‘A ME PIACE IL BACIO SUL PISELLO’. SÌ, MA ANCHE I DIAMANTI! VIDEO: 155MILA EURO TRA QUELLI FREGATI AI FEDELI DON EURO (LUCA MORINI) LI HA SPESI IN PIETRE PREZIOSE, MENTRE 300MILA SONO SCIVOLATI VIA PER L’ACQUISTO DI UNA CASA. IL RESTO IN COCA, ESCORT E VIAGGI - RINVIATO A GIUDIZIO ANCHE IL VESCOVO, RICATTATO DA DON EURO: ‘MINACCIAVA DI RIVELARE AL PUBBLICO I SEGRETI PICCANTI DEI SACERDOTI LOCALI’. E COSÌ GLI FACEVA FARE QUELLO CHE VOLEVA

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VIDEO: NINA PALMIERI DELLE ‘IENE’ BECCA DON EURO, LUCA MORINI, IN UN HOTEL DI LUSSO DOVE RICEVE I SUOI ESCORT

 

https://www.iene.mediaset.it/video/don-euro-sesso-e-droga-con-i-soldi-dei-parrocchiani_13074.shtml

 

 

1. DIAMANTI, VIAGGI E TANTI SOLDI: LA BELLA VITA DI DON EURO

Alessandra Vivoli per http://iltirreno.gelocal.it/massa/

 

il servizio delle iene su don euro luca morini 4 il servizio delle iene su don euro luca morini 4

Tutta una serie di cifre: si va dai 155mila euro in diamanti ai 300mila euro versati per acquistare una abitazione nel pisano. E decine e decine di prelievi in contanti. C’è questo e molto altro nelle 16 pagine dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare dell’otto marzo prossimo. Compariranno davanti al gup don Luca Morini (il sacerdote originario di Vecchiano difeso dai legali Giovanna Barsotti e Tullio Padovani), il vescovo Giovanni Santucci (assistito dall’avvocato Adriano Martini) e Emiliano Colombi, assistito dai legali Giuseppe Del Papa e Maria Cristina Babboni.

il servizio delle iene su don euro luca morini 3 il servizio delle iene su don euro luca morini 3

 

Le accuse a don Luca Morini e le minacce al vescovo. Il parroco 57enne dovrà rispondere dell’accusa di estorsione (art. 629) perché «minacciando il vescovo monsignor Giovanni Santucci di rivelare all’opinione pubblica fatti incresciosi di molti preti diocesani, nonchè di presentare denunce corredate da dossier scottanti raccolti a carico di religiosi locali, così costringendolo inizialmente a promettere e poi a concedere ingiusti profitti».

il servizio delle iene su don euro luca morini 2 il servizio delle iene su don euro luca morini 2

 

Si tratta di in svariate somme di denaro: dal 14 aprile 2016 al 3 giugno 2016 sono bonifici ordinati dal conto corrente personale del vescovo per complessivi 4mila 500 euro). Ma anche vantaggi personali derivanti dall’usufrutto gratuito di una abitazione acquistata ad hoc dalla Diocesi per un valore di 200mila euro con il pagamento delle utenze della medesima abitazione. E pure il pagamento dello stipendio della governante di don Morini, stabilito in 800 euro mensili.

il servizio delle iene su don euro luca morini 1 il servizio delle iene su don euro luca morini 1

 

Con le aggravanti di: «aver commesso i fatti per motivi futili e abbietti, quali utilizzare il denaro per effettuare il pagamento di incontri sessuali con escort gay, soggiorni in hotel e resort, in beauty farm, viaggi in Italia e all’estero». E con un’altra aggravante: quella di aver commesso il fatto «nei confronti di persona ultrasessantacinquenne e pubblico ufficiale (il vescovo)».

don euro don luca morini don euro don luca morini

 

I soldi spesi in trattamenti cosmetici: tutte le cifre, pagava il vescovo. La storia è nota. Don Luca Morini nel dicembre di tre anni fs si spacciava come indigente e bisognoso di cure. In realtà effettuava soggiorni nell’hotel extralusso “I Cappuccini”, a Gubbio dove effettuava trattamenti estetici a viso e corpo. Il reato contestato, in questo caso, è quello di truffa e nell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare ci sono tutte le cifre contestate. Tre assegni dal conto personale del vescovo per un totale di 8mila e mille euro (siamo nel dicembre 2012 e ai primi di gennaio del 2013), un assegno dal conto corrente “Pie Fondazioni Legate” di mille euro.

 

il vescovo di massa carrara giovanni santucci il vescovo di massa carrara giovanni santucci

E ancora, due assegni dal conto corrente diocesano per 2mila euro in totale (dal 22 al 31 luglio del 2015), un altro assegno dal conto personale (quello di Santucci) e uno da 900 euro dal suo contro corrente diocesano da cui sono stati ordinati bonifici per 2.100, 2.850 e 1.000 euro (dal settembre del 2015 al novembre del 2016).

