E’ MORTA LA PARIGI BOHÉMIENNE: LA PAURA DEGLI ATTENTATI HA DIMEZZATO I TURISTI A MONTPARNASSE - CONTI IN ROSSO PER LO STORICO RISTORANTE “DOME” E IL “COUPOLE”, AMATI DA PICASSO E CAMUS - NEI PRIMI SEI MESI DEL 2016 LA CAPITALE FRANCESE È STATA DISERTATA DA GIAPPONESI (-46,2%), RUSSI (-35%), ITALIANI (-27,7%), CINESI (-19,6%) E AMERICANI (-5,7%)

Condividi questo articolo


Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Montparnasse Montparnasse

Dopo l' attacco terroristico del 13 novembre 2015 il lutto collettivo si espresse con il tricolore alle finestre, le candele e i biglietti lasciati sui luoghi delle stragi, e con Festa mobile di Ernest Hemingway eletto a manifesto della Parigi eterna, quella della gioia di vivere. L' editore Gallimard fu costretto a ristampare più volte quel racconto di vita scapestrata che aveva come templi il Dôme, la Rotonde, il Select e la Coupole. Locali del quartiere Montparnasse dove si andava «per essere visti in publico», luoghi che «hanno preceduto i cronisti mondani come surrogati quotidiani dell' immortalità».

 

LE SELECT A PARIGI LE SELECT A PARIGI

Un anno dopo la tragedia e quella testimonianza di affetto, il 10 novembre scorso il Dôme è stato posto in amministrazione controllata dal Tribunale del commercio di Parigi. Un curatore valuterà se liquidare l' attività, rilanciare la gestione attuale di Maxime Bras o favorire la rinascita grazie a un nuovo proprietario.

 

Il ristorante Dôme, un' istituzione della Parigi che vuole resistere all' odio e all' oscurantismo degli jihadisti, patisce il crollo del turismo internazionale provocato dagli attentati terroristici. Nei primi sei mesi del 2016 la capitale francese è stata disertata da giapponesi (-46,2%), russi (-35%), italiani (-27,7%), cinesi (-19,6%) e americani (-5,7%), secondo i dati del Comitato regionale del turismo. La strage di Nizza del 14 luglio, poi, ha dato un altro colpo.

Montparnasse Montparnasse

 

Montparnasse aveva già perso da tempo il suo ruolo centrale nella vita parigina, a vantaggio dei quartieri ex popolari e gentrificati del Marais, Bastiglia e Canal Saint-Martin.

Ma i suoi locali storici, frequentati da una clientela mista di residenti e turisti, hanno sempre mantenuto una loro ragion d' essere. Il Dôme, per esempio. Ha vissuto sull' avere servito caffé e croissant ai protagonisti del XX secolo, Lenin e Trotzki, Picasso, Luis Buñuel e Man Ray, fino agli inevitabili Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir che abitavano nella poco lontana rue Schoelcher.

LA COUPOLE A PARIGI LA COUPOLE A PARIGI

 

Ma oltre a questi allori il Dôme ha saputo con il tempo trasformarsi da brasserie senza pretese in ottimo ristorante di pesce, sfidando il cliché del monumento decaduto. Lo chef Frank Graux si è meritato una stella Michelin (nel 2003) e le lodi recenti del più temuto critico gastronomico francese, François Simon, puntando su una qualità che, certo, si paga: 50 euro la sogliola alla mugnaia, 58 il risotto di capesante.

 

Niente che potesse spaventare i parigini habitué del quartiere, e gli stranieri conquistati in partenza dal mito degli anni Cinquanta e dagli arredi sui toni dell' arancio.

Anche la Coupole, a pochi metri sul boulevard du Montparnasse, è in difficoltà. «Dopo gli attentati abbiamo perduto il 60 per cento della nostra clientela internazionale», dice il vicedirettore Jean-Philippe Levavasseur.

 

Montparnasse Montparnasse

Alla Coupole si mangia meno bene che al Dôme, ma la discoteca nel seminterrato conosce alterni e regolari momenti di gloria, come nei primi anni Duemila quando ospitava le migliori serate garage house della capitale, citate nel film Eden di Mia Hansen-Løve. Sopra, al solito tavolo (il 149) Albert Camus festeggiò il suo premio Nobel nel 1957, e oggi i camerieri in uniforme bianca e nera gridano ancora in coro «Ici c' est Paris!» quando si festeggia un compleanno a champagne: rito kitsch secondo alcuni, gesto traboccante gioia di vivere per i meno blasé, in una sala Art Déco che resta comunque tra le più belle d' Europa. È la Parigi inafferrabile che tutti cercano anche a Saint-Germain quando ordinano un Welsh Rarebit al Café de Flore o un bordeaux alla brasserie Lipp. Cose da turisti, certo, ma Parigi senza i turisti non sarebbe più la stessa. La speranza è che ritornino presto.

CAFE LE DOME CAFE LE DOME

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)