VIRUS LIBERA TUTTI – LE MISURE DI CONTENIMENTO SONO BASTATE: CI SONO DIECI CARCERATI POSITIVI AL CORONAVIRUS. IL GOVERNO È PRONTO A LIBERARE 12 MILA DETENUTI – CHI HA MENO DI 18 MESI DI PENA RIMASTA DOVREBBE ESSERE MANDATO AI DOMICILIARI. MA NON CI SONO BRACCIALETTI ELETTRONICI...

-

Condividi questo articolo


Luca Fazzo per “il Giornale”

 

RIVOLTA AL CARCERE DI SAN VITTORE - DETENUTI SUL TETTO RIVOLTA AL CARCERE DI SAN VITTORE - DETENUTI SUL TETTO

Non sono bastate la soppressione dei colloqui con i familiari, le udienze a distanza, il blocco dei trasferimenti: il coronavirus è riuscito ugualmente a scavalcare le mura di cinta ed entrare all' interno delle carceri. Il primo detenuto contagiato di cui ieri arriva la notizia è, paradossalmente, l' ospite di un carcere di alta sicurezza, il penitenziario di Voghera che ospita soprattutto detenuti del circuito AS3, riservato ai capi del crimine organizzato e del narcotraffico.

 

giuseppe conte alfonso bonafede giuseppe conte alfonso bonafede

È qui che ieri pomeriggio trova conferma la notizia secondo cui un detenuto è risultato positivo al Covid-19. L' uomo, di cui non sono state fornite le generalità, avrebbe mostrato i primi sintomi nella giornata precedente, è stato sottoposto a tampone ed è risultato positivo. Viste le sue condizioni di salute è stato trasportato in ospedale mentre all' interno del carcere scattava il piano di emergenza. Tutto il reparto dove era rinchiuso l' uomo è stato isolato.

 

la parente di un detenuto sulla macchina della polizia davanti a san vittore la parente di un detenuto sulla macchina della polizia davanti a san vittore

In serata il ministero conferma la notizia del contagio a Voghera e rende noto che già nei giorni scorsi erano arrivate conferme analoghe in altri nove casi, che non erano stati resi noti verosimilmente per non allarmare gli altri carcerati, che della paura del coronavirus avevano fatto la parola d' ordine della rivolte della settimana scorsa. Secondo il Dap, due dei contagiati sono rimasti in isolamento in celle speciali, avendo sintomi lievi. Gli altri nove, come nel caso di Voghera, hanno dovuto essere portati in ospedale.

 

milano al tempo del coronavirus milano al tempo del coronavirus

Il ministero non comunica di quali carceri si tratti (uno dovrebbe essere Lecce) per non aumentare la psicosi da contagio, soprattutto nei carceri sovraffollati dove l' epidemia sarebbe difficilmente contenibile. Per questo nel decreto «SalvaItalia» in corso di approvazione, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha fatto inserire come misura eccezionale per ridurre la popolazione carceraria il diritto di essere trasferiti agli arresti domiciliari per tutti i detenuti con meno di diciotto mesi da scontare, escludendo chi abbia commesso reati di particolare allarme o abbia partecipato alle rivolte dei giorni scorsi.

milano, ospedale in fiera 14 milano, ospedale in fiera 14

 

metro milano in epoca coronavirus 5 metro milano in epoca coronavirus 5

È una misura invocata da più parti, ma che non fa i conti con alcuni problemi di ordine pratico: a beneficiarne saranno solo i detenuti con condanna definitiva e non quelli in attesa di giudizio (che spesso, come a San Vittore, sono la maggioranza); i braccialetti elettronici previsti dal decreto come misura di controllo sono da tempo esauriti; la magistratura di sorveglianza - che dovrebbe emettere il provvedimento - non è in grado di affrontare migliaia e migliaia di richieste (i detenuti che potrebbero uscire sono, secondo una stima, oltre dodicimila).

 

RIVOLTA AL CARCERE DI SAN VITTORE - DETENUTI SUL TETTO RIVOLTA AL CARCERE DI SAN VITTORE - DETENUTI SUL TETTO

Ma più che per le difficoltà pratiche di attuazione, il provvedimento viene attaccato dalle opposizioni perché considerato un cedimento alle violente rivolte dei giorni scorsi: e il leader leghista Matteo Salvini parla di «indulto mascherato».

il carcere di san vittore in fiamme il carcere di san vittore in fiamme il carcere di san vittore in fiamme 2 il carcere di san vittore in fiamme 2 wuhan la polizia insegue un uomo sospettato di avere il coronavirus 3 wuhan la polizia insegue un uomo sospettato di avere il coronavirus 3 il carcere di san vittore in fiamme 1 il carcere di san vittore in fiamme 1 emergenza coronavirus controlli allo stadio luigi ferraris emergenza coronavirus controlli allo stadio luigi ferraris detenuti evadono dal carcere di foggia detenuti evadono dal carcere di foggia milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 4 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 4 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 11 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 11 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 7 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 7 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 6 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 6 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 10 milano, rivolta dei detenuti al carcere di san vittore 10 detenuti evadono dal carcere di foggia 4 detenuti evadono dal carcere di foggia 4 detenuti evadono dal carcere di foggia 5 detenuti evadono dal carcere di foggia 5 detenuti evadono dal carcere di foggia 7 detenuti evadono dal carcere di foggia 7 detenuti evadono dal carcere di foggia detenuti evadono dal carcere di foggia CARRI ARMATI A PALERMO PER SEDARE LA RIVOLTA AL CARCERE CARRI ARMATI A PALERMO PER SEDARE LA RIVOLTA AL CARCERE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...