 

francesco mangiacapra francesco mangiacapra

I soldi sottratti dal conto corrente della parrocchia di Caniparola. Prelievi in contanti dal conto corrente della Parrocchia di Sant’Antonio da Padova di Caniparola, aperto alla banca Carrige. Per questi episodi Luca Morini è accusato di appropriazione indebita (art. 646): i fatti sono avvenuti dal novembre del 2012 al novembre del 2016. L’allora sacerdote di Caniparola aveva poi negoziato, nel marzo del 2013 un assegno di 500 euro donato da una parrocchiana: don Luca lo aveva cambiato e si era tenuto la somma in contante.

don luigi morini sniffa cocaina don luigi morini sniffa cocaina

 

Alle coop dei cavatori chiese 23mila euro per i poveri: li spese in beauty farm. Grosse cifre. Tante richieste di denaro fatte passare come contributo per la sua salute, nel caso del vescovo, o come

 

 

aiuto ai poveri delle parrocchie in cui era sacerdote. È successo così con le cooperative dei cavatori carraresi: a quella di Gioia don Morini chiese, fra il 2005 e il 2014, 7.450 euro; nello stesso periodo altri 8.750 arrivarono dalla coop Canalgrande e 6.900 euro dalla Sam.

don luigi morini bacia un escort don luigi morini bacia un escort

 

 

2. 'DON EURO', CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER IL SACERDOTE E PER IL VESCOVO

Maria Nudi per www.lanazione.it

 

Comparirà davanti al giudice l’8 marzo, festa della donna e giorno del suo 57° compleanno, don Luca Morini (ribattezzato dall’opinione pubblica don Euro per l’uso “disinvolto” dei soldi), insieme al vescovo di Massa monsignor Giovanni Santucci e all’ex parroco Emiliano Colombi. Per tutti il gup dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio della procura.

 

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Al centro della vicenda c’è il comportamento di don Luca Morini. Dall’avviso di fissazione dell’udienza preliminare emergono ulteriori circostanze legate alla vicenda, che in questi anni, ha scosso la diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, i fedeli delle parrocchie dove don Luca è stato parroco (Fossone e Caniparola in primis). Emerge che il vescovo monsignor Santucci non è solo indagato (seppur con un ruolo marginale) ma è anche parte offesa così come altre persone (una ventina), insieme alla diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, un noto sacerdote di Massa, uno di Spezia e un altro di Forte dei Marmi. Nel capo di imputazione il sostituto procuratore Alessandra Conforti ha ricostruito gli episodi, con contestazioni diverse, per i quali è stato chiesto il processo per l’ex parroco.

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IDENTITÀ. Contestazione di sostituzione di persona: per convincere i giovani escort ad avere una relazione con lui, don Luca non ha esitato a presentarsi con identità fasulle. Si spacciava, contesta la procura, via via come giudice, facoltoso filantropo, cardiochirurgo di grandefama. Ritenendolo un medico, un escort ha seguito anche le sue terapie farmacologiche.

 

don euro al centro benessere don euro al centro benessere

TRUFFE. Molti gli episodi contestati. Dal 2012 al novembre del 2016 don Luca avrebbe convinto il vescovo Santucci a farsi consegnare diverse somme di denaro raccontando di trovarsi in «una precaria condizione economica» e di avere necessità di terapie dietologiche da fare in un Monastero di frati cappuccini. I soldi? Spesi in soggiorni in un albergo di lusso a Gubbio per trattamenti cosmetici. E ancora: nel 2015 a Fosdinovo si è fatto consegnare da un parrocchiano 150 euro facendogli credere che servivano per pagare il conto delle campane della parrocchia di Caniparola. Nel mirino di don Luca, dal 2005 al 2014 non solo i fedeli, ma anche aziende del marmo dalle quali si è fatto dare cospicue somme, affermando che sarebbero state «utilizzate per i poveri della parrocchia».

 

don luca morini don luca morini

APPROPRIAZIONE indebita. Don Luca si sarebbe messo in tasca somme, dal 2010 al 2013, prendendole dal conto ufficiale della parrocchia di Sant’Antonio da Padova di Caniparola. Nell’ottobre 2012, per impedire la ricostruzione dell’esatta contabilità parrocchiale della chiesa di Sant’Eustachio a Montignoso, non ha consegnato al successore i registri.

 

COCAINA. Altro nodo scottante: sarebbe successo dal 12 al 15 maggio 2015 a Barcellona, durante l’incontro con tale «Diego» e nei giorni dal 13 al 17 maggio 2016 a Riccione nel corso di incontri con un giovane escort.

 

 

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