1. IL MARITO DELLA MUSSOLINI RISCHIA FINO A QUATTRO ANNI DI CARCERE GRAZIE ALLA MOGLIE! 2. NEL GENNAIO 2010, ALL’EPOCA DEPUTATA DEL PDL E PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA, LA MUSSOLINI FU LA PROMOTRICE DELLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DEI MINORI CONTRO LO SFRUTTAMENTO E L’ABUSO SESSUALE (ARRIVO’ AL PUNTO DI PROPORRE LA CASTRAZIONE CHIMICA DEI PEDOFILI) 3. DICEVA LA DUCIONA: “DUE SONO I PUNTI PIÙ RILEVANTI. IL PRIMO È L’INTRODUZIONE DEL REATO DI PEDOFILIA CULTURALE O IDEOLOGICA. IL SECONDO PASSAGGIO SI CONCENTRA SUL “GROOMING”, CIOÈ L’ADESCAMENTO IN RETE”. PROPRIO IL MODO CON IL QUALE LE DUE RAGAZZE HANNO COMINCIATO A PROSTITUIRSI, TRAMITE UN ANNUNCIO SUL SITO ‘’BAKEKAINCONTRI’’ 4. LA LISTA DEI PROFESSIONISTI FACOLTOSI, DEI BENESTANTI PADRI DI FAMIGLIA, DELLE PERSONE ‘IN VISTA’ CHE NELL’ARCO DI DUE MESI SI SONO AFFACCIATI NELLA CASA DI VIALE PARIOLI PER FARE AVERE RAPPORTI CON M. E L., 14 E 15 ANNI, CONTA GIÀ OLTRE 20 NOMI

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Fulvio Fiano per ‘Il Corriere della Sera'

Prima hanno individuato l'utenza telefonica. Poi l'hanno incrociata con le intercettazioni. Sono risaliti quindi al presunto cliente. Fino a fugare gli ultimi dubbi grazie al riconoscimento fotografico fatto dalle due adolescenti che da loro avevano ricevuto soldi in cambio di sesso. E gli interrogatori non hanno cambiato il quadro delle accuse «incontrovertibili» così ricostruite dagli inquirenti.

ALESSANDRA MUSSOLINI E IL MARITO MAURO FLORIANIALESSANDRA MUSSOLINI E IL MARITO MAURO FLORIANI

La lista dei professionisti facoltosi, dei benestanti padri di famiglia, delle persone «in vista» che nell'arco di due mesi si sono affacciati nell'appartamento di viale Parioli per fare avere rapporti con M. e L., 14 e 15 anni, conta già oltre 20 nomi. Tra quelli iscritti sul registro degli indagati c'è anche Mauro Floriani, manager delle Fs, più noto come marito di Alessandra Mussolini.

Quasi altrettanti, una quarantina in totale, sono ancora al vaglio del pm Cristiana Macchiusi e del procuratore aggiunto Maria Monteleone. Gli accertamenti del Nucleo investigativo dei carabinieri si concentrerebbero anche su un imprenditore vicino alla politica, ma sull'elenco c'è il massimo riservatezza.

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Alcuni clienti hanno già chiesto di patteggiare la pena, altri hanno già espresso l'intenzione di farlo, appena completate le notifiche di garanzia. Con le attenuanti generiche (sono tutti incensurati) e lo sconto proprio del rito alternativo se la dovrebbero cavare con condanne inferiori all'anno. Alcune utenze intercettate risultano in uso a multinazionali come Ernst & Young e Kpmg o agenzie dell'Onu come il Fondo internazionale per lo sviluppo dell'agricoltura (nessuna di queste coinvolta nelle indagini).

Con la faticosa ricostruzione terminerà a breve anche l'inchiesta bis sulle ragazzine che si prostituivano nel quartiere «bene» della Capitale, stralcio dal filone principale su sfruttatori e pusher che ha già portato all'arresto di sei persone, tra cui la madre di una delle due amiche (tutti sono già usciti dal carcere), anch'esso avviato a conclusione.
La pista che ha portato a Floriani non è diversa dalle altre.

ALESSANDRA MUSSOLINI E MARITO ALESSANDRO FLORIANIALESSANDRA MUSSOLINI E MARITO ALESSANDRO FLORIANI

Il suo numero di telefonino compariva tra quelli che hanno contattato le due studentesse e quando ha avuto il sentore di essere finito nelle indagini il dirigente di Fs Logistica spa (la nomina dell'ex ufficiale della Finanza fu accompagnata da polemiche per il ruolo ricoperto dalla moglie) si è recato dai carabinieri per essere interrogato. Ma senza risultare convincente. Come lui in tanti si sono presentati spontaneamente: «Non ho mai avuto rapporti con le due ragazze»; «Non sapevo che fossero minorenni»; «Non mostravano la loro età e hanno mentito quando gliel'ho chiesta», sono alcune delle frasi ripetute più spesso.

La notizia del coinvolgimento di Floriani ha avuto ripercussioni immaginabili in ambito familiare. Le nozze con la Mussolini risalgono all'89. Il minore dei loro tre figli ieri non è andato a scuola, rinunciando alla gita in programma. Ma anche sul piano politico ci potrebbero essere, per colpe non sue, ripercussioni sulla parlamentare animatrice in un passato anche recente di battaglie in difesa dei diritti delle donne e dei minori. Tra queste, la castrazione chimica dei pedofili.

squillo babysquillo baby

Nel gennaio 2010, all'epoca deputata del Pdl e presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, così la Mussolini sosteneva la ratifica della Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, siglata a Lanzarote il 25 ottobre 2007: «Due sono i punti più rilevanti. Il primo è l'introduzione del reato di pedofilia culturale o ideologica. Il secondo passaggio innovativo si concentra sul grooming , cioè l'adescamento in Rete». Proprio il modo con il quale le due ragazze hanno cominciato a prostituirsi, l'estate scorsa, tramite un annuncio sul sito bakekaincontri . La Convenzione, entrata in vigore nell'ottobre 2012, prevede la reclusione da sei a 12 anni e una multa da 15.000 a 150.000 mila euro per chiunque recluta o induce alla prostituzione un minore di 18 anni.

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Mentre per chi compia atti sessuali con un minorenne di età compresa fra i 14 e i 18 anni in cambio di soldi o altra utilità, anche solo promessi, la pena va dai sei mesi ai 4 anni,con una multa da 1.500 a 6.000 euro. Se il minore non ha ancora compiuto i 16 anni, la pena è aumentata da un terzo alla metà. L'onere di dimostrare che l'età del minorenne non fosse nota o deducibile è a carico del cliente. La Mussolini ieri non è andata in Senato, il suo telefonino è rimasto a lungo spento. Nessun collega di partito o di altro schieramento ha commentato ufficialmente.

giovane prostitutagiovane prostituta

 

 

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