TU CHIAMALE, SE VUOI, DEGUSTAZIONI - MANGIA IL PEPERONCINO PIÙ PICCANTE AL MONDO, IL "CAROLINA REAPER", MOLTO IN VOGA NEGLI STATI UNITI, E FINISCE ALL’OSPEDALE CON LE ARTERIE RISTRETTE: ECCO COME E’ FINITA

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Cristina Marrone per www.corriere.it

 

peperoncino piccante peperoncino piccante

Ha mangiato il peperoncino più piccante del mondo, il «Carolina reaper» per vincere una gara di degustazione di peperoncini, molto in voga negli Stati Uniti. Ma le conseguenze per un uomo di 34 anni sono inaspettati, tanto da finire in ospedale per un bruciante mal di testa. L’insolito caso è stato raccontato dai medici del Bassett Medical Center di New York pubblicato sul «British Medical Journal Case Reports».

 

Mal di testa

Appena l’uomo ha assaggiato il peperoncino ha cominciato a vomitare in modo violento. Subito dopo sono subentrati forti dolori al collo e mal di testa molto intensi, con fitte che duravano appena pochi secondi l’una. La sofferenza era tale che il giovane si è recato in pronto soccorso, dove è stato sottoposto a una visita e a una batteria di test per varie condizioni neurologiche, con risultati tutti negativi.

 

Una Tac ha poi mostrato che diverse arterie nel suo cervello si erano però ristrette: i medici hanno così diagnosticato un mal di testa «a rombo di tuono»secondario alla sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs). La sindrome è caratterizzata dal restringimento temporaneo delle arterie, spesso accompagnata appunto dal mal di testa a rombo di tuono.

 

Vasocostrizione alle coronarie

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Non sempre questa patologia ha una causa ovvia, ma può verificarsi come reazione a determinati farmaci o droghe. Questo è il primo caso associato al consumo dei peperoncini, spiegano gli autori, anche se sottolineano che mangiare pepe di cayenna era già stato collegato all’improvvisa vasocostrizione delle coronarie e ad attacchi cardiaci.

 

«Dato lo sviluppo dei sintomi immediatamente dopo l’esposizione a una sostanza vasoattiva nota, è plausibile che il nostro paziente abbia avuto una Rcvs secondaria al Carolina Reaper», scrivono gli autori. I sintomi dell’uomo sono scomparsi da soli. E una nuova Tac cinque settimane dopo la prima visita ha mostrato che le sue arterie erano tornate alla larghezza normale.

 

Il precedente

Nel 2016 un uomo britannico, Mark McNeil, allora 36enne, era stato ricoverato in ospedale dopo aver inzuppato ali di pollo inzuppate in una salsa composta con il peperoncino «Carolina reaper». Anche in questo caso si trattava di una gara. L’uomo finì nell’ospedale del Nord Tess e all’epoca raccontò: «La prima ala di pollo l’ho mandata giù bene, ho solo sentito un po’ di formicolio. Con le due successive è stato traumatico, ho provato un bruciore terribile che ho provato a mandare via con latte, cetrioli e pomodori, ma un’ora e mezza dopo sono andato in ospedale». Anche per lui nessun danno cerebrale permanente, ma una vasocostrizione cerebrale reversibile.

 

Primato da Guinness

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Il Carolina Reaper nel 2013 è entrato nei Guinnes dei primati come il più piccante del mondo, raggiungendo una piccantezza media di 1.569.300 unità Scoville, con picchi di 2.200.000 unità. Il record precedente apparteneva al Trinidad Scorpion “Butch T” stabilito nel marzo del 2011. La concentrazione di capsaicina al suo interno è così elevata che il contatto della polpa con la pelle può provocare forti sensazioni di bruciore tant’è che è maneggiato coi guanti.

 

 

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