“LA SENTENZA È UN GOL DA CAMPIONATO DEL MONDO, UN GOLLONE!” - COSÌ CASIMIRO LIETO ESULTAVA CON IL MAGISTRATO ANTONIO MAURIELLO PER UN GIUDIZIO FAVOREVOLE: “E QUAL È STO GOL, FAMMI SENTIRE”, “È ARRIVATO IL DISPOSITIVO” - L'AMICIZIA (SBANDIERATA) CON ELISA ISOARDI LE VOCI DI UNA DIREZIONE MAI ARRIVATA…

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1 - «LA SENTENZA È UN GRAN GOL» ARRESTATO LIETO AUTORE DELLA RAI

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della sera”

 

CASIMIRO LIETO CASIMIRO LIETO

Il giorno dopo la sentenza non riesce a frenare l'entusiasmo e telefona al giudice per ringraziarlo: «Grandissimo presidente, è un gol da campionato del mondo!». Non immagina che il magistrato Antonio Mauriello sia intercettato e così quel colloquio è diventato uno degli elementi di accusa contro Casimiro Lieto, autore Rai de La prova del cuoco con Elisa Isoardi e del nuovo programma di Simona Ventura, arrestato ieri per corruzione in atti giudiziari.

 

L'accusa è pesantissima: «Aver messo a disposizione del giudice tributario Antonio Spanò un posto di lavoro per il figlio per condizionare l' esito di un procedimento a suo carico per 229 mila euro». Ed è stato proprio Spanò a collaborare con i magistrati di Salerno ammettendo di essersi «venduto».

 

francesca fialdini tiberio timperi fabrizio salini casimiro lieto francesca fialdini tiberio timperi fabrizio salini casimiro lieto

L'inchiesta sulle sentenze «aggiustate» della commissione tributaria di Napoli va avanti da mesi e nel maggio scorso fa finire in carcere alcuni giudici. Tra loro il presidente Mauriello che - questo dicono i colleghi - orientava le decisioni e lo stesso Spanò. È proprio lui, il 17 giugno 2019, a collaborare con l'accusa. Scrive il giudice nell' ordinanza emessa ieri: «Spanò ha dichiarato che Casimiro Lieto gli fu presentato da Mauriello e ci aveva parlato per la prima volta agli inizi del 2017. Ha fatto presente che Mauriello, in virtù della funzione ricoperta presso il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria a Roma e dei suoi più volte ostentati rapporti e contatti con esponenti apicali della Lega Nord, esercitava su di lui e sui vari giudici un sentimento di riverenza.

 

I giudici avevano un sentimento oltre che di amicizia anche di convenienza in quanto lo ritenevano legittimante in grado di farsi promotore presso il Consiglio di presidenza delle loro esigenze professionali, potendo il Mauriello perorare, a livello centrale, l'adozione di provvedimenti legislativi vantaggiosi per tutti i giudici tributari, in particolare per quelli non togati».

 

CASIMIRO LIETO CASIMIRO LIETO

Ma Spanò ha un problema ulteriore. E lo racconta durante l'interrogatorio: «All'epoca avevo sempre il problema legato alla ricerca di un' occupazione stabile e remunerativa per mio figlio Franco, le cui precarie condizioni economiche oltre che familiari sono state la causa principale per la quale mi sono trovato coinvolto in tale vicenda illecita. Pertanto, proprio attraverso le interessenze e i legami di Antonio Mauriello a livello politico, contavo di trovare una sistemazione e una situazione di stabilità economica per mio figlio».

 

Spanò incontra dunque Lieto su indicazione di Mauriello. la sentenza di primo grado è stata sfavorevole all' autore Rai, il rischio di dover versare i 229 mila euro è elevato. Scrive il giudice: «Spanò ha dichiarato che fin dal primo incontro aveva riferito a Lieto di essersi determinato per un esito del procedimento a lui favorevole. Di aver sostenuto le sue ragioni in camera di consiglio basandole su motivazioni giuridiche, ma di aver poi chiesto a Lieto di interessarsi per trovare un posto di lavoro al figlio, cosa che Lieto fece, proponendolo come guardiano notturno. Posto che però il figlio rifiutò».

 

CASIMIRO LIETO CASIMIRO LIETO

La sentenza è comunque stata emessa il 26 settembre 2018 e quale sia stato l' esito appare evidente ascoltando la conversazione tra Mauriello e Lieto del giorno successivo.

Lieto : «Grandissimo presidente, un gol da campionato del mondo, ma io lo sapevo che lo poteva fare solo un presidente 'sto gol».

