1- LE CONVERSAZIONI DEL CAVALIER POMPETTA CHE NON DOVEVANO ESSERE TRASCRITTE - 2- AH! QUANDO SI DICE IL CAOS: ALLA FINE QUALCOSA, NEL MARE DEI VERBALI DI RUBY RUBACAZZI, TRA GLI OMISSIS (\"CONVERSAZIONE CON PARLAMENTARE, NON UTILIZZABILE\") È SCAPPATO IL TESTO SBOBINATO DI TRE TELEFONATE INDIRETTE DI BERLUSKAZZI CON NICOLE MINETTI, RAISSA SKORKINA E MARYSTHELLE POLANCO. PIÙ UN’INTERCETTAZIONE TRA LA SEGRETERIA DI PALAZZO GRAZIOLI E BARBARA FAGGIOLI SULLE INDAGINI DIFENSIVE DI GHEDINI. E IL VIVAVOCE DI UN BUNGA-BUNGA AD ARCORE - 3- vai con la pompa! RAISSA: \"HO TANTA VOGLIA DI PARLARTI, TI PREGO! (...) E POI VOLEVO CHIEDERTI... MI STANNO FINENDO LA BENZINA\". BERLUSCONI: \"COME?\". RAISSA: \"MI STA FINENDO LA BENZINA! . BERLUSCONI: \"AH, HO CAPITO. VA BENE, LO DICO A SPINELLI. VA BENE?\" -

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1- LE CONVERSAZIONI CHE NON DOVEVANO ESSERE TRASCRITTE
Luigi Ferrarella per il \"Corriere della Sera\"

rubyruby

«Conversazione con parlamentare, non utilizzabile» . Gli atti del processo Berlusconi-Ruby sono pieni di queste diciture che sulle intercettazioni, obbligatoriamente da depositare in audio alla difesa, segnalano un interlocutore parlamentare intercettato indirettamente sull\'utenza di una persona sotto controllo, e ne nascondono sia la trascrizione sia il riassunto. Ma gestire gli omissis è insidioso quando le pagine sono migliaia.

EmilioEmilio Fede con la Olgettina Marysthell Garcia Polanco nel 2007

E così, a spulciare gli atti depositati a Berlusconi dai pm ormai alcune settimane fa, si scopre quello che lì non avrebbe dovuto restare. Silvio Berlusconi è un parlamentare, e come tale non può essere direttamente intercettato senza che prima sia stata chiesta dal gip e ottenuta l\'autorizzazione alla Camera di appartenenza. Tuttavia nelle indagini può capitare che, mentre altre persone sono sotto intercettazione, venga registrata una conversazione tra l\'utenza della persona sotto controllo e quella invece di un parlamentare suo interlocutore casuale.

boccassiniocchialiboccassiniocchiali

Quando accade, le prerogative dei parlamentari, riformulate nel 2003 dalla legge Boato poi però bocciata in parte nel 2007 dalla Corte Costituzionale, prevedono che contro il parlamentare l\'intercettazione non possa essere utilizzata se non dopo che i magistrati abbiano chiesto al Parlamento il via libera a poterla usare; mentre non ci sono limitazioni all\'utilizzo delle intercettazioni non solo contro la persona sotto controllo, ma anche contro terzi.

PresidioPresidio delle forze di polizia al tribunale di Milano

Nel caso Ruby, la scelta più volte dichiarata dalla Procura era stata quella di non fare alcun uso delle telefonate nelle quali la voce del premier era rimasta registrata sulle utenze sotto controllo di Minetti o di Fede o delle ragazze di Arcore intercettate per brevi periodi a rotazione; e stesso trattamento era stato deciso per la sessantina di contatti tra Berlusconi e Ruby attestati dai tabulati di Ruby.

BerlusconiBerlusconi Fede

Per non farsi accusare di aver appositamente intercettato Fede (notoriamente amico del Cavaliere) allo scopo di captare di sponda Berlusconi, il procuratore Bruti Liberati aveva persino ordinato di staccare le intercettazioni del giornalista appena era emerso che aveva davvero un\'abitualità telefonica con il premier.

NicoleNicole Minetti nella cabina del telefono

Allo stesso modo i verbali di Ruby, pieni di particolari hard e nomi famosi spesso evocati senza riscontro, erano perciò stati depositati alla difesa addirittura ancora con omissis, dei quali i legali del premier si erano lamentati al punto da chiedere poi (come giusto) che i pm li rimuovessero. Ma alla fine qualcosa, nel mare di carte, tra gli omissis è scappato lo stesso: il testo sbobinato di tre telefonate indirette del premier con Nicole Minetti, Raissa Skorkina e Marysthelle Polanco.

