"SALVATA SOLO LA CASA DELLA VICESINDACA” - PROTESTE AD AMATRICE: NON ERA L'UNICO EDIFICIO ANTICO - LA SOPRINTENDENZA: “GIUSTO TUTELARE QUEL PALAZZO” - I PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI CONFINANTI, TUTTI DEMOLITI, SUL PIEDE DI GUERRA MA LEI SI DIFENDE: "IL MIO È DEL SEICENTO, ALMENO CREDO…."

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PATRIZIA CATENACCI CASA AMATRICE PATRIZIA CATENACCI CASA AMATRICE

Corrado Zunino per la Repubblica

 

La casa della vicesindaca Patrizia Catenacci, bianca, due piani e solaio, è l' unico edificio privato puntellato di tutta Amatrice. È vicina alla basilica (distrutta) di San Francesco e ad alcuni uffici comunali con i faldoni a vista tra le macerie. Soprattutto, la casa gentilizia della vicesindaca è appoggiata a quella giallognola di un bancario oggi costretto a vivere a San Benedetto del Tronto.

 

L' edificio bianco in Via Garibaldi 14 - della Catenacci e del marito, colpito come tutti dal terremoto del 24 agosto 2016, minato nella sua stabilità dalle molte scosse successive, rimasto comunque in piedi - ha ottenuto dalla soprintendenza alle Belle arti per le province di Frosinone, Latina e Rieti il puntellamento a carico dello Stato: 110.000 euro il costo. La casa gialla del bancario Vincenzo Rizzi (a cui si appoggia) invece no: è al civico 18 ed è stata segnata con la lettera "F", "edificio inagibile per rischio esterno". Sarà abbattuto.

 

Così come è stata definitivamente spianata la magione, lì vicino, costruita sull' antica filanda dal costruttore Renato Marsicola, rimasto sotto le macerie la notte del 24 agosto e deceduto un mese dopo il sisma. In assenza dei proprietari, è stata tirata giù anche la porzione di casa della famiglia Berardi, confinante proprio con casa Catenacci.

 

PATRIZIA CATENACCI PATRIZIA CATENACCI

Ad oggi, i puntelli ad Amatrice sono stati dedicati solo ai resti di due chiese: Sant' Agostino e San Francesco. All' edificio della vicesindaca - le cantine a piano terra, il salone al primo, la zona notte al secondo - la soprintendenza ha riconosciuto un valore storico in virtù di un fregio in pietra bianca fatto passare come uno stemma di famiglia e contestato dai vicini. Camillo Berardi, che con Patrizia Catenacci condivideva la stessa struttura, racconta: «Quel fregio è spuntato otto anni fa, all' ingresso. Non ha i colori della pietra arenaria di Amatrice, sembra un corpo estraneo e la nostra coinquilina a seconda delle occasioni e dell' interlocutore cambia versione sul suo ritrovamento. Ora è un regalo, ora lo hanno scoperto in cantina ».

 

Il pensionato Berardi dice «nostra casa» perché l' appartamento dove vive sua figlia (lui è usufruttuario) e quello di Patrizia Catenacci sono da sempre un edificio unico, costruito con un progetto coerente e una sola porta d' ingresso. Al civico 14. «La mia porzione, però, è stata abbattuta e gli attrezzi di laboratorio di mio padre sono stati distrutti mentre quella della vicesindaca è stata puntellata per consentirle di recuperarla».

L' 8 giugno scorso con un avviso pubblico il Comune di Amatrice ha provveduto "d' urgenza" all' estrazione di una ditta cui affidare i lavori per la realizzazione di "opere provvisionali a carico dell' edificio storico". Il giorno dopo tra 168 aziende edili è stata sorteggiata la Mgm costruzioni di Ragusa.

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Nelle settimane successive la ditta ha messo in sicurezza metà edificio di Via Garibaldi 14 (casa Catenacci) e abbattuto l' altra metà (casa Berardi). Con la determina numero 80 del 30 agosto si è dettagliato: "A carico dei fondi stanziati per la gestione emergenziale" ci saranno anche i 110.000 euro per i puntelli e gli abbattimenti del civico 14.

 

Camillo Berardi, che ha perso il padre nel terremoto dell' Aquila, ha chiesto spiegazioni alle Belle arti di Roma e al Comune di Amatrice. «In Via Garibaldi diversi edifici sono a rischio crollo, ma la somma urgenza è stata approvata solo per la vicesindaca», dice. Gli altri residenti senza vincolo confermano. La soprintendenza, senza dare spiegazioni ulteriori, conferma: «Abbiamo espresso parere favorevole per opere di messa in sicurezza da eseguire con urgenza».

 

Le guide storiche della Città di Amatrice contano nel centro storico almeno ventun palazzi di pregio tra Corso Umberto, Via Nibby, Via Roma. Stili medievali e rinascimentali, portali in pietra, elementi araldici. Di casa Catenacci non c' è menzione.

 

La vicesindaca, contattata, prova a spiegare: «Il vincolo sulla mia casa non dipende solo dal fregio, ma riguarda tutta la struttura. Credo sia un edificio del Seicento. Ho chiesto io un sopralluogo alle Belle arti, subito dopo la scossa di tredici mesi fa. Il palazzo era ancora integro e mi hanno dato il vincolo. È l' unico concesso ad Amatrice perché quell' edificio, in cemento armato, è l' unico rimasto in piedi nel centro storico. Il cemento armato in un palazzo del Seicento?

PATRIZIA CATENACCI CASA PATRIZIA CATENACCI CASA

 

È arrivato successivamente, per i particolari deve chiedere a un tecnico. Ora che ci penso, forse c' è un secondo palazzo vincolato. Ho visto una pratica in Comune, non ho certezza. Non so dire se casa mia sia ancora pericolosa. Spero di tornarci a vivere, ma non sarà a breve. Il mio vicino? È vero, entra dallo stesso portone, ma la sua porzione di casa è stata abbattuta perché era venuto giù un piano. La mia è stata salvata perché aveva resistito».

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