MALA SANITA' – A UNA BAMBINA DI DUE MESI, NATA PREMATURA A SEI, METTONO MALE LA CANNULA PER L’ALIMENTAZIONE E ALLA FINE SONO COSTRETTI AD AMPUTARLE IL BRACCIO – È SUCCESSO AL POLICLINICO DI ROMA E ORA C’È UN’INCHIESTA PENALE IN CORSO

Gli investigatori della Procura specializzati negli errori medici vogliono capire anche se l’allarme sulle condizioni del braccio sia stato dato troppo tardi. L’avvocato della famiglia, di origini albanesi, dice: “La denuncia presentata ha solo uno scopo cautelare, per essere certi che venga appurata la verità dei fatti. Non ci sogniamo di accusare a sproposito nessuno”…

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Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera - Roma”

 

Dall’euforia più gratificante, all’angoscia più drammatica. A Serban, albanese, giovane padre di una bambina nata prematura, sono toccate in sorte montagne russe emotive. La figlia, venuta al mondo a sei mesi, il 1 luglio scorso,600 grammi di peso in tutto, era ricoverata in terapia intensiva al Policlinico Umberto I. Condizioni difficili, certo. Eppure, di flebo in flebo, nutrita artificialmente, la neonata respirava, viveva, cominciava piano piano, giorno dopo giorno, a crescere. 

BAMBINO INCUBATRICE BAMBINO INCUBATRICE


Da ieri, invece, è ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove le è stato amputato il braccio sinistro. Un intervento che sembra le abbia salvato la vita, in realtà. Perché l’arto era andato in necrosi, forse per un cannula posizionata male, durante il ricovero all’Umberto I. L’ipotesi è che, proprio qui, nella fase dell’alimentazione con il sondino, potrebbe essere stata commessa una grave negligenza, un errore costato carissimo. 


Il posizionamento dell’ago della flebo, operazione particolarmente complessa per via della fragilità della piccola, avrebbe dovuto essere eseguita in modo accurato. Probabilmente, invece, non è stato così. Forse - anche questa è un’ipotesi al vaglio degli investigatori coordinati dal pool di magistrati della procura specializzati nelle verifiche sulle colpe mediche - si è atteso troppo prima di dare l’allarme. 


Sta di fatto che, ieri, la situazione è apparsa drammaticamente compromessa e alla bimba è stato amputato il braccino. «L’intervento è riuscito ma la paziente è ancora in prognosi riservata, ricoverata al reparto di Terapia intensiva, dove però i genitori possono sempre accedere», spiegano dal Bambino Gesù. 

POLICLINICO ROMA POLICLINICO ROMA


Nella denuncia presentata in procura dall’avvocato Marco Frazzini, che assiste la famiglia della piccola, si ipotizzano le lesioni colpose procurate dal personale medico dell’Umberto I. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta. Il pubblico ministero Delia Cardia e il procuratore aggiunto Leonardo Frisani indagano per lesioni colpose gravi. 

POLICLINICO ROMA POLICLINICO ROMA


Gli approfondimenti riguardano l’operato del personale medico del Policlinico. Sul registro degli indagati non ci sono ancora nomi ma gli investigatori hanno disposto il sequestro della cartella clinica e del braccino amputato. Ieri è stato dato incarico a Vincenza Liviero di fare gli approfondimenti necessari per capire cosa sia accaduto. La Liviero, esperta della polizia scientifica, ha svolto, fra l’altro, la consulenza per il caso di Merdith Kercher, la studentessa uccisa nel 2007 a Perugia, per la cui morte sono stati infine assolti a marzo in Cassazione Raffaele Sollecito e la statunitense Amanda Knox. Per scoprire la verità (e per individuare le eventuali responsabilità) ci vorrà molto tempo. 

POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA


«I genitori della piccola, almeno per ora, si preoccupano solo delle sue condizioni di salute. La mamma è al Bambino Gesù. Ovviamente sono molto addolorati, mettetevi nei loro panni. La denuncia presentata ha solo uno scopo cautelare, per essere certi che venga appurata la verità dei fatti. Non ci sogniamo di accusare a sproposito nessuno», sottolinea l’avvocato Frazzini. 
 

 

 

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