“È TOSSICODIPENDENTE DALL'ADOLESCENZA”,  GIA’ FUORI DI GALERA CHI ACCOLTELLO’ IL FIGLIO DI BETTARINI E SIMONA VENTURA - IL GIP HA DISPOSTO GLI ARRESTI DOMICILIARI PER IL 30ENNE CONDANNATO A 9 ANNI DI CARCERE - "FUNZIONE RIEDUCATIVA DELLA PENA, A CAUSA DELLA SUA 'DIFFICILE VITA' IL RAGAZZO DOVRÀ FREQUENTARE UN CENTRO DI CURA PER TOSSICODIPENDENTI" 

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Sergio Rame per il Giornale

NICCOLO BETTARINI NICCOLO BETTARINI

 

Davide Caddeo, il 30enne che è stato condannato a nove anni di carcere per aver accoltellato Niccolò Bettarini è già uscito di galera.

 

A deciderlo, come riporta TgCom 24, è stato il gip Guido Salvini che ha disposto per lui gli arresti domiciliari. "È tossicodipendente dall'adolescenza", ha spiegato il magistrato.

 

Lo scorso primo luglio il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura è stato aggredito fuori dalla discoteca Old Fashion di Milano. A gennaio sono, poi, arrivate le condanne. Quella più alta è appunto toccata a Caddeo che, accusato di tentato omicidio per aver sferrato tutte e otto le coltellate che hanno ferito il giovane calciatore, si è appunto beccato nove anni di carcere.

 

simona ventura stefano bettarini e figlio simona ventura stefano bettarini e figlio

Oggi, però, il gip Salvini ha deciso che, a causa della sua "difficile vita", dovrà frequentare un centro di cura per tossicodipendenti e dovrà andare a lavorare in una comunità di recupero. Per lui il magistrato ha disposto la "funzione rieducativa" della pena giustificando che il 30enne è "tossicodipendente dall'adolescenza".

 

Oltre a Caddeo, lo scorso gennaio, erano stati condannati Andi Arapi (cinque anni), Alessandro Ferzoco (cinque anni e mezzo) e Albano Jakej (sei anni e mezzo). A questi tre imputati il giudice aveva riconosciuto le attenuanti generiche perché "il reato non era voluto""Ferzoco, Arapi e Jackej - aveva spiegato - non sapevano che Caddeo era in possesso di un coltello".

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