RaissaRaissa Skorkina

Più un\'intercettazione tra la segreteria di Palazzo Grazioli e Barbara Faggioli sulle indagini difensive di Ghedini. E il vivavoce di un bunga-bunga ad Arcore. I pm non le hanno mai usate nei loro vari atti, neppure a sostegno della richiesta al Parlamento (respinta) di perquisire il 14 gennaio scorso l\'ufficio a Milano 2 dell\'amministratore del portafoglio personale del premier, il ragioniere Giuseppe Spinelli.

Ma non essendoci stata una richiesta di autorizzazione al Parlamento, le intercettazioni neppure sarebbero dovute essere trascritte, dovendo invece essere avviate alla futura apposita udienza di distruzione delle telefonate non utilizzabili, come appunto quelle indirette dei parlamentari oppure quelle dove figurino avvocati nell\'esercizio dei loro mandati difensivi.

2- RUBY, TRE TELEFONATE DI BERLUSCONI NEGLI ATTI DELLA PROCURA DI MILANO
COLLOQUIO CON LA MINETTI SUL CASO DELLA RAGAZZA MAROCCHINA
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il \"Corriere della Sera\"

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Sono tre le telefonate in cui è rimasta registrata la voce del presidente del Consiglio e che, tra le 20mila pagine depositate agli atti da settimane sul caso Ruby, sono sopravvissute nei brogliacci agli omissis apposti dai pm a tutela dello status parlamentare del premier. Nelle conversazioni Berlusconi, per legge non intercettabile senza previa autorizzazione delle Camere, è interlocutore di ragazze (Nicole Minetti, Marysthelle Polanco e Raissa Skorkina) che invece in quel momento avevano i telefoni posti legittimamente sotto controllo dal gip.

Agosto, «indagano su Ruby» «Ma i nostri testi diranno...» Berlusconi: «Come sta la mia consigliera bravissima? Mi parlano tutti così bene di te, amore. Tutti, quelli della Lega, i nostri (...) Così poi quando ci sono le elezioni vieni in Parlamento» . Nicole Minetti è il consigliere regionale pdl che Berlusconi- avvertito il 27 maggio 2010 a Parigi sul suo cellulare dalla prostituta brasiliana Michelle della presenza in Questura a Milano della 17enne marocchina Karima «Ruby» el Mahroug per una denuncia di furto di tremila euro- aveva immediatamente fatto catapultare di notte in Questura.

PALAZZOPALAZZO GRAZIOLI

Preannunciando per telefono al capo di gabinetto che si trattava di una sua delegata, alla quale affidare la minorenne che il premier asseriva gli fosse stata segnalata come nipote del presidente egiziano Mubarak. L\' 1 agosto 2010, cioè 10 giorni dopo il terzo verbale di Ruby, due giorni prima dell\'ultimo ai pm, e quasi tre mesi prima dell\'emersione dell\'inchiesta, è al telefono con Berlusconi. E dai complimenti passa presto ad altro. Minetti: «Ma lo sai che l\'altro giorno è venuto da me in Consiglio regionale Giuliante a parlarmi della storia della Ruby?» .

barbarabarbara faggioli x

Berlusconi: «E Giuliante chi è?» . Minetti: «Giuliante è l\'avvocato del Pdl nonché di Lele (Mora, ndr), è venuto in Consiglio e praticamente m\'ha raccontato tutta la storia, che c\'è questo pm di nome Forno che sta seguendo il caso (...) e che secondo lui, non adesso, ma a settembre (il pm Forno, ndr) mi chiamerà perché comunque sia la Ruby che l\'altra str... della Michelle hanno fatto il mio nome. Hanno aperto un\'indagine su questa Michelle, perché in effetti è vero che la Ruby l\'ha denunciata» . Berlusconi: «Cioè, la Ruby ha denunciato Michelle?» . Minetti: «Sì, per induzione alla prostituzione» . Berlusconi: «Una si dà la patente di puttana?» . Minetti: «Te lo giuro» (ride). Berlusconi: «Ma roba da matti» . Fin qui il premier sembra stupito o disinteressato.

BarbaraBarbara Faggioli

Ma quando anticipa a Minetti quella che sarà poi la linea difensiva, mostra di sapere già bene di che tratti l\'indagine, altrimenti non si comprenderebbe il senso del preciso richiamo all\'età minorenne o meno della ragazza. Berlusconi: «Vabbeh, quello che è importante è che ci siano diverse persone che testimonino come a noi (Ruby, ndr) aveva detto che aveva l\'età diversa da quella che aveva insomma. Una volta che succede quello, non succede più niente. L\'abbiamo soltanto aiutata perché ci faceva pena» .

