L’ESTATE CALDA DI MILANO: ATTESI OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI TURISTI, IL PICCO DI VISITATORI A FINE LUGLIO. MA LA CRESCITA RALLENTA RISPETTO AGLI ANNI DEL POST EXPO - IL CAPOLUOGO LOMBARDO E’ ORMAI INCLUSO A PIENO TITOLO NELLA CITTA’ D’ARTE (DOPO ROMA, FIRENZE E VENEZIA): ECCO PERCHE’ – LA SFIDA ALLE CAPITALI STRANIERE

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Elisabetta Andreis per www.corriere.it

 

Un milione seicento turisti attesi, parte l’estate calda di Milano: da oggi a fine luglio gli arrivi voleranno, ancor più che in agosto, con picco atteso il prossimo fine settimana. Le previsioni parlano di un più 4,5 per cento sui tre mesi: ritmo ancora in crescita dunque, anche se dimezzato rispetto agli anni del post Expo.

 

Nel 2017 l’exploit era stato dal Medio Oriente, ora il flusso di visitatori si allarga a Cina, Giappone, Sud Corea e Germania. Milano appare in diverse classifiche come la quarta destinazione italiana dopo Roma, Firenze e Venezia. Ormai inclusa a pieno titolo tra le città d’arte. «La città risponde ed è lungi dall’essere satura sotto il profilo del turismo», osserva l’assessore comunale Roberta Guaineri. Milano conta su un sistema ricettivo flessibile con camere che si rendono disponibili al bisogno. «I palinsesti funzionano, fanno da traino e sono ormai inseriti nei circuiti turistici», continua Guaineri. Il flusso di stranieri dovrebbe dare impulso anche ai saldi partiti in sordina.

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I segnali positivi, del resto, ci sono stati già a giugno. Sold out i giorni di danza con Roberto Bolle, le code per visitare le terrazze del Duomo anche di sera erano lunghissime, ora parte il programma speciale con eventi pensati anche per gli stranieri. Mostre con focus sull’arte contemporanea, gli spettacoli di «Estate Sforzesca», un festival di musica antica diffuso nelle chiese, balletti e opere al Teatro alla Scala. E poi concerti di tutti i generi (anche se manca una band di richiamo come i Coldplay che l’anno scorso, nelle due date, fecero registrare più 20 per cento negli hotel).

 

«La reputazione internazionale di Milano è migliorata in modo significativo ma il confronto con capitali europee concorrenti come Barcellona, Francoforte, Lione o Parigi evidenzia tutto il lavoro che ancora si può fare — osserva Maurizio Naro, presidente dell’associazione degli albergatori di Confcommercio, che ha pubblicato con lo Iulm una ricerca su questo —. Ormai otto prenotazioni su dieci arrivano sotto data, ma la fiducia c’è: abbiamo fino a settembre l’occupazione al 20 per cento ma salirà almeno al 50 per cento con prezzo medio di 115 euro, in linea con l’estate scorsa».

 

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Prosegue la crescita degli alloggi privati che continuano a rosicchiare quote di mercato, a sentire siti come Airbnb. «I posti letto privati rimangono difficili da censire — nota ancora Naro —. Sono almeno 50 mila e rischiano di superare quelli degli alberghi». Il mercato si struttura, sempre più milanesi si affidano a società specializzate in affitti brevi per le loro case. Halldis, una delle più grandi (380 appartamenti amministrati in città), sottolinea: «Crescono i turisti ma anche il prezzo che sono disposti a pagare». Le mete richieste si moltiplicano, tra le altre la nuova Torre della Fondazione Prada con il panoramico ristorante.

 

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La formula diffusa, con promozione da parte del Comune e contributo sempre più attivo dei privati, è rodata (e risulta vincente). Persino alcune piscine risultano, alla fine, affollate di turisti, come i Bagni Misteriosi che hanno abbassato il prezzo per l’estate: risultato, 1500 persone nei week end e ingressi nei feriali passati da 450 a 650, in costante aumento. «I numeri sono il frutto di un lavoro costante e impegnativo di promozione della città anche e soprattutto all’estero, che continua e non si ferma», chiude Guaineri.

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