MA CHE MODI SONO? IN INDIA IL MAGNATE BABA RAMDEV, MAESTRO DI YOGA AMICO DEL PREMIER MODI, RIESCE A VIETARE LA VENDITA DI UN LIBRO SULLA SUA VITA – NELLA BIOGRAFIA IL RACCONTO DELLE TRAGEDIE CHE COLPISCONO I MENTORI DELLO “YOGI”: SE NE VANNO, SPARISCONO MISTERIOSAMENTE O VENGONO UCCISI...

-

Condividi questo articolo


Alessandra Muglia per il Corriere della Sera

 

MODI BABA RAMDEV MODI BABA RAMDEV

Il primo tempo l' ha vinto lui.

Baba Ramdev, il santone indiano di umili origini diventato una celebrità con le sue lezioni di yoga in tv e poi magnate tra i più ricchi del Subcontinente a suon di prodotti ayurvedici,è riuscito a vietare la vendita di un libro sulla sua vita. «Godman to Tycoon: The Untold Story of Baba Ramdev» è un resoconto dell' ascesa di una delle figure più potenti ed enigmatiche dell' India contemporanea, finanziatore e ideologo della campagna di Narendra Modi nel 2014.

 

La biografia è stata ritirata dagli scaffali, reali e virtuali. Eppure a scriverla non è stato un militante dell' opposizione, ma una giornalista, Priyanka Pathak-Narain, che si occupa di economia. Questo atto censorio, l' ultimo di una serie, ha riaperto il dibattito sui limiti posti alla libertà di espressione nel Paese governato dai nazionalisti indù.

 

«Non so che cosa abbia infastidito così tanto Ramdev - racconta con un certo candore l' autrice al Corriere -. Questa biografia è un meticoloso lavoro giornalistico, frutto di approfondite ricerche. Per realizzarla ho fatto 52 interviste a suoi collaboratori di ieri e di oggi, ho sempre verificato quanto riportavano con altre fonti, spulciando centinaia di documenti. Ho cercato di essere equilibrata nella narrazione: la mia non è né un' agiografia ma nemmeno una biografia critica».

strette di mano modi 4 strette di mano modi 4

 

Eppure nell' ingiunzione del tribunale di New Delhi recapitata all' editore, Juggernaut Books, e a società di ecommerce come Amazon e Flipkart, si citano potenziali danni che il libro potrebbe portare all' immagine e alla reputazione di Ramdev.

 

Il fatto è che questa biografia getta nuova luce sulla vita di un uomo che ogni indiano crede di conoscere: si sofferma sui percorsi e le trame profonde della sua esistenza, «specialmente sulle tragedie che scandiscono la sua vita a intervalli regolari, colpendo le persone che l' hanno aiutato ad emergere, i suoi mentori: se ne vanno, spariscono misteriosamente o vengono uccisi» precisa l' autrice.

 

Molto di quanto raccontato è di dominio pubblico: Baba Ramdev, sempre vestito di color zafferano - la tinta simbolo dell' induismo - è un fervente sostenitore della causa indù: ha chiesto punizioni severe per chi macella le «sacre» mucche e considera l' omosessualità una malattia (aveva anche lanciato delle sessioni di yoga per «guarire»). La sua azienda di prodotti ayurvedici (dal burro al dentifricio), la Patanjali, è tra i marchi a più rapida crescita in India, soprattutto dopo l' arrivo al potere di Modi, ha documentato anche la Reuters in un' inchiesta.

 

MODI MODI

La sua fortuna economica si basa del resto sullo «swadeshi», l' antica autosufficienza promossa da Gandhi in chiave anti coloniale poi rivisitata dai nazionalisti indù per definire ciò che è indiano doc. E' stata accumulata appellandosi al patriottismo dei consumatori, invitati espressamente a non finanziare le aziende straniere.

 

«La Compagnia delle Indie Orientali ha depredato il nostro Paese per 200 anni - recita un suo spot - così oggi le multinazionali sfruttano il nostro Paese vendendo i loro pericolosi prodotti chimici. Attenti». Del resto il punto di partenza dell' autrice della «biografia proibita» era stato proprio quel fenomeno ribattezzato «The Guru Inc», ovvero la diffusione in India di business avviati da santoni e leader spirituali che beneficiano del revival induista nel Paese che si è pure dotato di un ministero dello Yoga.

 

ramdev ramdev

Ora nella «più grande democrazia al mondo» sta accadendo sempre più spesso che gli autori finiscano sotto attacco di individui o gruppi che si mobilitano per vietare opere che ritengono offensive. E' successo a luglio quando è stato colpito dalla censura un film sulla vita dell' economista premio Nobel Amartya Sen. Poi ai primi di agosto è stato vietata la raccolta «The adivasi will not dance»: racconti sulle misere condizioni di vita di un gruppo indigeno indiano ritenuti «offensivi» per le donne. L' autore, un membro della stessa tribù, è stato sospeso dal suo lavoro di medico. Priyanka Pathak-Narain è meno vulnerabile, conta di spuntarla, nel secondo tempo: «I giudici terranno in considerazione il nostro appello, sono fiduciosa».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”