“MOLTE MUSULMANE SI FANNO RICOSTRUIRE L’IMENE CON 700 DOLLARI” - LA SCRITTRICE RANIA IBRAHIM RACCONTA LA DOPPIA MORALE SUL SESSO DEGLI ISLAMICI IN ITALIA: “TANTE RAGAZZE INFRANGONO I DIVIETI SUI RAPPORTI PREMATRIMONIALI E POI SI FANNO RICOSTRUIRE L'IMENE. MA ABBONDANO I TRUCCHI PER SIMULARE GLI EFFETTI DELLA DEFLORAZIONE NELLA PRIMA NOTTE DI NOZZE...”

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Antonello Piroso per “la Verità”

 

RANIA IBRAHIM RANIA IBRAHIM

Sabato 10 marzo alle 20, alla fiera milanese Tempo di Libri, ci sarà un confronto tra due scrittrici: la musulmana Rania Ibrahim e la cattolica Chiara Fortebraccio Di Domenico su sessualità e condotte che sono tabù per le rispettive fedi. Rania Ibrahim, che ironicamente si descrive come "anarchica", ha una biografia ibrida.

Gli incroci sono a 360 gradi. Nata in Egitto 41 anni fa.

 

Arrivata nel nostro Paese a 2 anni. Cittadina italiana da quando ne ha compiuti 34.

Ha quattro figli con un milanese di origini napoletane, che per sposarla si è convertito al Corano. Ibrahim è una musulmana non praticante (non va in moschea) ma osservante in una cornice religiosa laica.

 

Ha scritto un romanzo ambientato in Gran Bretagna, Islam in love (editore Jouvence), sulla scoperta dell' amore, della passione e del corpo da parte di un' adolescente musulmana, Leila, angloaraba di seconda generazione, innamorata di Mark, figlio di un esponente di estrema destra.

 

Per cominciare, buon 8 marzo. Si celebra la ricorrenza nel mondo arabo?

RANIA IBRAHIM RANIA IBRAHIM

«In genere nei Paesi mediorientali si tende a non considerarla. In compenso, il 14 febbraio - per lo meno in Egitto - ormai è tutto un esplodere di cuori e cuoricini. Il che è contraddittorio, dal momento che si festeggia San Valentino, cioè un santo della religione cattolica. Convertito al cristianesimo, ne divenne un martire, giustiziato per aver celebrato un matrimonio misto tra una cristiana e un legionario romano pagano».

 

Anche il cuore del suo libro è un amore "misto". Una storia tra due ragazzi in cui si affaccia il sesso, senza volgarità e senza compiacimenti voyeuristici, ma anche senza reticenza alcuna. La trasgressione di una giovane donna velata che gradualmente, in capitoli sempre più hot, scopre l' erotismo. La domanda sorge spontanea: quanto c' è di autobiografico?

«Sicuramente ci sono riferimenti a episodi di vita vissuta, ad esempio le prime mestruazioni di Leila, la consapevolezza di entrare in una dimensione nuova della propria femminilità, al tempo stesso nascondendolo in famiglia, per pudore o per vergogna. Ancora oggi mia madre mi rimprovera: "Ma perché non me l' hai detto subito?".

 

RANIA IBRAHIM RANIA IBRAHIM

Del resto, io giocavo con i maschietti a pallone nel cortile di casa, in corso San Gottardo a Milano, e mi è stato subito chiaro che la mia fisiologia stava cambiando. Così è arrivata la fase del "non fare questo, non parlare di questo, non scoprirti, non toccarti", un decalogo di divieti che nel libro è della mamma di Leila, nella realtà è stato quello di mia madre. L' altro collegamento con la realtà è Mark, perché mio marito si chiama Marco".

 

Neonazista pure lui?

"Per carità. La somiglianza è solo nel nome, anche se da giovane, lui che pure è juventino, ha bazzicato amici nelle frange di destra dei tifosi dell' Inter".

 

Un altro incrocio, a ben guardare. Perché suo marito ha ripudiato la fede cattolica abbracciando quella musulmana?

