. Lo conosco troppo bene, non mi ha mentito».

MARITA COMI MARITA COMI

 

LA NUOVA BATTAGLIA

L'avvocato Salvagni, che insieme a un pool di professionisti (difensori, consulenti tecnici, medici legali, periti, etc..) ha difeso in questi anni Massimo Bossetti "a titolo gratuito", si prepara a una nuova battaglia legale. «Ora aspettiamo le motivazioni», dichiara il legale, «dopodiché decideremo il da farsi. Non ci arrendiamo. Se sarà necessario porteremo il caso fino alla Corte europea, siamo pronti a far causa allo Stato italiano».

 

Il 12 ottobre la pronuncia della Cassazione ha di fatto bocciato tutte le richieste degli avvocati della difesa, compresa quella di una nuova perizia che è stata dunque ritenuta inutile, con le prove già in possesso ritenute sufficienti per la conferma della condanna.

 

MARITA COMI MARITA COMI

«Il diritto alla difesa in questo caso è stato leso», chiosa il legale, «e bisogna prendere atto che c'è un elemento del Dna che non torna ed ha lo stesso valore del nucleare: non è stata data spiegazione scientifica, ribadendo che interessava solo il nucleare e non il risultato del mitocondriale. Un dubbio che resta irrisolto e che ha spostato anche l’idea di innocenza verso Bossetti. Sì, perché dopo questa sentenza, tanta gente che fino a ieri si era mostrata colpevolista, oggi manifesta meno certezze. A noi, che di dubbi non ne abbiamo mai avuti, ha lasciato invece l' amaro in bocca».

 

marita comi bossetti marita comi bossetti MARITA COMI GENTE COPERTINA MARITA COMI GENTE COPERTINA matrix telese marita comi bossetti matrix telese marita comi bossetti MARITA COMI MARITA COMI MARITA COMI MARITA COMI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...