1- FINI VUOLE LA TESTA DI FELTRI O LA SUA ’ABIURA’ PIÙ TOTALE (POI TOCCA A BELPIETRO, SECHI, BECHIS). COSTI QUEL CHE COSTI. È QUESTO, IL VERO PREZZO DELLA PACE COL NANO - 2- COMUNQUE VADA A FINIRE LA MEDIAZIONE, ORMAI L’IMMAGINE DI GIAN-MENEFREGO È STATA \"ASSASSINATA\": DOVUNQUE ANDRÀ, RISUONERÀ IL REFRAIN DI \"MONTECARLO\" - 3- UN FINI SFINITO FA PIACERE NON SOLO AL BANANA MA ANCHE AI CASINI, BERSANI, RUTELLI, PRODI ETC. CHE VEDONO UN SANTIFICATISSIMO RIVALE DI LEADERSHIP FUORI GIOCO - 4- (AVETE NOTATO CHE NESSUNO DEI LEADER SINISTRATI SI è SPESO PIù DI TANTO NEL SOLIDARIZZARE CON LA \"VITTIMA\" DEI LOS TULLIANOS?) - 5 - BELPIETRO NON MOLLA L’OSSO: \"DA GIORNI GIANFRANCO MANDA A DIRE CHE SE LE CAMPAGNE CONTRO DI LUI SMETTESSERO SAREBBE DISPONIBILE A VOTARE LE LEGGI DI BERLUSCONI. CHIUDERE LA BOCCA ALLA STAMPA SARÀ POSSIBILE. MA NON AI LETTORI\"


Gianni Caracciolo per Italia Oggi

VITTORIO FELTRI

Ci risiamo: vogliono la testa di Vittorio Feltri o la sua «abiura» più totale manco fossimo nell\'islam (e magari poi sarà il turno di Belpietro, Sechi, del mitico Franco Bechis e così via). Costi quel che costi. È questo, dunque, il vero prezzo della pace con Fini? Ma poi, a chi converrebbe questa fantomatica pace?

Evidentemente, solo a chi sta perdendo la guerra su tutti i fronti, ovvero coloro i quali stanno addirittura tentando di far passare, se non altro mediaticamente, una resa senza condizioni per una trattativa di tregua se non addirittura di pace.

E meno male poi, c\'era chi, una volta, parlava di bavaglio. Nemmeno il signor Berlusconi si era mai sognato di chiedere la testa di Ezio Mauro o di Eugenio Scalfari. O forse si?

2 - Di questi tempi appare quantomeno inopportuno e intempestivo il tour dei finiani tra le procure... anche perché potrebbe fin troppo facilmente essere scambiato (dalla pubblica opinione) per una sorta di «captatio benevolentiae» visto le numerose polemiche degli ultimi tempi (Montecarlo, Gaucci ecc ecc). O no?

BELPIETRO

3 - Un\'altra cosa: ma di Eugenio Scalfari che chiede tranquillamente e beatamente a Renato Soru di tornare a fare politica anche se il boss di Tiscali e il padrone de l\'Unità, è imputato, che ne pensate? Di Pietro, Bocchino e Granata non hanno niente da dire in proposito? Per altri e per molto meno...

4 - Lo vogliamo dire? Diciamolo: ma questa famosa botta targata CDB da 750 milioni di euro che ormai sta venendo al pettine (e di cui il Corsera, con tempismo chirurgico e assoluto, ne ricorda il rinvio fino a metà settembre della «perizia») c\'entra niente coi ripensamenti berlusconiani di questi ultimissimi giorni? E la causa di divorzio che a volte sembra stia per chiudersi ma poi si riapre?

Mario Sechi Terry Marocco - Copyright Pizzi

5 - Volete sapere tutto ma proprio tutto su futuristi, Fini, finiani e affini? Leggete l\'Agi, la storica Agenzia Italia (di proprietà dell\'Eni di Scaroni).
Peró, non ditelo a Berlusconi.

6 - E proprio nel bel mezzo della delicata trattativa, Napolitano, come se avesse nient\'altro da fare, sbarca al «Lido» di Venezia che però è oggi un avamposto leghista grazie al «subcomandante» Zaia. È il primo capo dello stato nell\'italica storia a farlo. Qualcosa vorrà pur dire, o no? D\'altra parte, i leghisti sono quelli che più stanno spingendo per mediare tra Fini e Berlusconi. Ma cosa vorranno in cambio? O lo fanno solo per un fatto di buon cuore?

bechis

Ps, comunque vada a finire la mediazione, Berlusconi ha vinto: ormai l\'avversario è terribilmente azzoppato. Paradossalmente è a Fini che la mediazione oggi non conviene più. Perso per perso.....tanto vale vendere cara la pelle.

