ALLA RICERCA DELLA SESSUALITÀ PERDUTA – CELEBRE CREATRICE DI GIOIELLI EROTICI, BETONY VERNON È ANCHE ANTROPOLOGA DELL’EROTISMO. MOLTO SORPRENDENTE: “IL SESSO NON PUÒ RIDURSI ALL’ATTO MECCANICO DELLA PENETRAZIONE. CHI PENSA DI LIMITARE IL SESSO ALLA SOLA SFERA FISICA DANNEGGIA INEVITALBILMENTE IL CORPO, CHE È TUTT’UNO CON MENTE E SPIRITO - SE COLTIVASSIMO MAGGIORMENTE L’AMORE CI SAREBBE MOLTO PIÙ PIACERE, SANO E CONDIVISO – IL SESSO È IL GRANDE ASSENTE AL TEMPO DEL COVID….” - VIDEO

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Irene Cao per VanityFair.it

 

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C’e qualcosa di magnetico e ancestrale nella voce di Betony Vernon, c’e una dolcezza sensuale, che affiora da lontano e riflette un’attitudine innata: quel «non fermarsi sulla superficie delle cose, ma scendere in profondita per cercarne l’essenza piu vera». E poi c’e un magma variopinto di timbri vocali, tutti diversi, come le tante identita che le appartengono.

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52 anni, nata e cresciuta in America, Vernon vive a Parigi, crea in Italia e viaggia parecchio. Come designer ha collaborato con alcune delle piu celebri case di moda, le sue creazioni sono state esposte nei piu prestigiosi musei del mondo, fino a diventare oggetti di culto per diverse star: porta la sua  firma il collare che Lady Gaga indossava nel video di Paparazzi.

 

Nel 2013 esce il suo primo libro, The Boudoir Bible: The Uninhibited Sex Guide for Today (Rizzoli International), una guida illustrata al panorama sessuale contemporaneo, libro non ancora pubblicato in Italia perche, a detta dell’autrice, dispiaciuta, «e stato considerato troppo “alto” per l’italiano medio». Nel 2022 la sua collezione di Jewel-Tools, «non chiamateli sex toys, per favore!», compira trent’anni.

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«Gioielli erotici» concepiti per regalare piacere alla vista e al corpo. Da dove e nata l’idea?

«Era il 1992, ero giovanissima. Allora, piu di ora, c’erano tanti tabu intorno al sesso. Mi sembrava che tutto quello che avesse a che fare con il piacere fosse stato rinchiuso in una specie di scatola nera, confinato in un territorio pieno di ombre oscure. Volevo ridargli luce, mettendo il mio talento di designer al servizio di qualcosa che potesse aiutare le persone a ritrovare il senso autentico della sessualita. Cosi, un po’ per sfida un po’ per gioco, inizio a disegnare la mia prima collezione, ma allora non avevo idea di cio a cui sarei andata incontro».

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Perche, come sono state accolte le sue creazioni?

«All’inizio malissimo! In America, quando mostro i miei primi lavori a Barneys, tutti restano scandalizzati: “Non possiamo esporre nel nostro negozio cose del genere!”. Allora vado avanti un po’ a disegnare per me stessa e qualche cliente privato, ma nel 2001, dopo l’11 settembre – evento che cambia radicalmente il mio modo di pensare–, decido di fare sul serio. In un mondo basato su un sistema malato, a cui non manca niente tranne l’amore, scelgo di lavorare su quella che amo definire “intelligenza amorosa”. Nasce cosi la Boudoir Box».

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Che cos’e?

«Una scatola in pelle contenente le mie creazioni, con cui comincio a viaggiare in giro per il mondo, inizialmente per presentarla a buyers e collezionisti, poi anche per fare veri e propri corsi di educazione sessuale. La scatola e rimasta nascosta fino al 2017, quando per la prima volta e stata svelata al pubblico, in una mostra al Museo d’Arte Moderna di Parigi. Fino ad allora, oltre ai miei clienti e studenti, gli unici a conoscerne il contenuto erano i poliziotti che mi controllavano al check-in negli aeroporti, specialmente nella tratta Parigi-Londra».

