C’ERA UNA VOLTA GIACCA E CRAVATTA – NON SOLO “GENDER NEUTRAL”, L’ABBIGLIAMENTO DA UOMO SI STA SEMPRE PIÙ ALLONTANANDO DALLA SOLITA VECCHIA “DIVISA MASCHILE” – LE CASE DI MODA STANNO SEGUENDO QUESTA INVERSIONE DI TENDENZA CHE GIÀ VA AVANTI DA ANNI, OFFRENDO ALTERNATIVE CREATIVE ALLO SMOKING E ALTRI CAPI FORMALI DA UOMO – L’ANTROPOLOGO RICCARDO NOTTE: “OGGI POSSIAMO USARE TUTTO CIÒ CHE CI È MESSO A DISPOSIZIONE DALLA MEMORIA COLLETTIVA. NON CI SONO PIÙ CENSURE”

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jeremy irons alla premiere di house of gucci 1

Anna Franco per "il Messaggero"

 

Giacca e cravatta? Roba passata. Quell'uniforme maschile non è più un rifugio sicuro. A mostrare le mille sfaccettature dell'uomo ci pensano, per primi, i red carpet. Jeremy Irons, alla première del film House of Gucci, si è presentato estremamente casual. Neanche la traccia di uno smoking.

 

 Ma c'è anche chi non ha voglia di abbandonare la blasonata giacca da sera, purché abbinata a una gonna, magari longette e plissé. Come hanno mostrato William Emult agli MTV Europe Music Awards o Sangiovanni al Roma Film Fest. Quest' ultimo ha commentato sul suo Instagram: «Sono etero, ma mi sento me stesso se metto lo smalto o una gonna e mi piace il rosa». 

 

Che, evidentemente, non dispiace nemmeno a Daniel Craig. Il cinquantatreenne attore che ha vestito i panni dell'emblema di mascolinità James Bond si è presentato alla prima dell'ultimo film di 007 No Time to Die con un doppiopetto in velluto magenta. 

harry styles 2

 

L'INTERSCAMBIO 

L'uomo sembra fuggire ogni definizione prestabilita. Harry Styles docet: da anni l'artista non disdegna ricami, paillette e boa di piume in colori accesi. Le passerelle, del resto, propongono sempre più un armonioso interscambio di guardaroba tra lei e lui. Pierpaolo Piccioli da Valentino ha creato capi che possono essere indossati indifferentemente da donne e da uomini, sottolineando quanto sia affascinante vedere lo stesso abito adattarsi a diverse fisionomie e stili di vita. 

 

JW Anderson, direttore creativo di Loewe, ha affermato quanto per lui sia d'ispirazione osservare gli adolescenti: «Creo ciò che mi sarebbe piaciuto indossare da ragazzo, ma che le convenzioni sociali mi impedivano». Bagliori, trasparenze, lustrini e pellicce fucsia accompagnano il maschio mediterraneo di Dolce&Gabbana. 

fendi crop top 3

 

Per la bella stagione l'uomo Fendi indosserà giacche crop top con ombelico in mostra, mentre da Prada avrà una predilezione per short cortissimi con coscia in vista. Alessandro Michele, paladino del gender fluid fin da quando le sue camicie maschili con fiocco sconvolsero il fashion system nel 2014, non ha lesinato all'uomo Gucci completi confetto, manicotti di pelo e clutch gioiello.

 

La casa di moda è sponsor della mostra Fashioning Masculinities: The Art of Menswear, che aprirà i battenti al Victoria&Albert Museum di Londra il 19 marzo. L'esibizione confronta 100 look contemporanei e tesori storici per illustrare «la varietà delle mascolinità dal Rinascimento a oggi», spiegano le curatrici Rosalind McKever e Claire Wilcox. 

paolo stella one night stand 3

 

«Con le icone dello stile maschile che sfidano le convenzioni e promuovono una visione della moda più inclusiva e diversificata, c'è un fermento senza precedenti». 

 

AMORI INASPETTATI 

Così, accade che un creativo a tutto tondo come Paolo Stella sia ingaggiato da Peuterey per una capsule di capospalla e riesca, poi, a creare un kit dal nome evocativo One Night Stand: una giacca genderless, una maxi sciarpa e un paio di pantofole, imbottiti e avvolgenti. 

 

«Ho pensato a capi per chi passa una notte fuori per un amore inaspettato e, poi, la mattina deve tornare alla sua vita, ma con addosso gli abiti da sera - racconta - Bastano un piumino vestaglia e un paio di occhiali da sole per nascondersi dagli sguardi indiscreti. E il rosa trasversale per lui e per lei è gioia di vivere e di essere liberi». 

valentino collezione gender neutral 3

 

Nuance e decori non sono stati sempre interdetti agli uomini. «Hanno usato la moda per rafforzare la loro autorità - spiega Richard Thompson Ford, professore di diritto presso la Stanford Law School e autore del volume Dress Codes. How the Laws of Fashion Made History - Hanno fatto credere di essere troppo occupati per pensare agli svolazzi estetici, lasciati alle signore. Prima si pavoneggiavano, del rango, del successo o delle capacità seduttive con gli abiti. Poi, alla fine del XVIII secolo, via quelli abiti e, al loro posto, la sobrietà, come anticipato da Tommaso Moro in Utopia e come predicato dai religiosi puritani». 

 

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«Nel passaggio di millennio c'è stato un mutamento sociale che ha coinvolto in primis la moda - spiega Riccardo Notte, professore di Antropologia a Brera - Si è imposta l'arte combinatoria, che mescola antico e moderno, in un cortocircuito formale e temporale che non era permesso in passato. Per i nostri antenati vigevano forme stilistiche che rappresentavano sistemi di vita e di valori. Noi, ora, possiamo usare tutto ciò che ci è messo a disposizione dalla memoria collettiva. Non ci sono più censure». 

fashion masculinities victoria and albert museum 1
lowe collezione gender neutral 1
jw anderson
william emult mtv awards
sangiovanni
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sangiovanni roma film fest
daniel craig alla premiere di no time to die
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moda uomo, sfilata gucci milano 7
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dolce e gabbana collezione uomo 1
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