SI RICOMINCIA: LE RICERCHE DELL’AEREO MALAYSIA SPOSTATE 1.100 KM PIÙ A NORD, IN UN’AREA GRANDE QUANTO L’ITALIA - L’AEREO AVREBBE VIAGGIATO PIÙ BASSO E PIÙ VELOCE DI QUANTO IPOTIZZATO PRIMA

Avrebbe consumato più carburante, e quindi percorso meno chilometri prima di precipitare in mare - Gli studiosi sperano di ritrovare la cabina intera: i rottami individuati dai satelliti, dalle misure, potrebbero essere le ali - Unica consolazione: in questa zona il mare è meno inaccessibile…

Condividi questo articolo


VOLO MALESE youfeed con tomnod anche il popolo del web cerca il volo mh della malaysia airlines scomparsoVOLO MALESE youfeed con tomnod anche il popolo del web cerca il volo mh della malaysia airlines scomparso

Guido Olimpio e Guido Santevecchi per "Corriere.it"

La ricerca del Boeing 777 scomparso venti giorni fa si è drammaticamente spostata di 1.100 chilometri a Nord-est, dopo che gli investigatori hanno determinato che l'aereo volava più velocemente e a quota più bassa di quanto era stato detto fino ad ora. La «Australian Maritime Safety Authority» che guida l'operazione nell'Oceano Indiano meridionale spiega in un comunicato che la nuova analisi si basa sull'ultimo contatto radar del jet della Malaysia Airlines, stabilito tra il Mar cinese meridionale e lo Stretto di Malacca nelle prime ore del mattino dell'8 marzo. Quei dati indicano che il volo MH 370 in quella prima fase della sua inspiegabile rotta aveva consumato più carburante di quanto ipotizzato: quindi avrebbe percorso 1.100 chilometri in meno prima di precipitare in mare.

AREA GRANDE QUANTO L'ITALIA
Il premier australiano Tony Abbott ha annunciato che «i nuovi calcoli, attendibili» hanno fatto restringere l'area di ricerca a circa 319.000 chilometri quadrati, in un punto 1.850 chilometri a Ovest di Perth. La "Geospatial Intelligence Organisation" australiana sta riorientando i suoi satelliti sulla nuova zona. 319 mila chilometri quadrati è poco più della superficie dell'Italia e si tratta di una zona di oceano remota, lontana dalla terraferma e spazzata dai venti che creano onde alte fino a 15 metri in media.

DECINE DI AEREI E NAVI
Gli americani hanno inviato un secondo aereo P-8 Poseidon, l'apparecchio più avanzato al mondo nella sorveglianza marina. C'è una dozzina di aerei in volo in queste ore, grazie a una tregua nel maltempo. Il comandante della HMAS Success, nave australiana, ha riferito di aver ordinato turni di guardia di un'ora per essere sicuro che l'attenzione degli osservatori sia sempre al massimo livello.

ALLA RICERCA DELL AEREO MALAYSIA SCOMPARSOALLA RICERCA DELL AEREO MALAYSIA SCOMPARSO

IMMAGINI THAILANDESI
Alle ricerche si sono uniti i thaliandesi, che hanno messo a disposizione una loro immagine satellitare di circa 300 relitti alla deriva nell'Oceano Indiano, a Ovest della costa australiana. Questi nuovi relitti sono di grandezza tra i due e i 15 metri.

«CABINA INTERA»?
Studiosi della University of Western Australia hanno detto al "Daily Telegraph" che incrociando dati e immagini satellitari fin qui diffusi è probabile che la cabina del Boeing si sia inabissata senza disintegrarsi all'impatto. Secondo questi analisti i rottami forse inquadrati dai satelliti sarebbero parti delle ali.

zona di ricerca del volo malaysiazona di ricerca del volo malaysia

LE INDAGINI
La nuova rilevazione sulla velocità più alta e la quota più bassa ha fatto dire ad alcuni analisti americani che questa è una prova decisiva nel coinvolgimento dei piloti nel dirottamento del Boeing con i suoi 239 passeggeri e membri dell'equipaggio. Ma non c'è consenso: altri insistono nell'ipotizzare un incidente che abbia «incapacitato» comandante e copilota malaysiani.

VOLO MALAYSIAN DETRITI E OGGETTI IN MARE DEL VOLO RITROVATI AL LARGO DELLAUSTRALIAVOLO MALAYSIAN DETRITI E OGGETTI IN MARE DEL VOLO RITROVATI AL LARGO DELLAUSTRALIA

IL SIMULATORE
Nel simulatore di volo che il comandante aveva a casa e nel computer del copilota non sarebbero stati trovati indizi o elementi che facciano pensare ad un atto criminale. L'Fbi - secondo quanto ha rivelato il «New York Times» - non ha ancora concluso del tutto l'analisi dell'hard drive, che però non sembra aver rivelato nulla di anomalo. È un responso parziale che verrà completato nell'arco di 24-48 ore.

Inizialmente i malaysiani avevano fatto muro, poi si sono convinti a consegnare agli americani gli apparati per un'analisi approfondita e sopratutto per recuperare i files con le prove di volo sul flight simulator che il capitano aveva cancellato. Questo aveva fatto pensare al tentativo di nascondere eventuali manovre provate al computer, ma secondo due investigatori che hanno parlato con il quotidiano statunitense «è un sentiero che non porta da nessuna parte».

PARENTI DEI PASSEGGERI DEL VOLO MALAYSIANPARENTI DEI PASSEGGERI DEL VOLO MALAYSIAN

 

Zaharie Ahmad Shah comandante del volo malaysia airlinesZaharie Ahmad Shah comandante del volo malaysia airlines

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…