SABRINA MISSERI SARÀ LIBERATA IN ANTICIPO – LA DECISIONE DEL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI TARANTO: SI È MOSTRATA “COLLABORATIVA E DISPONIBILE AL DIALOGO” E POTRÀ GODERE DI 495 GIORNI DI LIBERAZIONE ANTICIPATA, CHE POTREBBERO SOMMARSI A…

-

Condividi questo articolo


Lino Campicelli per www.ilmessaggero.it

 

franca leosini storie maledetti sabrina misseri franca leosini storie maledetti sabrina misseri

Sabrina Misseri potrà godere di oltre un anno e quattro mesi di liberazione anticipata, per il periodo di detenzione patito dal 15 ottobre 2010 al 15 ottobre 2016, in conseguenza dell'arresto e della successiva condanna all'ergastolo per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi.

 

È questa la decisione adottata dal tribunale di sorveglianza di Taranto (collegio presieduto dalla dottoressa Lydia Deiure, magistrato estensore dottor Massimo De Michele), che ha accolto in gran parte le argomentazioni dell'avvocato Nicola Marseglia.

 

SARAH SCAZZI SARAH SCAZZI

Il legale di Sabrina, come è noto, aveva impugnato il no del magistrato di sorveglianza, che aveva respinto l'istanza presentata a suo tempo in favore della detenuta. Quel no era giunto sul presupposto che la stessa Sabrina avesse collezionato in carcere alcune sanzioni disciplinari; avesse mostrato una totale assenza di revisione critica rispetto all'omicidio e al depistaggio successivo; e si fosse posta nelle condizioni di non poter ottenere il riconoscimento «dell'attiva partecipazione all'opera di rieducazione, ritenuta necessaria per il riconoscimento dei primi benefici penitenziari».

SABRINA MISSERI SABRINA MISSERI

 

Nel proporre appello (denominato reclamo in termini tecnici) avverso a quella decisione, l'avvocato Marseglia aveva proposto argomentazioni concrete, che hanno consentito al tribunale di superare quel diniego.

 

In questa maniera, anche a Sabrina sarà possibile conseguire una liberazione anticipata, già concessa a Cosima Serrano (pure condannata all'ergastolo per l'omicidio di Sarah) dal magistrato di sorveglianza. Entrambe hanno dimostrato dedizione e rispetto delle norme che regolano la vita negli istituti penitenziari. A questo proposito, restando all'istanza accolta in favore di Sabrina Misseri, c'è da evidenziare come il tribunale- accogliendo sul punto i rilievi difensivi - abbia disgiunto la valutazione complessiva sulla sua condotta in carcere dalla mancata rivalutazione critica sull'omicidio e sul depistaggio.

Sarah Scazzi Sarah Scazzi

 

Sulla scorta delle indicazioni dei Supremi giudici sul punto, il tribunale ha rilevato infatti che «il requisito della partecipazione all'opera di rieducazione non può ritenersi non integrato per la sola circostanza che il condannato continui a proclamare la sua estraneità ai fatti».

SABRINA MISSERI SABRINA MISSERI

 

In pratica, non può assumere valenza di pregiudizio decisivo il suo continuare a negare di essere stata l'autrice dell'omicidio; nè per questo essere esclusa dai benefici previsti dall'articolo 54 dell'ordinamento penitenziario, se fra i paletti posti dallo stesso articolo figurano indubitabili prove di partecipazione all'opera di rieducazione.

 

Prove che la condannata ha dato in tutti questi anni, «mostrandosi collaborativa e disponibile al dialogo», conseguendo il diploma di scuola superiore e, fra l'altro, partecipando al progetto L'altra città. Sulla scorta di queste indicazioni, il tribunale ha concesso a Sabrina Misseri 495 giorni di liberazione anticipata, che potrebbero sommarsi ad altri giorni per il 2017, il 2018 e agli anni futuri. Periodi, questi, che saranno sicuramente oggetto di ulteriori istanze.

SABRINA MISSERI SABRINA MISSERI SABRINA MISSERI SABRINA MISSERI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...