«Per amore, per potermi sposare. Conversione non necessaria se in Italia ci fosse stato, accanto allo ius sanguinis, lo ius soli».

RANIA IBRAHIM - ISLAM IN LOVE RANIA IBRAHIM - ISLAM IN LOVE

 

Mi sfugge il nesso.

«Le spiego. Se io non avessi dovuto aspettare di arrivare a più di 30 anni per ottenere la cittadinanza, avrei avuto la stessa libertà e gli stessi diritti civili goduti dalle donne italiane. Invece, rimanendo a tutti gli effetti egiziana, essendo musulmana mi era vietato sposarmi con un non musulmano».

 

Cioè con un infedele.

«È un termine che io non ho mai usato. Guardi, per me politica e religione dovrebbero essere sempre tenute separate, in nome della laicità dello Stato. La fede, la preghiera, riguardano la sfera privata degli individui, che nella vita pubblica sono cittadini uguali davanti alla legge, chiamati a rispettarla senza se e senza ma. Vivi in Italia?

Non ti vuoi adeguare agli usi e ai costumi? È un problema tuo. Ma comunque devi osservare e accettare le norme previste dall' ordinamento italiano. Punto».

 

Per capire: quando e dove vi siete sposati, lei e suo marito?

«In Egitto prima, con una cerimonia religiosa, e poi civilmente in Italia, quando ho ottenuto la cittadinanza».

le musulmane conoscono il sesso solo dopo il matrimonio le musulmane conoscono il sesso solo dopo il matrimonio

 

Leila a un certo punto nel romanzo dice: "Ho voglia di Mark, so che non dovrei, è un errore imperdonabile perche è haram, un peccato, e per questo brucerò all' inferno, ma lo desidero con tutta me stessa". Il tema è quello della verginità e dei rapporti prematrimoniali.

«Che non sono consentiti. Quanto alla "prima volta", va detto che nelle chat e nei gruppi chiusi su Facebook tocca leggere di ragazze musulmane di seconda generazione in Italia che si disperano: "Ho perso la verginità, ho fatto uno sbaglio, qualcuno mi può consigliare su come fare l' operazione per recuperarla?". Pratica fiorente, visto che i prezzi adesso si sono abbassati, e se riesci a mettere insieme 700 dollari, all' estero ti puoi permettere la ricostruzione dell' imene».

 

Ah, però.

le donne musulmano non fanno sesso prematrimoniale le donne musulmano non fanno sesso prematrimoniale

«Purtroppo ci sono famiglie dove per certi genitori l' imene è l' unica parte fondamentale delle proprie figlie. È più importante quella membrana, quei pochi lembi di tessuto, che il sorriso della loro bambina. Poi però ci si ingegna: in quegli stessi gruppi chiusi fioriscono anche i trucchi per simulare gli effetti della deflorazione nella prima notte di nozze».

 

Perfetto. Quindi si fa ma non si dice. Un' ipocrisia da sepolcri imbiancati.

«Che è tipica di ogni apparato religioso. Nei 10 comandamenti del cattolicesimo non c' è forse l' imperativo "non commettere atti impuri"? E "non desiderare la donna d' altri"? Se ne dovrebbe dedurre che certe pratiche (tra cui la masturbazione) e l' adulterio costituiscono peccato agli occhi di Dio, o mi sbaglio? E quanti cattolici seguono questi precetti?».

 

Sa come si dice: se lo spirito è forte e la carne è debole, come mai vince sempre la carne? Io poi sono cresciuto con l' incubo di diventare cieco. E con la convinzione che per essere un buon cristiano il sesso fosse consentito solo a fini procreativi.

il corano prevede sesso non a scopo procreativo il corano prevede sesso non a scopo procreativo

«Ecco, questo è differente. Per i musulmani il sesso può anche essere solo fonte di piacere, tant' è vero che la donna che lamenti di non essere soddisfatta delle gratificazioni del marito può chiedere lo scioglimento del matrimonio».