Pps, sappia inoltre Berlusconi che anche se deciderà di ricucire, su due cose non avrà nè ora nè mai l\'ok dei finiani (che anzi, potranno consumare la loro vendetta insieme a potentissimi alleati): sulla sua ricandidatura nel 2013 (a 77 anni) e/o sulla sua eventuale ascesa al Quirinale.

EZIO MAURO ROBERTO SAVIANO EUGENIO SCALFARI

Qui, i futuristi non faranno prigionieri. Caro Cavaliere, ti piaccia o no, è così (e ricordati che se inizi la guerra poi devi saperla portare a termine. Sennó è meglio starsene buoni buoni al mare in Sardegna. Perchè l\'opinione pubblica non capisce certi repentini cambiamenti di fronte).

\"CHIUDERE LA BOCCA ALLA STAMPA E\' POSSIBILE. MA NON AI LETTORI\"

Maurizio Belpietro per \"Libero\"
Da giorni Gianfranco Fini chiede il cessate il fuoco. Non lo fa personalmente, lo manda a dire tramite i suoi ambasciatori, lasciando intendere che se si interrompessero le inchieste giornalistiche che lo riguardano, lui e i suoi sarebbero disposti a votare la fiducia al governo. Anzi, se servisse sarebbero pure pronti a digerire il processo breve, rinunciando a farne uno lungo a Berlusconi.

MONTECARLO TULLIANI

Per convincersi che, al di là delle bellicose dichiarazioni dei pretoriani, queste siano le vere intenzioni del presidente della Camera, bastava leggersi ieri il Secolo d\'Italia, l\'unico giornale chiuso per ferie nei soli giorni in cui sarebbe stato utile in edicola. Tornata dalle vacanze e chiuso l\'ombrellone, la direttora ha debuttato ieri con un editoriale fulminante, titolato «Ora possiamo ricominciare a fare politica? ».

E come se niente fosse successo, non ci fossero stati l\'appartamento di Montecarlo, gli appalti Rai, il patrimonio di famiglia e i pagamenti alla cricca, e mezza Italia non si attendesse risposte chiare e definitive in merito, la finiana di ferro Flavia Perina ha invitato a voltare pagina, «resettando » quel che è accaduto nell\'ultimo mese, affitto al cognato compreso.

GAUCCI

Come se tutto fosse stato uno scherzo e le questioni aperte delle banali faccenduole. In pratica, da quel che si capisce, per rimettere insieme i cocci del Popolo della Libertà la terza carica dello Stato pretenderebbe che Libero e il Giornale fossero imbavagliati e costretti a tacere sulle oscure faccende emerse in queste settimane, in modo da consentirgli di presentarsi a Mirabello parlando d\'altro e con la certezza che nessuno più gli chiederà conto dell\'eredità Colleoni o degli affari televisivi della suocera.

napolitano a venezia

Per levarsi i dubbi che questa sia la linea del muto di Ansedonia, basta dare uno sguardo al divertente e sempre informato sito di Roberto D\'Agostino, il quale, sentendo aria di tregua, da qualche giorno si domanda maliziosamente chi dirà a Feltri e Belpietro che la devono piantare con Gianfranco e signora.

Un simile quesito ovviamente mi inorgoglisce, non tanto per me, ma per il giornale che rappresento, del quale non immaginavo l\'importanza e il peso sui destini del governo o, forse, più modestamente del numero uno di Montecitorio.

Banner Nonleggerlo Fini Berlusconi

Non sapevo infatti che Libero fosse così determinante da essere messo al punto numero uno del programma di un partito che promette futuro e libertà e per cominciare li vuol negare a un organo di stampa. Né immaginavo che le nostre domande potessero levare il sonno a una persona navigata come Gianfranco Fini, al punto di definirci manganellatori, lui che di manganelli se ne intende.

Maurizio Belpietro DSC

Anche perché il problema non credo consista nel convincere la mia trascurabile persona a tacere, rinunciando a conoscere le delucidazioni del presidente della Camera sulle questioni sollevate. Semmai si tratta di persuadere le decine di migliaia di lettori che ci hanno scritto in queste settimane, reclamando le dimissioni di Fini. Come spiegar loro che in questo mese non è successo niente, ma che tutto è stato uno scherzo da dimenticare in fretta? Anche perché, se il problema fosse solo indurre me a star zitto, lo si potrebbe risolvere in fretta: basta farmi licenziare.