I SOLDI? NON BASTA AVERLI, BISOGNA FARLI FRUTTARE - SEMPRE PIÙ AZIENDE AMERICANE STANNO OFFRENDO AI DIPENDENTI LA POSSIBILITÀ  DI ESSERE SEGUITI DA UN ESPERTO DI EDUCAZIONE FINANZIARIA - I RISULTATI SONO NOTEVOLI: LE PERSONE POSSONO RITROVARSI PIÙ RICCHE DEL 20 PER CENTO A FINE CARRIERA - L'ESPERTO SERGIO SORGI: "DOBBIAMO FARE I CONTI COI NOSTRI EVENTUALI RISCHI. NOI SIAMO UN POPOLO DI RISPARMIATORI MA NON DI PIANIFICATORI, PURTROPPO NON…"

-

Condividi questo articolo


Massimo Sanvito per “Libero quotidiano”

 

educazione finanziaria educazione finanziaria

Vuoi mettere avere qualcuno che ti segue passo dopo passo, in azienda, per darti un'educazione finanziaria da spendere in famiglia? Mica si tratta di imparare i meccanismi dei mercati né i massimi sistemi delle borse di tutto il mondo. Molto più semplice. È un modo per insegnare ai dipendenti come gestire il proprio patrimonio, come risparmiare, come capire il funzionamento delle pensioni.

 

educazione finanziaria educazione finanziaria

Una premessa, però, è doverosa: siamo solo agli inizi di questo benefit aziendale, che al contrario dell'Italia già da anni spopola negli Stati Uniti. Siamo indietro, certo, ma stiamo lentamente recuperando terreno. Del resto, va detto, il tema dell'economia personale dovrebbe essere affrontato da tutti, nessuno escluso, sul posto di lavoro. È l'ossatura della nostra società. I benefici, sia chiaro, si ripercuotono anche sulle imprese. E allora sia benedetto il welfare aziendale.

 

PERCORSI VIRTUOSI

educazione finanziaria educazione finanziaria

Perché alla fine, chi fatica sereno, senza troppi pensieri, con un certo benessere, rende sicuramente meglio rispetto a chi non dorme perché non sa come pagare le rate dell'auto o perché si trova costretto a rinunciare alle vacanze. È proprio per questo che le figure degli educatori finanziari, oggi, servono come il pane. Per aiutare i singoli lavoratori a confrontarsi al meglio con le proprie situazioni attraverso percorsi virtuosi. Si parte dal budget. Come si spende? Siamo in grado di gestire le nostre uscite?

educazione finanziaria educazione finanziaria

 

Ci curiamo degli sprechi? «Tenere sotto controllo i propri conti rende le persone più ricche del 20 per cento a fine carriera», spiega Sergio Sorgi, esperto di educazione finanziaria. Il secondo aspetto che si va a indagare è quello relativo all'indebitamento.

 

«La regola principale è che bisogna capire se l'indebitamento sia sostenibile nel tempo, non solo oggi ma anche domani. Può essere scontato ma non lo è: se accendo un mutuo ma contestualmente non verifico l'età pensionabile ha poco senso...». Parola d'ordine: le situazioni debitorie vanno gestite, non subite.

 

educazione finanziaria educazione finanziaria

Step successivo, la cosiddetta protezione. La domanda è chiara: siamo capaci di assorbire i piccoli e grandi imprevisti della vita? «Forse è brutto da dire ma dobbiamo fare i conti coi nostri eventuali rischi. Il più grosso è la morte del capofamiglia, ma c'è anche la possibilità di rimanere invalidi. Dobbiamo capire quali cose proteggere, redditi, consumi o progetti di vita per i figli, per quanto tempo proteggersi e quanta protezione serve», spiega Sorgi.

 

Il welfare aziendale, in questo senso, procede con coperture standard: ognuno dovrebbe tenere sott' occhio i suoi carrelli della spesa e immunizzarli in caso di imprevisti. Poi c'è il tema del pensionamento. La quantità di tempo che si passa in pensione si è allungata a dismisura ed è reale il rischio di un eccesso di vita. Per questo bisogna ponderare bene le scelte.

educazione finanziaria educazione finanziaria

 

«Faccio un esempio: io oggi lavoro, ho due figli a carico e quando sarò in pensione non li avrò più, ma allo stesso oggi non ho tempo per uscire mentre poi lo avrò. Come faccio a prevedere cosa succederà tra 10 e 20 anni? Bisogna darsi una meta, una strategia», sottolinea l'esperto di educazione finanziaria.

 

educazione finanziaria educazione finanziaria

Non si possono trascurare, a maggior ragione, i progetti di vita, ovvero l'università per i figli, i viaggi, l'eventualità dell'acquisto di una seconda casa. Attualmente, nel nostro paese, le coppie con figli rappresentano il 31 per cento degli italiani, i single il 33 per cento e le famiglie mono-genitoriali con figli il 18 per cento.  «Bisogna imparare fin da subito a mettere ordine alle successioni. In Svezia lo si fa a 65 anni. Noi siamo un popolo di risparmiatori ma non di pianificatori, purtroppo non sappiano vedere né i rischi né il futuro. Non abbiamo ancora fiducia in chi dovrebbe guidarci nella gestione del denaro».

 

educazione finanziaria educazione finanziaria

RISERVE DI LIQUIDITÀ

L'identikit di chi è più propenso a immagazzinare le nozioni dell'educazione finanziaria? «Donne, principalmente, che al contrario degli uomini che credono di essere esperti di finanza, gestiscono davvero i conti e capiscono quanto ciò sia importante», spiega Sergio Sorgi. Chi chiede assistenza cosa cerca? Prima di tutto capire come organizzare il budget e sistemare le situazioni debitorie in atto. Ma anche le pensioni sono un tema che interessa parecchio.

 

«Alcune fasce di lavoratori hanno sofferto più di altri a causa della pandemia. Chi era abituato a fare straordinari ha visto abbassarsi le riserve di liquidità e a questo punto entra in gioco la protezione. Abbiamo visto situazioni veramente delicate, di povertà. Stipendi bassi, certo, ma anche spese alte, l'ansia che ti fa ragionare a breve termine, la sfiducia nel futuro, persino le ricerche su google su come gestire il denaro...». Alla fine, è un circolo virtuoso.

educazione finanziaria educazione finanziaria

 

L'educazione finanziaria aiuta anche gli imprenditori: perché avere alle proprie dipendenze lavoratori felici significa meno assenteismo, meno presenzialismo, meno infortuni e meno distrazioni. Chi è in difficoltà, spesso, chiede anticipi e addirittura pensa di cambiare posto di lavoro causando danni alle aziende. «Il benessere è di tutti ed è per questo che in sede di assunzione si sta cominciando a fare una domanda fondamentale: «che welfare aziendale mi date?»». La strada è tracciata.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."