MA CHI SI CREDE DI ESSERE? - IL “FONDO AMBIENTE ITALIANO” APRE LE PORTE DI UN PIANO DI CASA BORTOLI, A VENEZIA, MA IL FONDATORE DI MICROSOFT, PAUL ALLEN, CHE VIVE AL PIANO DI SOPRA DEL PALAZZO, SI OPPONE E FA CAUSA PER VIETARE L’ACCESSO AI TURISTI

-

Condividi questo articolo


Andrea Zambenedetti per “la Stampa”

 

Un braccio di ferro rischia di chiudere la finestra che regala l'unica possibilità per ammirare frontalmente la chiesa della Madonna della Salute a Venezia. Un panorama che uno dei potenti inquilini del palazzo vorrebbe rimanesse esclusiva di chi può vantarne la proprietà.

paul allen paul allen

 

Invece, oggi e domani, per un numero limitatissimo di persone, sarà possibile accedere a quella "nuova" prospettiva: a consentirla le finestre di palazzo Cà Contarin Fasan. Sono le uniche aperture che consentono un' angolazione frontale. In quel punto non esistono infatti fondamenta che permettano al visitatore di scorgerla rimanendo sull' altro lato del Canal Grande. L' alternativa è salire in barca. Nonostante la citazione in tribunale avanzata dai legali di Paul Allen, uno dei fondatori di Microsoft, il Fai ha deciso di andare avanti e di aprire i battenti oggi e domani in occasione delle Giornate di Primavera.

 

Casa Bortoli a Venezia Casa Bortoli a Venezia

Attraverso i suoi legali lo statunitense, che con Bill Gates ha fondato il colosso dell'informatica, ha fatto sapere di non gradire che il piano nobile del palazzo, che si trova sotto il suo, diventi un museo né tantomeno che i turisti passino per il cortile, che è anche suo. Per questa ragione ha promosso un'azione legale contro il Fai chiedendo l' intervento del giudice per interdire l'accesso all'area privata.

 

Una richiesta a cui il Fai per ora non ha alcuna intenzione di dar seguito. «Chi compra casa a Venezia non può pensare di limitare la generosità e il mecenatismo di due veneziani che con un atto straordinario hanno voluto regalare al mondo la possibilità di accesso a quelle finestre - ha spiegato Marco Magnifico, vice direttore esecutivo del Fai - accedere a quello scorcio era un' esperienza che neppure i veneziani fino ad ora potevano concedersi».

Casa Bortoli a Venezia Casa Bortoli a Venezia

 

Casa Bortoli, appartamento signorile del quattrocentesco palazzo Cà Contarini, è stato donato al Fai da Sergio e Carla Bortoli lo scorso anno. I mercanti di lampadari di Murano nel loro lascito hanno espresso la volontà che la loro casa diventasse un «museo particolare» che permettesse a tutti di conoscere la città attraverso l'esperienza diretta del suo lato più intimo e privato. «Un turismo slow» spiegano dal Fai, che proprio per rispettare le volontà di chi ha donato quell' appartamento ha deciso di far entrare già 100 persone, 50 al giorno.

 

E anche in futuro, probabilmente da settembre, quando sarà accessibile a tutti la promessa è di mantenere a 50 il numero di visitatori giornalieri. Dentro quello scrigno, promette il Fai, c'è tutta la vita nobile di Venezia: i mobili inglesi, i dipinti del settecento, i soffitti affrescati, le decorazioni pastello caratteristiche della Serenissima e la preziosa argenteria. Stanze in cui non mancano le memorie private, le fotografie e i vestiti che regalano la possibilità di scoprire quella Venezia segreta con pochi sguardi.

Casa Bortoli a Venezia Casa Bortoli a Venezia

 

«Obiettivo del Fai - spiegano - non è promuovere il turismo di massa. La casa verrà aperta solo ai nostri iscritti, in un numero limitato. Il nostro obiettivo preservare e far conoscere a tutti questa meraviglia. Ed è una tutela anche per il proprietario dell'immobile adiacente.

 

Allen ci dica, con quindici giorni d'anticipo, quando vuol venire a Venezia: sospenderemo le visite in quel periodo e non subirà il minimo disturbo. Di sicuro il suo appartamento non perderà di valore perché dal portone di sotto si entra in un museo». In attesa che il tribunale si pronunci, non resta che mettersi in coda per entrare in quelle stanze, sedersi e magari sfogliare un libro sulla storia della Serenissima.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…