Mauriello : «E qual è sto gol, fammi sentire».

Lieto : «No, nel senso, è arrivato il dispositivo».

Mauriello : «Eh lo so».

Lieto : «E quindi un gollone, un gollone!».

Ieri per Lieto e gli altri sono scattate le manette e il trasferimento in carcere.

 

2 - L'AMICIZIA (SBANDIERATA) CON ISOARDI LE VOCI DI UNA DIREZIONE MAI ARRIVATA

Antonella Baccaro per il “Corriere della sera”

 

Sarebbe dovuto restare sotto contratto con la Rai fino al 24 maggio prossimo, in forze alla trasmissione di Simona Ventura su Rai2 La Domenica Ventura , Casimiro Lieto, l' autore della Rai finito ieri in custodia cautelare in carcere per corruzione in atti giudiziari. Invece la Rai, incalzata dal pressing di Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza, ci ha messo meno di un giorno per avviare le pratiche di risoluzione del suo ultimo contratto.

 

ELISA ISOARDI E CASIMIRO LIETO ELISA ISOARDI E CASIMIRO LIETO

L'ultimo di una lunga serie, perché Casimiro Lieto, avellinese di Monteforte Irpino, classe 1963,in Rai ci lavorava da più di 30 anni. Ma non è per la carriera che il suo nome era balzato agli onori delle cronache televisive un anno fa, quando si favoleggiava di un suo approdo alla direzione di Rai1 mentre al governo c'erano Lega e M5S. Il suo cono di luce Lieto lo ha conquistato per essere diventato l' autore preferito di Elisa Isoardi, conduttrice della Prova del cuoco che, all' epoca della sua candidatura alla direzione di Rai1, era ancora la compagna dell' allora vicepremier leghista Matteo Salvini.

 

In quei giorni concitati, durante i quali il suo nome rimbalzava tra pagine di giornali e siti, Lieto fingeva di schermirsi ma in realtà alimentava abilmente la propria candidatura. Intervistato dal Corriere circa il suo approdo alla direzione della «rete ammiraglia» , ad esempio, non si tirava indietro e confessava: «Ho dato disponibilità senza porre condizioni». Ma anche: «Potrà sembrare strano ma non è che stessi lavorando a questo obiettivo». In un sapiente tira e molla che poi, a causa di un gioco di equilibri più grandi di lui, non produsse l' effetto sperato. Lieto non solo non fu nominato direttore di Rai1, ma non riuscì ad acchiappare nemmeno un' altra poltrona.

 

Al Messaggero sintetizzò così la sua Caporetto: «Mi hanno fatto la guerra per farla a Matteo (Salvini, ndr )». Quel Matteo con cui, raccontava senza remore, «andavamo a prendere il caffè al bar, perché non gli piace quello della macchinetta. Ma ci frequentiamo anche a cena, per una pizza, con i figli. Stima reciproca».

 

matteo salvini elisa isoardi matteo salvini elisa isoardi

Squarci ostentati di contiguità con il potere che emergono ora anche, come modus operandi , tra le righe dell'inchiesta che lo ha portato in carcere. Intanto a febbraio si era improvvisamente rotto il sodalizio con la Isoardi ma senza spiegazioni ufficiali. Quindi il suo tormentato passaggio alla Vita in diretta e l' ennesima partecipazione come autore all'ultima Miss Italia. Fino a ieri Lieto stava lavorando al programma della Ventura. In mezzoperò c'è stato il passaggio dal governo giallo-verde a quello giallo-rosso che all'autore avellinese, così esposto nelle sue simpatie leghiste, non deve aver portato bene.

 

elisa isoardi matteo salvini elisa isoardi matteo salvini

Nella sua terra, l'Irpinia, e più in generale in Campania, Lieto tornava di frequente, anche solo per realizzare qualche evento. Sei anni fa, ad esempio, aveva organizzato uno spettacolo natalizio per il Comune di Caserta. Nel curriculum, presentato a corredo della documentazione, scriveva tra l' altro di aver fornito consulenze televisive per oltre 1.780 programmi con più quattromila ore di copertura e 450 eventi.

 

E forse non erano numeri lontani dalla realtà visto che, prima di diventare capoprogetto in forza al daytime di Rai1, aveva iniziato giovanissimo come reporter nelle tv avellinesi e poi a Mediaset come freelance. A 24 anni l' approdo nella Rai dell' allora direttore generale Biagio Agnes, avellinese pure lui. Qui tra Sanremo, Pavarotti and friends, Domenica in e Miss Italia aveva realizzato il suo sogno di autore bruscamente interrottosi ieri.

 

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