1- GRILLO REGALERà MILANO AL BANANA, COME è SUCCESSO ALLE REGIONALI IN PIEMONTE? - 2- IL RISCHIO, IN CASO DI BALLOTTAGGIO, DATO PER PROBABILE, È CHE A FARE LA DIFFERENZA NON SIA TANTO IL TERZO POLO DI MANFREDI PALMERI, APPOGGIATO DA UDC, FLI E API, QUANTO PROPRIO MATTIA CALISE, IL CANDIDATO \"5 STELLE\" MATTIA CALISE LANCIATO DA GRILLO CHE, SECONDO I SONDAGGI, PUNTA A RACCOGLIERE PIù DEL 5% DEI CONSENSI - 3- TRA PISAPIA E MORATTI, I GRILLINI COSA FARANNO? \"PREFERISCO NON SCEGLIERE\" -


MATTIA CALISE

Alessandro da Rold per il Riformista

La variante Beppe Grillo irrompe nella campagna elettorale per le amministrative del 2011. In particolare a Milano e Bologna. Nella prima i grillini puntano a raccogliere più del 5% dei consensi. Mentre nella seconda i sondaggi dicono che potrebbero superare il 10. A quanto pare, \"Il Quarto polo\", come lo hanno soprannominato alcuni esponenti del Partito Democratico, pescherebbe soprattutto tra gli elettori del Pd e dell\'Idv.

MATTIA CALISE

«Ce lo dicono i sondaggi - spiega Giuseppe Civati, consigliere regionale lombardo per i democratici, da sempre molto attento alla realtà politica che circonda il comico genovese -. Di quel 5% , un 1,5 sarà di centrodestra, ma il resto arriva da noi. Per questo motivo, dal momento che ragioniamo su alleanze con il Nuovo Polo, sarebbe opportuno non dico ragionare su accordi, ma almeno capire su quali punti i grillini dissentono da noi. E una domanda gliela faccio. Siete proprio sicuri che la Moratti e Pisapia siano uguali?».

CALISE E GRILLO

Civati ha iniziato da tempo a seguire il movimento Cinque Stelle e vorrebbe che anche altri nel suo partito lo facessero. «Non è una questione di alleanze, so bene che non stiamo discutendo con l\'Udc, ma dobbiamo capire perché esiste questa rabbia nei nostri confronti. Posso magari capirla in Emilia Romagna, dove siamo al governo, ma in Lombardia è tutta un\'altra storia», conclude Civati.

Su questo aspetto si sovrappongono diversi quesiti. L\'abbraccio di Grillo potrebbe rivelarsi mortale per il Pd e anche per la stessa compagnia del comico genovese. È evidente, però, che sulla vicenda si dovrà presto aprire un tavolo di ragionamento. Perché sia nel centrodestra che nel centrosinistra, l\'impressione è che a Miano si vada al ballottaggio, dopo il primo turno del 15 e 16 maggio.

Giuliano Pisapia

E il rischio è che a fare la differenza non sia tanto il Terzo Polo di Manfredi Palmeri, appoggiato da Udc , Fli e Api, quanto proprio Mattia Calise, il candidato di Grillo. E i grillini cosa faranno? «Preferisco non scegliere», ha risposto il giovane ventenne in un\'intervista di ieri sul Corriere della Sera.

Secondo gli analisti, Grillo pesca soprattutto tra i delusi della politica. È il voto di astensione che si trasforma in protesta, che forse apparteneva una volta alla Lega Nord di Umberto Bossi, ma che adesso sembra incanalarsi su altre strade. Così, un universitario come Calise può permettersi di spaventare i giganti, appoggiati dal Pd o dal Pdl, persino dal Carroccio.

SINDACO LETIZIA MORATTI

Poche spese in campagna elettorale. Forte presenza su internet, dove con i social network intercettano in poco tempo le proteste dei cittadini, il movimento Cinque Stelle sta iniziando a spaventare anche il Terzo Polo. Soprattutto a Milano, dove Fini, Casini e Rutelli hanno deciso di dare la spallata a Silvio Berlusconi. Ma se dovessero stare al di sotto del 5%?

grilloooooo-pp

In ogni caso, Calise non spaventa solo il centrosinistra, ma pure il centrodestra. Alle prese con i veleni interni al Pdl, (ieri Daniela Santanchè ha manifestato la propria solidarietà al dimissionario Roberto Lassini), negli ultimi giorni è la Lega Nord a essere la più dubbiosa sull\'esito del confronto elettorale. Davide Boni presidente del Consiglio lombardo, è convinto che «non sarà facile battere Giuliano Pisapia» e, soprattutto, che il candidato del centrosinistra per la corsa a Palazzo Marino «non è un avversario da sottovalutare.

SILVIO BERLUSCONI

Pisapia è una brava persona, un bravo professionista e sa fare politica», sostiene Boni, anche se il suo \"difetto\" è che «si porta dietro una estremizzazione molto forte», visto che «deve rispondere anche a partiti e formazioni come Sinistra Ecologia e Libertà». Frasi che fanno il paio con quelle di questa settimana, a microfoni spenti, di buona parte del centrodestra, ancora diviso se alzare lo scontro o abbassare i toni per recuperare consensi. Il sondaggista Luigi Crespi, intervistato da Radio Radicale, ha riconosciuto l\'attivismo di Berlusconi.

LUIGI CRESPI

«Fino a 15 giorni fa sembrava che a Milano fosse inevitabile il ballottaggio - ha detto Crespi -, oggi sappiamo che Berlusconi non è efficiente quando governa ma lo è in campagna elettorale, e infatti ha azzeccato la mossa del referendum su se stesso, riempendo così parte del gap rappresentato da un candidato debole come Letizia Moratti, che attualmente raccoglie il 48% delle preferenze dei milanesi, quindi la partita è ancora aperta».