 

Dal sesso procreativo al sesso ricreativo. Mi chiedo come si possa procedere, in quel caso, con l' istruttoria.

«Premesso che non bisogna fare di tutta un' erba un fascio - nel senso che un conto è l' Islam e un conto sono le nazioni arabe, diverse tra loro e non tutte a regime teocratico (lo è invece per esempio l' Iran, Paese non arabo ma islamico, come Turchia e Indonesia), e ricordato che l' Islam radicato in Europa ha connotazioni differenti rispetto all' Islam là dove è nato e dove ha le sue radici storiche - se un uomo non adempie ai suoi doveri coniugali è in colpa. La donna, là dove la tradizione è più forte e lo prevede, ne parla nel Consiglio di famiglia e poi si adottano le decisioni conseguenti».

guida musulmana al sesso guida musulmana al sesso

 

Ricapitolando: sesso prima del matrimonio no, adulterio no...

«Ma non dimentichiamoci che in taluni Paesi, vedi l' India ma non solo, la poligamia è consentita ai cittadini musulmani...».

 

Rapporti sessuali che esulino dalla norma, invece, sì o no?

«L' amore, diciamo, "orale" vale solo a certe condizioni. Quanto al resto, gay e lesbiche esistono, ma vivono le loro relazioni intime in maniera clandestina».

 

Ti credo: ho ancora negli occhi le immagini sconvolgenti di gay impiccati in una pubblica piazza iraniana.

SESSO E ISLAM SESSO E ISLAM

«L' oscurantismo porta a questi risultati aberranti. Paradossalmente poi si scopre, come è avvenuto qualche anno fa, che tra i primi otto Paesi in cui si consuma più materiale pornografico sul Web sei sono a maggioranza musulmana».

 

Ho verificato: primo il Pakistan, seguito a ruota da Egitto, Iran, Marocco, Arabia Saudita e Turchia. Ma torniamo alla casta Italia, per chiudere, e alle recenti elezioni. La Lega di Matteo Salvini, che sulle politiche immigratorie e di integrazione ha assunto posizioni drastiche, ha conseguito un notevole risultato. È preoccupata?

«Potrei osservare che 6 milioni di votanti sono il 10% della popolazione italiana, ma sarebbe un esercizio retorico. Non credo che i leghisti siano tutti razzisti, così come credo che, ahimè, ci siano razzisti che hanno votato anche per altri partiti. Certo, rilevo che rispetto a quando andavo a scuola io, qui a Milano l' intolleranza è cresciuta, e gli insulti a base di "musulmana di merda", o "araba di merda" si sono moltiplicati. Ma mi faccia aggiungere una cosa, guardando la situazione da un' altra prospettiva. Io lavoro in una parrocchia e insegno...».

SESSO E ISLAM SESSO E ISLAM

 

Non mi dica educazione sessuale...

«No: italiano alle donne straniere. Tempo fa è venuta da me una mamma che mi dice: ho sbagliato a compilare la domanda per mia figlia a scuola, e adesso lei ha diritto al tempo pieno. Io replico: be', non sei contenta? Te la tengono fino alle 16.30, meglio che portarla a casa per buttarla davanti alla tv. E lei: no, preferisco riprenderla prima, perché non voglio che si mischi troppo con le bambine italiane».

 

SESSO E ISLAM SESSO E ISLAM

Aveva paura del contatto, o del contagio, culturale?

«Mi sono proprio arrabbiata. Ma come, sei venuta in Italia, un Paese in cui ti sono garantite spese mediche, l' istruzione per i tuoi figli, e tu ti permetti il lusso di dire che non vuoi mischiarti con gli italiani. "Sai che c' è?", le ho detto. "Prendi l' aereo e prova a tornare nel villaggio da cui sei partita, e ne riparliamo". L'integrazione, o come preferisco chiamarla io, l' interazione, è un rapporto bilaterale. Se ti aspetti generosità, devi essere disposto alla gratitudine, e ricambiare l' ospitalità rispettando il Paese che ti ha accolto. E questa non è religione, è educazione».

 

 

 

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