 

E stato piu imbarazzante o divertente?

«Entrambe le cose. Mi fermavano e, ovviamente, mi ordinavano di aprire il bauletto. “Certo, lo apro, ma non qui, in privato”, rispondevo. Poco dopo mi ritrovavo in una stanza, al cospetto di una decina di agenti che volevano spiegazioni su quegli oggetti misteriosi. “Che cos’e questo?”. “Un dilatatore gioiello”. “E questa?”. “Una collana che diventa anche una frusta”. A ogni mia risposta diventavano paonazzi e, puntualmente, mi chiedevano: “Ma fanno male?”. “Dipende da come li usi”».

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Puo essere molto labile il confine tra piacere e dolore, non trova?

«E soggettivo. Si puo sconfinare nel dolore quando non si conosce abbastanza a fondo il proprio corpo, o, ancor piu rischioso, il proprio partner. La fiducia e alla base di tutto: se c’e, si puo costruire qualcosa di grande, se manca, non si va da nessuna parte. Ma la fiducia non e gratuita, va costruita, giorno dopo giorno. Riuscire ad avere un’intimita profonda e appagante con il proprio partner significa sapersi abbandonare all’altro e avere voglia di avventurarsi insieme in un viaggio a due che trascenda ogni cliche precostituito, ma dove ognuno abbia rispetto per l’altro, in un contesto di totale sacralita. Perche per me l’amore e sacro».

 

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Sacro in che senso?

«Sono una persona molto spirituale. Penso che il piacere sia direttamente connesso al divino: raggiungere con consapevolezza la dimensione del piacere puo metterci in contatto con Dio. Il sesso non puo ridursi all’atto meccanico della penetrazione. Chi pensa di poter limitare il sesso alla sola sfera  fisica danneggia inevitabilmente il corpo, che e un tutt’uno con mente e spirito. Io non riesco a concepire il sesso senza amore, forse perche alla base ho l’amore per me stessa. Se coltivassimo maggiormente l’amore e il rispetto verso noi stessi ci sarebbe molto piu piacere, sano e condiviso.

 

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Ma mi rendo conto che non e semplice come sembra, perche per duemila anni ci hanno insegnato che il sesso era sporco e che la donna fosse un essere inferiore. E, per quanto siano stati fatti enormi passi in avanti, in parte dipendiamo ancora da questo retaggio arcaico. Basta guardare al porno di bassa qualita, dove e protagonista una visione fallocentrica e performativa del sesso, che, al posto di concentrarsi sul piacere condiviso,  finisce per portare a un appiattimento dell’individuo, un rischio, questo, a cui ci espone anche l’utilizzo inconsapevole delle app di dating online».

 

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La pandemia che stiamo vivendo a livello globale ci ha costretto a rivedere molti aspetti della nostra vita. Qual e lo scenario del sesso al tempo del Covid-19?

«Il sesso e il grande assente di questo delicato momento storico, ma l’aspetto piu inquietante che sta contagiando l’intera societa e la paura del contatto fisico. Non ci possiamo avvicinare, ne toccare: a lungo andare, tutto cio avra conseguenze gravissime sulla salute mentale delle persone. Se tu non lo tocchi, un neonato muore. Sento che qualcosa in noi sta morendo. Lo sto sperimentando in prima persona. A Parigi avevo iniziato a frequentare un uomo alla vigilia della pandemia, ma a un certo punto abbiamo smesso di vederci. La nostra relazione e in “pausa-Covid” e non so cosa accadra».

 

Ha paura?

«E normale averne, tutto il pianeta in questo momento e sotto l’infuenza di un’onda collettiva di angoscia e paura. Ma non dobbiamo esserne travolti, perche solo lasciando andare la paura attraverso l’amore possiamo sperimentare livelli piu profondi di piacere».

 

 

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