RICORDATE CARMELO ZUCCARO, IL CAPO DELLA PROCURA DI CATANIA? QUALCHE MESE FA AVEVA INVITATO POLITICA E FORZE DELL’ORDINE A METTERE IL NASO NEI RAPPORTI TRA ONG E TRAFFICANTI - FU STRIGLIATO DAL MINISTRO ORLANDO E LINCIATO DAI MEDIA - IL TEMPO E’ STATO GALANTUMO: AVEVA RAGIONE

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Michele De Feudis per “il Tempo”

 

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Aveva qualche mese fa invitato la politica e le forze dell' ordine a riflettere sul connubio vizioso tra alcune Ong dai finanziatori oscuri e il mondo dei trafficanti di essere umani, ma il suo appello era stato subissato di critiche da sinistra e governo. Laura Boldrini, presidente della Camera, al tempo sentenziò così: «Ong finanziate dai trafficanti? Salvare le vite umane è un dovere, chi non lo fa commette un reato». L' Unità non aveva dubbi: «Loro (le Ong, ndr) salvano le vite umane. Di questo ci sono le prove».

 

L' inchiesta della Procura di Trapani sull' operato in mare della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet rende finalmente giustizia a Carmelo Zuccaro, capo della procura di Catania, mai incline alle luci della ribalta mediatica, primo in Italia a denunciare storture nell' attività delle Ong a largo della costa libica, e per questo strigliato anche dal ministro della Giustizia Andrea Orlando.

zuccaro zuccaro

 

Il magistrato aveva spiegato che, «da fonti di conoscenza reali, ma non utilizzabili processualmente», risultava che «da alcune delle navi che operano all' interno delle acque territoriali» libiche, c' erano state delle «conversazioni dirette, in lingua araba, tra soggetti che stanno sulla terraferma in Libia ed esponenti delle Ong che dichiarano di essere lì pronti a recuperare i migranti».

 

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In realtà le stesse navi spegnevano i trasponder affinché non fosse individuata la loro posizione, prendendo «a bordo migliaia di persone ben prima che si verifichi una situazione di pericolo. E dunque fuori dalle norme di legge». Anche il ministro dell' Interno Marco Minniti fu costretto ad assumere una posizione prudente sulle affermazioni di Zuccaro, con una chiosa finale per non irreti re il mondo della sinistra sostenitrice dell' immigrazione senza limiti: «Le accuse non possono essere sottovalutate, ma vanno evitate generalizzazioni e conclusioni affrettate».

 

Luigi Di Maio dei 5 Stelle difese il magistrato, posizionando il movimento ancora una volta sul fronte reazionario nella querelle immigrazione, mentre la solidarietà verso Zuccaro fu immediata da parte di Giorgia Meloni e Matteo Sal vini.

 

Carmelo Zuccaro Carmelo Zuccaro

Zuccaro, davanti alla commissione Difesa del Senato, ribadì con forza la necessità di dare alle procure strumenti per verificare la regolarità delle iniziative dell' Ong nel Mediterraneo: «Dimmi chi ti finanzia e ti dirò chi sei. Dai bilanci delle Ong che abbiamo acquisito è evidente che abbiano una disponibilità finanziaria enorme. Ora, se è giustificato che organizzazioni di comprovata solidità come Msf o Save the children possano contare su questa disponibilità, lo è molto di meno per altre. Stiamo lavorando per sapere chi sono questi finanziatori».

 

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La realtà sta confermando che non tutti gli attivisti delle Ong sono dei sinceri filantropi e la politica finora ha fatto troppo poco per fornire ai magistrati in prima linea come Zuccaro risorse e strumenti per rendere efficace l' azione investigativa su un reato infame come il traffico di esseri umani, pratica quotidiana per gli scafisti che partono dalle coste dell' ex paese del colonnello Gheddafi.

 

Aveva colto nel segno, nell' aprile scorso, quando Zuccaro finì davanti al Csm solo per aver fatto il suo dovere, l' Osservatore romano, voce ufficiale del Vaticano guidato da Papa Francesco, pontefice attento agli ultimi della terra: «Sulla pelle dei migranti - scriveva con realismo il quotidiano della Santa Sede - sta emergendo un ennesimo scandalo: (...) il sospetto è che le navi delle organizzazioni non governative vengano utilizzate come una sorta di taxi dai trafficanti di esseri umani per fini tutt' altro che umanitari. Un atto doveroso e irrinunciabile, come quello di salvare vite umane, verrebbe così stravolto, infangato da interessi e giochi di potere. Così come è già accaduto per l' accoglienza diventata occasione di speculazione da parte di organizzazioni criminali».

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