Minetti però riferisce un dato che disorienta Berlusconi. Minetti: «Si, perché (Giuliante, ndr) m\'ha detto che \' sto Forno c\'ha anche delle foto in mano, che gli ha dato la Michelle» . Non è vero. Si è ora capito che era la bugia che Ruby raccontava a Giuliante quasi per giustificarsi del fatto di non aver potuto negare nei verbali le proprie presenze alle notti di Arcore. Ma già la sola prospettiva di foto, benché non vera, incrina la sicurezza del premier. Il brogliaccio lo segnala ammutolito: «5 secondi di silenzio» . Berlusconi: «Ho capito. Mmh, vabbeh, speriamo che non venga fuori un casino. Sai, basta poco perché quando si tratta di me, eh, tutti i giornali son contenti... va beh, comunque noi non abbiamo fatto niente di male, eh...» .

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Alla luce di questa inedita telefonata dell\' 1 agosto acquista interesse anche quella che il 22 ottobre 2010, quattro giorni prima che Il Fatto sveli l\'esistenza di Ruby, parte da Palazzo Grazioli (residenza romana del premier) per Barbara Faggioli, una delle ragazze delle feste di Arcore. La segreteria del premier: «C\'è da costruire un verbale» A chiamarla è la segretaria di Berlusconi per convocarla alle indagini difensive dell\'avvocato Ghedini.

Ma l\'argomento le è posto in modo tutt\'altro che neutro, più simile a una anticipazione di quanto la ragazza dovrebbe dire. Segretaria: «Buongiorno, è la segreteria del presidente Berlusconi, noi la volevamo convocare perché è veramente indispensabile la sua presenza per cercare di costruire e verbalizzare le normalità delle serate del presidente Berlusconi... Lunedì 25 a Milano presso lo studio Vassalli alle 17» . Faggioli: «Vengo da sola?» . Segretaria: «Si presenta da sola e deve chiedere dell\'avvocato Niccolò Ghedini» . Faggioli: «Ah, Ghedini» . Segretaria: «Sì, sì, sempre lui» . Raissa: «Ho finito la benzina» Silvio: «Ok, vai da Spinelli».

La seconda telefonata del premier sopravvissuta agli omissis è del 26 settembre 2010. Raissa Skorkina, ospite russa delle notti di Arcore, chiama Villa San Martino e in 31 secondi le viene passato il presidente, dal quale cerca l\'ok a ottenere «benzina» dal tesoriere personale di Berlusconi, il ragionier Spinelli. Raissa: «Amore ciao ciao, tutto bene, e tu?» . Berlusconi: «Abbastanza, sono pieno delle cose politiche che è una cosa pazzesca» . Raissa: «Eh, immaginato. Però ho tanta voglia di parlarti, ti prego! (...) E poi volevo chiederti... mi stanno finendo la benzina» .

berluSCONIberluSCONI ARCORE house

Berlusconi: «Come?» . Raissa: «Mi sta finendo la benzina» . Berlusconi: «Ah, ho capito. Va bene, lo dico a Spinelli. Va bene?» . Il casting tv di Marysthelle? «Te l\'ho procurato io» La terza telefonata rimasta negli atti è con la dominicana Marysthelle Polanco ed è del 4 ottobre 2010, tre mesi dopo che il premier ha sicuramente saputo dell\'arresto del suo convivente per traffico di 12 chili di cocaina. Anche qui è una donna da Palazzo Grazioli che le passa il premier.

La conversazione ha ampi tratti privati, e inserimenti di un\'altra ragazza (Aris) accanto a Marysthelle, a base di scherzosi e reciproci «cattivona tu» /«no, cattivissimo tu» . Qui si darà conto solo del segno di un intervento di Berlusconi a favore di Marysthelle nel mondo della tv. Marysthelle: «Sono a Roma, oddio sono venuta a fare il casting con Pingitore. Ti ricordi?» . Berlusconi: «Sì, quella che ti ho procurato io, no?» . Marysthelle: «Sì, amore» (ride). Berlusconi: «Adesso mi hanno chiesto se possono fare qualche numero per le nostre reti. Sto tentando di convincere mio figlio».

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E uno dei bunga-bunga va in vivavoce per caso agli atti c\'è anche una sorta di casuale viva voce di un bunga-bunga di Berlusconi. Capita infatti che uno spasimante di Aris Espinoza, indispettito per le presenze ad Arcore di Aris e dell\'amica Iris, la notte del 25 settembre le chiede via sms un favore particolare: «Rispondimi per ascoltare... quando sei con lui» . «Ok» , gli promette la ragazza. E mantiene, annotano i brogliacci: «Come richiesto nel sms, l\'interlocutore chiama e l\'utente (la ragazza, ndr) risponde senza parlare. In sottofondo si sente Iris che dice \"sono già ubriaca\", Aris le chiede \"hai bevuto?\", poi si sente la voce in sottofondo di un uomo, presumibilmente Silvio Berlusconi» .

 

 

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