"È L'EFFETTO DELLE POLITICHE DI TRUMP" - STUDENTI STRANIERI IN FUGA DALLE UNIVERSITA’ USA: ISCRIZIONI IN CALO DEL 7% - I GIOVANI TALENTI SCELGONO ALTRE DESTINAZIONI, CROLLO DELLE PRESENZE DI SAUDITI E BRASILIANI 

-

Condividi questo articolo


Paolo Mastrolilli per La Stampa

 

UNIVERSITA' LEZIONE UNIVERSITA' LEZIONE

Nelle università americane è scattato l' allarme: gli studenti stranieri stanno calando. Non siamo ancora alla fuga, ma la riduzione delle iscrizioni ha raggiunto la quota del 7% nell' anno accademico appena iniziato, e il 45% degli atenei ne ha subito le conseguenze.

 

Il sospetto è che le politiche sull' immigrazione scelte dall' amministrazione Trump stiano scoraggiando le domande, e il rischio è che a perderci siano gli Stati Uniti in generale, tanto in termini di «soft power», quanto nella capacità di attirare i migliori talenti da tutto il mondo.

 

TRUMP TRUMP

L' allarme è scattato a causa del rapporto annuale realizzato dall' Institute for International Education, che ha lo scopo di gestire l' accesso degli studenti stranieri alle università americane, e poi misurare la loro partecipazione alle attività accademiche.

 

Durante l' anno appena cominciato, le nuove iscrizioni si sono ridotte del 7% rispetto a quello precedente. Il 45% dei college americani ha notato una riduzione degli studenti stranieri, che è stata molto forte in Paesi come l' Arabia Saudita e il Brasile.

 

Si tratta di realtà geografiche e culturali molto distanti e diverse, e ciò fa temere che il fenomeno sia diffuso, invece di essere circoscritto ad esempio ai Paesi colpiti dal bando dell' immigrazione voluto dall' amministrazione Trump.

16 - University of California 16 - University of California

 

Nell' anno 2016/17 1,08 milioni di studenti stranieri erano venuti negli Usa, con un calo del 3%, ma le dimensioni di quello avvenuto nel 2017/18 preoccupa. Gli autori dello studio hanno cercato di capire le ragioni del fenomeno, e pensano che le politiche del nuovo governo abbiano avuto un effetto.

 

Non solo per il bando dell' immigrazione da alcuni Paesi islamici, ma in generale per il clima che si respira negli Stati Uniti. Le divisioni sociali esplose negli ultimi mesi preoccupano gli stranieri, che non si sentono più sicuri a venire. Nello stesso tempo si sta insinuando il dubbio che investire nell' istruzione americana non sia più utile come in passato, per l' atteggiamento negativo nei confronti della globalizzazione, la minore apertura verso il palcoscenico internazionale, e il declino economico rispetto a Paesi emergenti come la Cina.

 

4 - Harvard University 4 - Harvard University

Il fenomeno è appena iniziato e probabilmente è reversibile, anche perché non ci sono altre nazioni che hanno la stessa attrattiva dimostrata dagli Stati Uniti nel corso degli ultimi decenni.

 

Il problema però è serio e richiede attenzione. Gli Usa hanno sempre incoraggiato l' arrivo degli studenti stranieri, ad esempio attraverso le borse di studio Fulbright finanziate dalla fine della Seconda guerra mondiale, per diverse ragioni.

 

Il primo obiettivo è attirare i migliori talenti del pianeta, e farli restare, se hanno contributi importanti da offrire nei rispettivi campi. Basti guardare alla lista dei premi Nobel americani, nati in realtà fuori dai confini nazionali. Il secondo scopo è stabilire forti legami con questi studenti, che poi tornano nei rispettivi Paesi e costruiscono grandi carriere politiche, scientifiche, accademiche, professionali, restando sempre amici degli Usa.

 

1 massachusetts institute of technology 1 massachusetts institute of technology

Il terzo è l' affermazione del «soft power» americano, che si proietta in tutto il mondo attraverso l' attrazione esercitata sui giovani di ogni Paese e cultura. Il quarto è garantire ai college le entrate da 39 miliardi di dollari all' anno portate dagli stranieri. Tutto ciò ha contribuito nei decenni a rendere grandi gli Stati Uniti, e perderlo sarebbe un danno forse irrimediabile.

universita di yale universita di yale

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...