PREVENIRE E’ MEGLIO CHE PAGARE - ECCO QUANDO È REATO FARE SESSO IN AUTO E QUALI SONO LE MULTE PREVISTE - DOPO LA DEPENALIZZAZIONE, IL RISCHIO MAGGIORE A CUI SI VA INCONTRO È QUELLO DI UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA. FATTA ECCEZIONE PER IL CASO IN CUI L’ATTO AVVENGA IN LUOGHI FREQUENTATI DA MINORI, EVENTUALITA' IN CUI SCATTA LA CONDOTTA PENALE…

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Stefano Rizzuti per https://www.fanpage.it

 

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Il sesso in auto è un comportamento illecito che può essere sanzionato dall’ordinamento italiano. Pur essendo stato di recente depenalizzato. Ma cosa si rischia quando si fa sesso all’interno di un’automobile? A stabilire il funzionamento dal punto di vista giuridico di questo comportamento è l’articolo 527 del codice penale che tiene in considerazione la recente depenalizzazione, avvenuta nel 2016. L’articolo recita:

 

Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzioni amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori o se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 a 309 euro.

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Gli atti sessuali come atti osceni

Bisogna spiegare, in primis, che l’atto sessuale viene regolamentato sulla base dell’articolo 527 codice penale in quanto considerato un atto osceno. Si assume, infatti, che gli atti osceni sono quelli che oltraggiano la morale sessuale, cioè in caso di sua esibizione o di una messa in mostra della propria intimità.

 

Esistono, quindi, vari tipi di atti osceni. Solitamente, a livello giuridico, come spiega Studio Cataldi, si fa differenza tra atti assolutamente osceni e atti relativamente osceni. Il primo caso vale quando non si può dubitare in nessun modo e quindi non viene rispettato il senso del pudore, oltraggiando la morale sessuale. Il secondo caso vale quando gli atti vengono ritenuti osceni solamente in considerazione di circostanze esterne.

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Dopo la depenalizzazione, il rischio maggiore a cui si va incontro è quello di una sanzione amministrativa. Fatta eccezione per il caso in cui l’atto avvenga in luoghi frequentati da minori, quando scatta la condotta penale. Vengono considerati tali gli ambienti con caratteristiche tipiche della frequentazione dei minori, luoghi in cui la loro presenza è, in sostanza, molto probabile. Come, per esempio, nelle vicinanze di una scuola. Altrimenti il fatto non viene considerato reato, ma rimane comunque la sanzione. Che può andare da 5mila a 30mila euro, in base alla gravità. Che viene stabilita considerando le modalità con cui si è compiuto l’atto, il tempo e il luogo. Quando viene decisa una sanzione, vale per entrambe le persone coinvolte nel rapporto, quindi le multe in realtà saranno due e non una soltanto.

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Quando scatta la sanzione

La sanzione scatta solamente quando l’atto avviene in un luogo pubblico o aperto al pubblico. Quindi vengono esclusi i casi in cui l’auto sia parcheggiata in luoghi considerati non pubblici: in quel caso la condotta non è rilevante dal punto di vista dell’ordinamento giuridico. Ma tutti i luoghi in cui hanno libero accesso i cittadini sono considerati pubblici, anche parcheggi e spiazzi apparentemente meno frequentati e più nascosti.

 

 

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